Narratori: La scena si ambienta in una casa
napoletana: la camera da pranzo.
Al centro in fondo c’è una finestra. La madre,
appena alzata, chiede al figlio con molta ansia:
Mamma: Mino, guarda un po’ giù, l’hanno presa
la munnezza, stanotte?
Mino: No!!!! E’ ancora tutta là… che schifo!!
Mamma: Ma non ci posso credere….! Fammi
vedere...
Mino: E come mi potevo sbagliare: un altro poco
arriva fuori al nostro balcone!
Mamma: Eppure ho sentito il rumore del
camion, stanotte..
Giovanna: Era un sogno!
Mamma: No, sono sicura, mi sono pure alzata e
volevo affacciarmi, ma ho pensato “sai che puzza ora che la smuovono!”
Mino: Ho capito… allora la stavano mettendo!
Mamma: Ma che dici?
Giovanna: Perché non lo sai che ….hanno detto i
miei amici: di notte la tolgono dalle strade dove abitano…. quelli…. hai
capito… i pezzi grossi… quelli che contano! E la mettono nelle strade
dove abitano quelli… come noi
Mamma: Per ora i pezzi grossi …quelli che
contano…..stanno solo contando gli atteggiamenti di dissenso per il
loro operato!
Mino: Mamma, come parli bene… e che vuol dire?
Mamma: Figlio mio...stanno solo contando... le
figure di… non mi far dire le cose con il loro nome… sai non sempre si
può dire tutto!
Si sente un campanello
Mino: Uh, mamma mi ero dimenticato di dirti che
stanno venendo tutti i miei amici per la chat!
Mamma: Cosa???? Ma io devo uscire!!!
Giovanna: Troppo tardi mammina. Un bacio!
Mino bacia la mamma e va ad aprire la porta
Narratore: Entrano 25 bambini
Mino: Ciao Ragazzi! Vi stavamo aspettando… vero
mammina?
Tutti: Ciaooooo! Buonasera signora!
Mamma: Infatti! (con tono ironico)
Tutti: Si chatta… si chatta…
Alessia: Non vedo l’ora!
Debora: Ma abbiamo preparato qualcosa?
Ciro: Mi raccomando, nun facimme e figurelle
che abbiamo fatto a scuola ca nun sapevemo che erama ricere (non
sapevamo cosa dire)
Antonietta: E’ vero, vi ricordate da scuola
quando abbiamo chattato dicevamo solo “come ti chiami, che stai facendo,
cosa hai mangiato”?
Sergio: E ma che dovevamo dire?
Dario: Dobbiamo prepararci le domande.
Titta: Io propongo una cosa...
Tutti: Sentiamo..
Ciro: Facciamo una chat a tema!
Tutti: Cheeeee????
Titta: Stabiliamo un argomento e prepariamoci.
Rosanna: Antonietta, sei proprio brava!
Cinzia: Che bello io so tante cose di Napoli…
così diciamo come è nata perché si chiama così...
Danise: Io racconto la storia di Megaride......
Carolina: E io la storia del Castel dell’Ovo…
Brunella: Io racconto che papà se n’è andato da
Napoli per lavoro.
Tresi: ...e ci vogliamo raccontare anche il
fatto della camorra?
Luca: Eh… è meglio di no… facciamo una brutta
figura!
Clelia: Quanto sei scemo, perché i
camorristi siamo noi?
Vincenzo: E’ vero di cosa ci dobbiamo
vergognare… noi non siamo come loro!
Giuseppe: Io racconto l’origine del nome
camorra.
Clelia: E io racconto come hanno arrestato
quello del palazzo a fianco.
Alessandra: Io racconto delle zoccole che
stanno fuori al palazzo mio e che escono da dentro alla munnezza..
Noemi: Ma non dobbiamo scendere nei
particolari… ehhhh!
Lucia: Ma mettiamoci d’accordo a chi deve
parlare per prima, se no non si capisce niente.
Carlotta: Decido io… e così non si
piglia collera nessuno.. poi alla fine parlo io.
Carmela: E che dici?
Carlotta: E che dico… arrivederci e alla
prossima
Irene: E preparati quello che devi dire.
Tutti: Sììì!!!! va bene facciamo così.
Giovanna: Un momento… zitti… mi pare di aver
sentito un trillo.
Giovanna: Sì sono loro!!!
Tutti: Evviva…. Cagliari… Cagliari… Cagliari (a
ritmo di slogan)
Mamma: …bella idea questo Progetto del
Gemellaggio elettronico …è la prima volta che a scuola vostra fanno
qualcosa di intelligente... sempre quei soliti progetti… copiati da
internet… brave le vostre maestre… da loro non me l’aspettavo…. mi devo
ricredere….
Mino: Mamma !!!!!
Mamma: Scherzavo!!!!
Mino si avvia verso il computer e sistema la
web cam e parla nel microfono
Mino: Ciao Simone..
Simone: Ciao Mino, dove stai?
Mino: Noi stiamo a casa!
Tutti: Stiamo tutti a casa di Mino e di
Giovanna
Un bambino: E voi dove state?
Alessio A: Come? Dove stiamo ?
Manuel: Noi stiamo a scuola!
Manuele: Noi facciamo il tempo pieno… mica come
voi che lo fate a metà
Giovanna: Ancora per poco, quest’anno il
nuovo Preside ci ha aggiustato per le feste e dall’anno prossimo anche
noi rimarremo i pomeriggi a scuola
Eleonora L.: Che bello così potremo chattare da
scuola più spesso… di pomeriggio per noi è più facile andare nel
laboratorio di informatica
Nicola: Ragazzi, la munnezza come va?
Mino: Ma che fai, sfotti?
Nicola: Noooooo p’ammore e Dio…
Debora: Manco fosse colpa nostra… la munnezza
c’è... e andremmo a toglierla con le nostre mani se sapessimo dove
portarla… tu non sai a che punto di disperazione stiamo!
Diego: Debora… scusa… ma Nicola non voleva
offendervi…..
Francesca O: Ciao Napoli! Lo sappiamo che non è
colpa vostra!
Elena: A proposito da quanti giorni non la
ritirano?
Carlotta: Da quanti giorni… da quante
settimane!!!!!
Sara: Che schifo!
Fabiana: Stamattina le nostre mamme hanno fatto
"arrovotare"!
Chiara: Come????
Fabiana: Ah… io poi mi scordo che non sei di
Napoli: …arrovotare significa che hanno fatto nu burdello ….una gran
confusione fuori scuola …hanno gridato …hanno rovesciato i bidoni hanno
preparato dei cartelloni e hanno bloccato il traffico e tanto hanno
fatto che sono venuti i Vigili… poi la Polizia…. e perfino i
Carabinieri…
Mamma: E diglielo che ho fatto venire anche l’ambulanza…
Mino: Sì….sì… mamma si è stesa per terra e ha
detto che non si muoveva di là finché non avrebbero tolto la
spazzatura almeno da fuori alla scuola
Michele: E poi che è successo ?
Mamma: E’ venuta l’ambulanza e ha detto”Signora
che è successo? Ed io: “Niente… solo che per la puzza sono svenuta...
toglietela subito se no svengo per tutta la giornata”
Alessandro: E poi?
Rosanna: Gi infermieri hanno capito che la
mamma di Mino si era messa veramente col pensiero di svenire per tutta
la giornata!
Alice: E allora?
Patrizia: E’ venuto il camion e ha pulito tutta
la strada…
Mamma: Non c’è niente da fare… vicino allo
scostumato ci vuole sempre lo screanzato.
Silvia C : Poverini!!! Mi dispiace che state
vivendo in questa situazione.
Brunella : A te? Sapessi a noi come ci
dispiace!!! Non possiamo più nemmeno giocare!!!
Antonietta: Dobbiamo stare dietro ai vetri
della finestra a vedere la spazzatura come cresce.
Alessio A: Meno male che abito a Cagliari.
Tutti: Ma a noi piace Napoli…
Brunella: Sapessi com’è bella quando è tutta
pulita… non la cambierei con nessun altro posto al mondo… quand’è
pulita!!!!!
Francesca T : Lo so …mio padre me lo dice
sempre che quando va a Napoli non vorrebbe andare più via!
Mino: Ahhh… perché tuo padre conosce Napoli?
Francesca T : Mio padre è di Napoli… è venuto
ad abitare qua per motivi di lavoro
Cinzia: Ah… e allora chi meglio di lui può
capire la nostra vergogna!!!
Alessio E. : E dai…. non esagerate… vergogna
di che…
Debora: La vergogna di essere trattati senza
rispetto
Si sente un campanello
Simone: C’è qui anche Stefano …sapete il
nostro compagno romeno
Dario: Sì sì… quello della torta a pupazzo di
neve? Mamma l’ha fatta ed è buonissima!
Simone: Sì proprio lui
Stefano: Ciao ragazzi come va?
Tutti: Munnezza a parte …tutto bene!
Stefano: Ma sono vere quelle strade piene di
spazzatura o è un fotomontaggio?
Tutti: …Tutto vero… tutto vero…. Munnezza
originale
Giovanna: Le cose a metà non ci piacciono
Luigi2: Ehi ragazzi ci volete dare una mano
nell’assegno che abbiamo ?
I bambini di Cagliari: Sììììì!!!
Luigi 2 : Veramente vi volevamo parlare della
storia di Napoli, ma ora mi sono ricordato che dobbiamo fare dei
cartelloni di protesta ci volete dare una mano?
Tutti i bambini di Cagliari: Certo, siamo
pronti
Mino: E’ vero…me ne ero proprio dimenticato
Davide: Protesta per cosa?
Tutti di Napoli: Per la munnezza!!!!!
Simone: E dove li dovete mettere
Clelia: Dobbiamo fare una mostra nella nostra
Municipalità perché vogliamo protestare contro i politici che non ci
stanno aiutando!
Simone: E allora potete scrivere: "Politici
seguiteci, in questa spazzatura vivere è proprio dura!"
Tutti: Bellissimo, andremo a scriverla
Noemi: E dai, ditecene un’altra!!!
Alessio E: Napoli, ognuno la sogna, non merita
questa vergogna!
Tutti: Bravissimi!!!
Bambini di Cagliari: Siamo forti insieme, vero?
Luigi 2: Mi è venuta un’idea bellissima,
di cartellone, sentite: "Nun ve pigliate ce simme affezionati!" (
Non ve li prendete, i sacchi, ci siamo affezionati!)
Simone: Spiritoso, spiritoso!
Manuel: Siete unici, voi Napoletani!
Ciro: ”(Imita la sigla di Jonny Groove di
Zelig e balla come il comico). E siamo noi e siamo noi il paradiso
siamo noi....
Tutti i bambini di Napoli: E siamo noi e siamo
noi il paradiso siamo noi.........
Tutti i bambini di Cagliari: E siamo noi e
siamo noi il paradiso siamo noi..........
Tutti si mettono a ballare e a cantare questa
sigla, anche i bambini di Cagliari
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