ATTENTATO A BOCCALANDIA

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Nel reame di Boccalandia regnava il caos.
La regina La Lingua e il re Pa Lato erano molto preoccupati. Soprattutto la regina non riusciva a star ferma: come tutte le donne, si agitava da morire e parlava, parlava, parlava… ogni volta che si muoveva uscivano fiumi di parole dal reame di Boccalandia.
- Eh, le donne, quanto sono chiacchierone!

– diceva il re Pa Lato

– tu poi, cara, sei proprio linguacciuta!
- E certo, sono La Lingua! Come devo essere, secondo te? – rispondeva la regina – Tu, piuttosto, non startene lì impalato!
- Ma io SONO in Pa Lato, donna! – protestava il re stizzito – Dove altro dovrei stare, eh?

I loro problemi, però, erano ben più seri di questi battibecchi.

I battibecchi c’erano solo perché i due sovrani erano un po’ nervosi. Perché? Chiederete voi. Ve lo spiego subito: il loro glorioso esercito, composto da 32 Candidi Bidenti era sotto attacco e per la prima volta si trovava in un pericolo serio, di fronte a un nemico nuovo e mai visto. I Candidi Bidenti erano abituati alle battaglie contro il popolo dei Cibi, ed erano abituati a vincere: i soldati di prima linea, gli Incisivi, aggredivano il nemico; la cavalleria dei Canini, ai lati, lo dilaniava e lo faceva a pezzi; le retroguardie dei Premolari e dei Molari massacravano tutti senza pietà e li davano in pasto al loro re Pa Lato e alla regina La Lingua, la quale rotolava e si dimenava sempre con gran gusto nelle battaglie.  

Ora, però, nemici terribili e sconosciuti minacciavano l’esercito dei Candidi Bidenti, nemici striscianti e pericolosissimi, invisibili, che non potevano essere fatti a pezzi e triturati. Che si trattasse di un’arma segreta messa a punto dai Cibi? Era un sospetto che Pa Lato e La Lingua non riuscivano a scacciare.

La nemica più temibile era la generalessa Karie, mostro invisibile e silenzioso, che attaccava e bucava i Bidenti senza pietà e li faceva soffrire moltissimo. Si diceva che fosse un nemico mortale: qualche volta, i Bidenti attaccati dalla Karie venivano feriti a morte e dovevano essere eliminati e cavati via. Che cosa orribile! Si diceva che al loro posto rimanesse uno spazio vuoto, ed era una cosa proprio brutta anche al solo pensiero. A Boccalandia non era ancora successo, ma il nemico era in agguato… Pa Lato e La Lingua avevano una gran paura. Anche perché avevano ricevuto minacce dal corazziere Tar Tar, un vecchio bandito che ogni tanto entrava di nascosto a Boccalandia e provava a spalmare sui Candidi Bidenti uno strato di vernice sporca, in modo da indebolirli e da renderli più vulnerabili.  Maledizione…anche costui era un osso duro da sconfiggere…e poi… e poi c’era Laplakka, la spia della generalessa Karie, che veniva in avanscoperta, sceglieva il punto più adatto di un Bidente e ci piantava sopra una bandierina giallognola con su scritto “QUI”. Quello era il punto il cui la generalessa Karie avrebbe attaccato.

Il pericolo, insomma, era in agguato e a Boccalandia non c’era pace. I Candidi Bidenti cercavano di difendersi, sbattevano l’uno contro l’altro e la regina La Lingua li carezzava e li coccolava costantemente. Poi, non contenta di questo, sbatteva continuamente contro suo marito Pa Lato per sparare con la mitragliatrice:

 - TA-TA-TA-TA-TA-TA-TA-TA-TA…. risuonava di colpi il reame di Boccalandia, ma tutto pareva inutile..

- Che fare?

I nemici avrebbero avuto la meglio, se non si fosse trovato a passare di lì il capitano Lino Spazzo. Era costui un giovane alto e magro, pieno di grinta e anche un pochino aggressivo. Non viaggiava mai da solo: si faceva accompagnare dal suo amico inseparabile Fricio Denti, un tipo elegante, morbido e profumato, apparentemente innocuo, ma ben addestrato alla guerra chimica.

- Hey baby, vuoi una ripassatina? – fece Lino affacciandosi a Boccalandia e facendo l’occhiolino alla regina La Lingua.

 

 

 

Ma il re Pa Lato si arrabbiò:

-Come ti permetti, signor… signor…

- Spazzo Lino e Denti Fricio, per servirla, Signore!.

- Mercenari? – fece il re

-naaaaaaaaaahhhhhhh, via, sciò, per carità, alla larga!

-Ma caaaaaaaaaaroooooo!!!!

– disse tutta mielosa la regina

– non vuoi fare entrare questi ospiti? Magari potrebbero aiutarci….

E tanto disse e tanto fece e tanto parlò che i due furono   ammessi  a

Boccalandia, sotto gli occhi increduli dei Candidi Bidenti.

Fu un successo: Lino Spazzo e il suo amico Fricio Denti lavoravano sempre in coppia, veloci ed efficaci; in un battibaleno le bandierine di Laplakka vennero dissolte, la vernice di Tar Tar si squagliò e la generalessa Karie fuggì a gambe levate. La regina La Lingua era sempre di buon umore, fresca e profumata, e cicalava più che mai. Il re Pa Lato, invece, continuava a starsene impalato, ma sotto sotto, anche se non lo dava a vedere, era felice.

 

 

(Paola Lerza)