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Incontri

di Laura Bertola

 

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Eccomi qui. Sono tornata stasera. Toccata e fuga, stavolta, ma almeno ci sono stata.
Ho portato a casa tante cose, che mi riempiono il cuore e la mente... Ho con me l’abbraccio di Alberto, fermo ad aspettare davanti all’ascensore, tenero e saldo come una roccia (come fa una roccia ad essere tenera? Lo so io...). Ho con me l’abbraccio di Monica, lungo lungo e senza parole, quelle non servono... Ho lo sguardo di Ada e quello di Sonia, due sguardi che hanno la tenerezza impalpabile di una lieve carezza, che mi hanno scaldato il quore e che mi farò bastare fino al prossimo incontro.
Ho lo sguardo luminoso di Maria, la calda simpatia di Ileana, il travolgente calore di Teresa, il piacere sincero di riabbracciare una grande persona come Lucia; ho i modi affabili di Ivana, e la risata contagiosa di Antonella. Ho con me il sorriso ammiccante di Marisa, imperdibile, e il saluto di Ale, sussurrato a mezza voce ma che mi ha fatto venire un nodo in gola... Ho con me l’entusiasmo di Marialuisa, la sua determinazione contagiosa, e l’abbraccio dolcissimo di Adelina, e i suoi doni. Ho con me la gioia di aver conosciuto Gio’ alias Gianna, Sebastiana, e Caterina, così giovane e bella, una piacevolissima sorpresa (Caterina, ma perché ti immaginavo alta alta e un po’ matrona, me lo dici??? Misteri del virtuale...), e di aver rivisto Elisabetta e di aver incontrato Palmina, e Adalberto, nome altisonante seguito da due cognomi, chissà che tipo è costui, mi dicevo; è simpatico e alla mano, ecco com’è, e degno del massimo rispetto dal punto di vista professionale.
Ho con me il rimpianto di non aver incontrato Stefy e di non aver rivisto Max, ma ci rifaremo, ne sono certa; e il rimpianto di non aver riabbracciato la dolce Marina, Gisella e incontrato Clara e Pina, peccato... (ma la Sparapina l’ho sentita, però!)
Ho con me anche un CD... emmmmenomale, perché dal convegno non ho imparato nulla. No, non è vero, dal convegno ho imparato qualcosa: ho avuto una conferma, la più importante: che gli amici ti scaldano il cuore, sempre, nei momenti allegri e nei momenti bui della vita, e ti camminano accanto, sono con te, sempre, anche senza parlare.
Ho lasciato Paola per ultima. Paola non è umana. No, è bionica, viene da un altro pianeta. Avevo dei sospetti ma oggi ne ho avuto la conferma. Di Paola non dico nulla, lei è la mia amica. Grazie, Genio della Lampada, ti voglio bene.