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La comunicazione sul muro

Grazie alla sua vasta superficie verticale, il muro si configura come un vero e proprio "spazio espositivo" già pronto: oltre alla tradizionale funzione architettonica, infatti, ha spesso assunto e assume tuttora una  straordinaria valenza comunicativa, facendosi portavoce di messaggi verbali o iconici, firmati o anonimi, autorizzati o clandestini, che sfruttano la visibilità dei luoghi pubblici.

POMPEI - ANTICHI MANIFESTI ELETTORALI

 

Le iscrizioni pompeiane forniscono un’eccezionale testimonianza di accese competizioni elettorali: con un linguaggio colloquiale e vivace presentano, in un suggestivo spaccato di vita quotidiana, candidature proposte dai diversi collegia (dagli orefici ai lavandai), invettive contro chi cancellava le iscrizioni altrui, raccomandazioni e richieste di voti di scambio.

ALDO PALAZZESCHI - La Passeggiata (1913)

In una via del centro, la passeggiata di due amici si riduce - giocosamente e provocatoriamente - a un'accozzaglia di vetrine, manifesti pubblicitari, numeri civici, tra le rime che si rincorrono liberamente.

 

Andiamo?
- Andiamo pure.
All'arte del ricamo,
fabbrica passamanerie,
ordinazioni, forniture.
Sorelle Purtarè.
Alla città di Parigi.
Modes, nouveauté.
Benedetto Paradiso
successore di Michele Salvato,
gabinetto fondato nell'anno 1843.
avviso importante alle signore !
La beltà del viso,
seno d'avorio,
pelle di velluto.
Grandi tumulti a Montecitorio.
Il presidente pronunciò fiere parole.
tumulto a sinistra, tumulto a destra.
Il gran Sultano di Turchia ti aspetta.
La pasticca di Re Sole.
Si getta dalla finestra per amore.
Insuperabile sapone alla violetta.
Orologeria di precisione.
93
Lotteria del milione.
Antica trattoria "La pace",
con giardino,
fiaschetteria,
mescita di vino.
Loffredo e Rondinella
primaria casa di stoffe,
panni, lane e flanella.
Oggetti d'arte,
quadri, antichità,
26
26 A.
Corso Napoleone Bonaparte.
Cartoleria del progresso.
Si cercano abili lavoranti sarte.
Anemia !
Fallimento!
Grande liquidazione!
Ribassi del 90 %
Libero ingresso.
Hotel Risorgimento
e d'Ungheria.
Lastrucci e Garfagnoni,
impianti moderni di riscaldamento:
caloriferi, termosifoni.
Via Fratelli Bandiera
già via del Crocefisso.
Saldo
fine stagione,
prezzo fisso.
Occasione, occasione!
Diodato Postiglione
scatole per tutti gli usi di cartone.
Inaudita crudeltà!
Cioccolato Talmone.
Il più ricercato biscotto.
Duretto e Tenerini
via della Carità.
2. 17. 40. 25. 88.
Cinematografo Splendor,
il ventre di Berlino,
viaggio nel Giappone,
l'onomastico di Stefanino.
Attrazione ! Attrazione!
Cerotto Manganello,
infallibile contro i reumatismi,
l'ultima scoperta della scienza !
L'Addolorata al Fiumicello,
associazione di beneficenza.
Luigi Cacace
deposito di lampadine.
Legna, carbone, brace,
segatura,
grandi e piccole fascine,
fascinotte,
forme, pine.
Professor Nicola Frescura:
state all'erta giovinotti !
Camicie su misura.
Fratelli Buffi,
lubrificanti per macchine e stantuffi.
Il mondo in miniatura.
Lavanderia,
Fumista,
Tipografia,
Parrucchiere,
Fioraio,
Libreria,
Modista.
Elettricità e cancelleria.
L'amor patrio
antico caffè.
Affittasi quartiere,
rivolgersi al portiere
dalle 2 alle 3.
Adamo Sensi
studio d'avvocato,
dottoressa in medicina
primo piano,
Antico forno,
Rosticcere e friggitore.
Utensili per cucina,
Ferrarecce.
Mesticatore.
Teatro Comunale
Manon di Massenet,
gran serata in onore
di Michelina Proches.
Politeama Manzoni,
il teatro dei cani,
ultima matinée.
Si fanno riparazioni in caloches.
Cordonnier.
Deposito di legnami.
Teatro Goldoni
i figli di nessuno,
serata popolare.
Tutti dai fratelli Bocconi !
Non ve la lasciate scappare !
29
31
Bar la stella polare.
Assunta Chiodaroli
levatrice,
Parisina Sudori
rammendatrice.
L'arte di non far figlioli.
Gabriele Pagnotta
strumenti musicali.
Narciso Gonfalone
tessuti di seta e di cotone.
Ulderigo Bizzarro
fabbricante di confetti per nozze.
Giacinto Pupi,
tinozze e semicupi.
Pasquale Bottega fu Pietro,
calzature...
- Torniamo indietro?
- Torniamo pure.

 

APPARATO DIDATTICO

  1. Quali motivi spingono all'uso delle superfici murarie come mezzo di comunicazione?

  2. Esistono nella vostra città o nel vostro paese espressioni significative di comunicazione sul muro?

  3. Secondo voi è giusta, socialmente utile ed efficace la comunicazione anonima sul muro? Quali possono esserne i vantaggi e quali i difetti?

  4. In che misura i muri della Passeggiata di Palazzeschi "comunicano"?

AFFISSIONISTICA

L'affissionistica di manifesti pubblicitari a scopo commerciale è regolata  da disposizioni comunali e necessita di apposita autorizzazione e concessione di spazio dietro pagamento di un tributo. Sono esclusi da operazioni di affissione manifesti gli edifici storici, i monumenti e le opere d'arte in genere. Le affissioni pubblicitarie sono spesso "a tempo" e vengono sostituite una volta scaduti i termini di permanenza.

Un esempio di affissione di manifesti su un muro

ARTE SUL MURO

Artisti di tutti i tempi e di tutti i paesi hanno dipinto sui muri, che costituivano una sorta di "sfondo naturale" da preparare unicamente predisponendo uno strato di intonaco. Molti paesi sono diventati famosi per gli affreschi che si trovano all'aperto  (i murales), sui muri delle strade e delle case. Si tratta quasi sempre di arte semplice, che trasmette messaggi immediati riguardanti la cultura locale o improntati a contenuti ideologici. Purtroppo l'esposizione alle intemperie condanna queste opere d'arte a un progressivo logoramento.

                                          

ORGOSOLO (NU)

I murales di Orgosolo (NU) sono attualmente circa 150; il primo fu realizzato nel 1969 da un gruppo anarchico milanese. In seguito, a partire dalla metà degli anni '70, fu un insegnante di origine senese, Francesco Del Casino, a realizzarne la maggior parte, spesso con la collaborazione dei suoi alunni. La tecnica più utilizzata è quella del "vero fresco", nella quale i colori sono applicati direttamente sul muro appena intonacato. Nello stile si notano richiami al cubismo, al surrealismo e alla tecnica del trompe-l'oeil. Le tematiche dei murales di Orgosolo sono molto varie: da quelle prettamente politiche dei primi anni, al tema della pace e della guerra (la Resistenza, la guerra di Spagna), dalle condizioni di vita dei detenuti a quelle dei banditi alla macchia, e ancora la lotta per l'emancipazione femminile, il problema dei popoli oppressi, fino a episodi antichi e recenti della storia locale, nazionale e internazionale. Nell'ultimo periodo sembrano prevalere i quadri di vita quotidiana agropastorale.

                                     

IL MURO DELLA VITA

Lungo la strada provinciale che porta a Mistretta (ME), si costeggia un muro rivestito da ceramiche. Nella tradizione del territorio dei Nebrodi (Santo Stefano di Camastra),  l'arte della terra e del fuoco è fortemente radicata fin dall'antichità e in questo modo il richiamo alla vitalità delle tradizioni si fa sentire; il "Muro della vita" inizialmente era un muro di contenimento posto sul bordo della strada che costeggiato in macchina manteneva il suo anonimato. Antonio Presti nel 1990 ha pensato di rendere vivace e leggiadro quel blocco di cemento così triste, dato anche dal suo movimento continuo, orizzontale e monotono, per metri e metri. Sono bastati dei colori e dei motivi figurativi e astratti, per rendere tutto più leggiadro e piacevole: il muro sottende alle sue mansioni di protezione e contemporaneamente diventa opera d'arte, e quindi guardato e visitato da tutti per la sua valenza artistica. Per dare vita a questo muro, che misura circa cento metri in lunghezza e sei  in altezza, Presti ha invitato i migliori ceramisti italiani e stranieri (Angel Garrazza, Pompeo Pianezzola, Graziano Marini, Giulio Busti, Maria Villano, Nedda Guidi, Johannes Gebhardt, Federico Bonaldi, Giuseppe Lucietti, Christa Gebhardt, Carlos Carlè e tanti altri) a produrre un'opera da inserire nel muro grigio, per poter avvicinare gli artisti ceramisti agli artigiani che operano in quella zona, trovando un punto d'incontro fra i due modi di intendere il fare artistico. Gli artisti si sono confrontati con questo vecchio muro della provinciale Castel di Lucio- Mistretta , in memoria di quell’abuso in cemento che, per un patto di devozione alla bellezza, è stato trattato con poesia e amore innestando su questa materia come elemento di trasmutazione: la terra cotta

(Testo gentilmente fornito da Gianfranco Molino, Associazione Fiumara d'Arte - info www.librino.org)

APRICALE (IM)

Apricale è un paesino medievale situato sulle alture di Ventimiglia, arroccato su un'altura da cui si gode un vasto panorama delle vallate circostanti. Le vecchie case in pietra del paese  sono decorate in modo caratteristico da murales dipinti negli anni Sessanta a seguito della nascita della Comunità Artistica Nervina: un gruppo di artisti e ceramisti si dedicò a impreziosire gli esterni con affreschi a soggetto per lo più rurale. La località è quindi diventata famosa come "il paese degli artisti" e aggirandosi tra i "carruggi", le tipiche vie strette liguri, si possono ammirare i loro capolavori.

Sito del Comune di Apricale

 

 

 

CIBIANA (BL)

Cibiana è "il paese che dipinge la sua storia".
Un paese del Cadore, un po' fuori dalle correnti turistiche, con una tradizione di fortissima emigrazione. Gli abitanti di Cibiana in gran parte facevano i gelatai in Germania, in paese rimanevano vecchi e bambini.
Dal 1980 ogni anno vengono invitati dei pittori a dipingere murales, in genere riferiti ad aspetti della vita di paese, i mestieri, le tradizioni.
Purtroppo i murales sono facilmente soggetti all'usura del tempo, specie in un ambiente dove vengono ogni inverno sepolti in parte dalla neve.
Così i più vecchi avrebbero bisogno di restauri.

Nell’immagine, "La vecia e L’Alviano" che rievoca il condottiero veneziano Bartolomeo d’Alviano. Come in tutti i murales di Cibiana, gli elementi architettonici (finestre, palizzate, balconi) fanno parte integrante del dipinto.

Sito del Comune di Cibiana

       

L'EX MURO DI BERLINO

La East Side Gallery è senza ombra di dubbio la parte meglio conservata di ciò che resta del muro di Berlino. Questa sezione costeggia la Sprea per circa 1,3 km, in prossimità del ponte di Oberbaum, e dalla caduta del muro è diventata un vero e proprio museo a cielo aperto, il più grande del mondo nel suo genere, grazie ai murales che un centinaio di artisti di tutto il mondo hanno lasciato negli anni sulla parete ovest. Ora ironici ora inquietanti, questi disegni evocano la cappa di angoscia che ha oppresso Berlino per quasi tre decenni ma anche il tentativo di esorcizzare la paura e sperare nel cambiamento.

 

                            

I MURALES ANONIMI

Mani anonime e clandestine dipingono spesso sui muri scritte e murales di denuncia, di protesta, o comunque comunicano messaggi che intendono lasciare traccia di sé e, in qualche modo, di chi li ha scritti. Vengono usate in genere bombolette di colore a spruzzo e i muri più presi di mira sono quelli cittadini, delle metropolitane o dei sottopassaggi. Alcuni disegni sono più impegnativi e diventano vere e proprie opere d'arte che esprimono disagio e ansia metropolitana; sono  noti col nome di "graffiti".

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a cura di Monica Anelli, Daniela Borsato, Paola Lerza, Elisabetta Rizzo, Maddalena Rosa