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I disegni che si trovano in questa pagina sono stati eseguiti dall'autore del testo e rielaborati da Teresa Ducci, Lucia Maria Izzo, Liliana Manconi, Sebastiana Schillaci
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Affardellamento: complesso di infiniti oggetti, opportunamente sistemati, da portare a spalla anche in combattimento, onde consentire al nemico di avere facilmente ragione di guerrieri impediti e stremati. Si veda anche zaino. Aglieve o allieve: giovine inesperto, che scelse la carriera delle armi di volontà sua e che finì nella compagnia del Gallinaccio per volontà del destino. Attenti e riposo: movimenti fatti e ripetuti fino alla nausea quotidianamente, sempre e dovunque, compresa la mensa, escluso solo il gabinetto. Blocco: parte meccanica di talune armi da fuoco. Il funzionamento veniva appreso clandestinamente durante lo studio libero. Cappelloni: allievi del primo anno di Accademia, tenuti in soggezione da quelli del secondo anno fino a quando non saltavano fuori Caruso, Baldi, Cappelli, Carrminati e Quadrelli per ridimensionare la cosa. Carro armato: macchina da guerra già nota agli antichi Egizi, peraltro ignorata o snobbata a causa dei "baluardi di petti" (difesa) e delle "anime oltre l'ostacolo" (attacco). Cinghie: strisce di cuoio di tessuto per sorreggere gli oggetti più svariati, al fine di rendere l'allievo a guisa di albero di Natale e di impedirne la respirazione e la vita. Copertone: individuo raccomandato e, come tale, immune da deficienze. E che so ie: Chiara allusione alle proprie cognizioni. Fucile: arnese di forma allungata, adibito esclusivamente a rendere gli onori al primo fesso di passaggio nei momenti meno opportuni. Mak P 100: sigla indicante una festa tradizionale, con perditempo rottura di scatole, riferita alla fine dei corsi che non arrivava mai. Ogni altre eccetera: riferimento ad argomenti ovvi e perciò non citati dal Gallinaccio. Ordine chiuso: ragion d'essere di un esercito, secondo Limone e secondo Ginger. Passerelle di circostanza: invenzioni infernali di Cianca Ribelle, intese a farci prendere i bagni nei corsi d'acqua nel mese di gennaio. Passerelle volanti: come le precedenti, ma cosiddette perché costruite con cavi volanti. Permettevano di volare direttamente in acqua. Piolino: minuscola parte meccanica di talune armi da fuoco, mostrato agli allievi al buio e a notevole distanza onde avvolgere il funzionamento nel mistero più cupo. Pompa: attività di studio soverchia e prolungata, tale da superare i limiti della resistenza umana. Ponte dei Sospiri: ponte di collegamento tra il palazzo dell'Accademia e la caserma Raimondo Montecuccoli, sede di un campo sportivo, di una palestra alpina, delle aule di interrogazione e di altre delizie. Quacchecccosa: il "quid" dei latini. Quota pipistrello: il sottotetto del palazzo dell'Accademia, dove erano le celle di punizione, sempre affollatissime. Tutte quante: l' "omnia" dei latini. Erano ordini e comandi non impartiti dal Gallinaccio in quanto, di per sé, chiarissimi ed evidenti. Zaino: i contenitori di oggetti perlopiù inutili, portato a spalla per anni interi allo scopo di fiaccare la persona e la volontà anche e specialmente in combattimento, onde permettere al nemico di catturarci agevolmente con 1 litro di benzina e con una pipata di tabacco. Si veda anche affardellamento.
Giacomo Ferrera
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