Diritto ad una casa, al cibo, all'igiene

   

Apparato didattico

Lo sai che tutti i bambini che nascono hanno diritto ad una casa, ad una scuola, ad un ambiente pulito e sereno, al cibo e all'igiene personale?
Questo è stato scritto per te e per tutti i bambini del mondo.

Attività:

Conversazioni

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Letture di immagini

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Attività grafico pittoriche

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Giochi di imitazione

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Preparazione in sezione di biscotti, spremute, macedonie...

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I cibi di altri Paesi

Esperienze dirette:

Escursione in città e in campagna per osservare i diversi tipi di case

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Visita ad una fattoria

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Visita ad una dolciaria o panificio

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Visita al mercato comunale

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Canzoncine varie

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Conversazioni libere e guidate sulla casa, sulla scuola, sull'ambiente.

 

Il primo mondo del bambino è la casa

È lì che fa le sue prime esperienze, è lì che riceve le prime attenzioni, le prime cure e tutto l'affetto di cui ha bisogno.

Nel suo piccolo mondo vivono le persone che gli vogliono bene e che lui ama, le cose che gli appartengono e di cui è geloso: il suo lettino, il suo cuscinetto, il suo succhiotto, la tettarella del latte, i suoi primi giocattoli.

C'è tempo per aprire la porta, lì dentro ha tutto quello che gli serve, la mamma e il papà non gli fanno mancare nulla.

Quando poi esce, lo fa stando al calduccio della sua carrozzina, poco gli importa di quello che lo circonda.

Però, un giorno, la mamma lo fa uscire con una carrozzina " scoperta", e lui "scopre" che fuori della sua casa il mondo continua e ci sono tante cose da osservare.

 

IL MOMENTO DELLA STORIA

La casa di Marco

La casa di Marco è molto bella, sembra uscita da una favola. E' tutta bianca, ha le finestre verdi, un portone marrone. Sui davanzali ci sono tanti gerani rossi e davanti alla casa, un bel giardino con rose e lillà, uno scivolo, un'altalena dove Marco passa le sue giornate di sole insieme al nonno e alla nonna, mentre il papà e la mamma sono al lavoro. Nelle giornate fredde e piovose, Marco sta in casa, sempre con i nonni e gioca nella sua cameretta. Ha molti giocattoli Marco, ma è solo. La nonna allora, prende il telefono e chiama la mamma di un altro bambino. Dopo un po' Carletto arriva. Carletto ha la pelle un po' diversa da quella di Marco; è un bambino venuto da un altro Paese. Va in cameretta di Marco e i due bambini giocano insieme: poco importa ai piccoli il colore della loro pelle. Come sono felici i due bambini! Possono giocare finalmente insieme, anche se Marco è un po' geloso dei suoi giochini, ma la nonna gli ha fatto capire che giocare insieme è bello.

Giovanna Corsi

 

 

IL MOMENTO DELLA CANZONCINA



La casa

Era una casa molto carina
senza soffitto, senza cucina;
non si poteva entrarci dentro
perché non c'era il pavimento.
Non si poteva andare a letto
in quella casa non c'era il tetto;
non si poteva far la pipì
perché non c'era vasino lì.
Ma era bella, bella davvero
in Via dei Matti numero zero;
ma era bella, bella davvero
in Via dei Matti numero zero.


Sergio Endrigo

 

IL MOMENTO DELLE POESIE E DELLE FILASTROCCHE



Pierino Porcospino
Heinrich Hoffmann (1809-1894) - Tratta dall'Edizione Italiana di Struwwelpeter - Traduzione di Gaetano Negri

Oh, che schifo quel bambino!
È Pierino il Porcospino.
Egli ha l'unghie smisurate
Che non furon mai tagliate;
I capelli sulla testa
Gli han formata una foresta
Densa, sporca, puzzolente.
Dice a lui tutta la gente:
Oh, che schifo quel bambino!
È Pierino il Porcospino.
 

Storia del Re Sole

Filastrocche di poche parole
dove si parla del Re Sole.

Sulla Francia egli regnò
sessant'anni e ancora un po'.
Nel palazzo di Parigi
stava spesso il gran Luigi.
Se non c'era, non si sbaglia:
è un segno che stava invece a Versaglia.
Stesse qui o stessa là,
in campagna o in città,
stesse in guerra oppure a caccia
non si lavò mai la faccia,
Un batuffolo di cotone
gli faceva da acqua e sapone:
intorno agli occhi sul nasetto
glielo passava il suo paggetto,
e in baleno era fatta così
la pulizia del Re Louis.
Era il Re Sole, e certo brillava
di luce propria, ma non si lavava
perché non aveva una mamma o una zia
che ogni mattina, con energia,
gli ficcassero la capoccia
dentro una vasca o sotto la doccia.

Gianni Rodari
da 'Gianni Rodari' di Petrini, Argilli, Bonardi - Edizioni Giunti Marzocco (1981)

 

Per essere sempre pulito e profumato fai come loro...
       
   
mi lavo i denti   mi pulisco le orecchie  
   
  mi asciugo   mi lavo
   
faccio il bagnetto   metto il profumo  
   
  mi pettino   pulisco le unghie
     
mi lavo la faccia