Il nostro viaggio inizia ad OSLO.
Città situata sulle sponde
dell’Oslofjord che penetra nell’entroterra per circa 90 Km. Fondata nel 1048
era già sede di un insediamento di una comunità di Vichinghi che si dedicava al
commercio ed alla costruzione di imbarcazioni con chiglia alta, un unico albero
con una grande vela quadrata, un timone laterale e lo scafo simmetrico con
poppa e prua uguali così da poter manovrare la nave in entrambe le direzioni
senza doverla ruotare. Ciò rendeva agevole la navigazione in un mare ostile,
colmo di iceberg e lastre di ghiaccio. A testimonianza, il Museo delle Navi Vichinghe
ospita navi ben conservate in quanto ritrovate in tre grandi cumuli funerari
sul Fiordo di Oslo. Infatti queste navi furono seppellite più di 1100 anni fa
come veicolo di passaggio nel mondo dei morti dei loro proprietari. Il museo
espone, inoltre, eccezionali reperti ritrovati nelle tombe, come slitte e carri
con varie decorazioni in legno; attrezzi e tessuti di vario genere. Una grande
cartina descrive i movimenti dei Vichinghi attraverso i fiordi per conquistare
nuove terre in ogni direzione del globo.
La città moderna si presenta
molto vivace ed animata. Strade ampie e tanta gente che passeggia. L’atmosfera
che si respira è di una città, che pur con un traffico abbastanza intenso, appare
ordinata, tranquilla e rispettosa delle regole.
La via più bella ed elegante di Oslo è, senza dubbio, Karl Johans Gate, una
strada pedonale nel cuore della città. Si estende dalla zona della Stazione
Centrale, fino al Palazzo e ai giardini reali ed è un susseguirsi di negozi e
alberghi molto eleganti. Bar e ristorantini con tavolini a bordo marciapiede offrono
un punto d’incontro e di ristoro. I prezzi non sono proprio popolari il che fa
supporre che il servizio è dedicato all’élite, pur tuttavia sono tantissimi i
turisti e le persone che affollano la strada.
Notevoli sono le nuove costruzioni di
Oslo, tra le quali va menzionato il Teatro dell’Opera con la facciata in
marmo bianco di Carrara e pareti interamente a vetri tenuti da una piccolissima cornice metallica per permette la massima visibilità all’esterno. Costruito sull'area del porto. Il suo tetto bianco
inclinato sembra emergere dal mare. Un lungo camminamento in salita sembra
invitare a raggiungerne la cima per ammirare il panorama della città e del suo
fiordo. La Galleria Nazionale è la
più ricca ed importante esposizione d’Arte in Norvegia. Noi ci siamo dedicati
alla visita della sezione moderna ed in particolare ad una stanza interamente
dedicata alle opere di Edvard Munch tra cui una versione del
famoso “Urlo”.
Molto interessante ed attraente è stata la visita alla collina di Holmenkollen,
dove si erge il trampolino di lancio per le gare sciistiche che sicuramente
ci è capitato di vedere almeno una volta in TV. Si tratta del più antico
trampolino di lancio per il salto con gli sci.
Nel tempo è stato via via modificato ed ampliato. Una cremagliera permette di
arrivare alla sommità del trampolino da cui lo sguardo si estende su tutta la
città disseminata sul fiordo. La base del trampolino ospita il Museo
degli Sci che percorre 4000 anni di storia dello sci e della sua
evoluzione.
Una delle più grande attrazione di Oslo è il Parco Vigeland, praticamente
un museo a cielo aperto. Uno spazio verde che occupa circa 32 ettari di territorio nel quale lo
scultore norvegese Gustav Vigeland ha
espresso tutta la sua arte attraverso ben 193 sculture in bronzo, granito e
ferro battuto per un totale di 600 figure che vogliono rappresentare i vari
aspetti della vita e che l’autore stesso definì “La grande visione”, ovvero il
percorso della vita umana raccontata attraverso la rappresentazione dei
sentimenti: dalla relazione tra uomo e donna ai rapporti tra adulti e bambini. Tutte
le figure umane sono rivolte verso un monolite marmoreo al centro di 4 viali che
accedono alla piazza con 4 cancelli in ferro battuto. Tra le opere più celebri e famose la statua di bronzo
del Bambino Arrabbiato, il Monolite formato da una serie di figure
umane intrecciate ed aggrovigliate tra loro, rigorosamente nude quasi a
dimostrazione dell’essenziale umano e la
Ruota della Vita, un colossale gruppo in bronzo in cui quattro bambini e
quattro adulti legati in un cerchio rappresentano le fasi della vita stessa.
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Itinerario
Foto Oslo
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Stavkirke |
Il nostro viaggio continua verso i fiordi occidentali della
Norvegia. Durante il tragitto in pullman ci fermiamo a LOM nel cuore del parco Nazionale di Jotunheim per visitare una delle
più belle ed antiche chiese di legno norvegesi: la Stavkirke che tradotto letteralmente significa la
Chiesa dei pali. Fu costruita intorno
al 1100, molto probabilmente su un tempio pagano, quando si diffuse in Norvegia
la religione cristiana. La sua costruzione poggia su 4 pilastri in legno. L’interno
della chiesa presenta tre navate con pareti dipinte da un noto pittore dell’epoca,
Eggert Munch, che non sembra avere legami di parentela con il più moderno e
conosciuto Edvard.
Per la brevità delle funzioni cristiane, la chiesa non prevedeva banchi ed i
fedeli assistevano alle preghiere in piedi. Solo intorno al 1600, con la
riforma luterana, che prevedeva funzioni più lunghe, nella chiesa vennero
aggiunti i banchi con sedili al fine di trattenere i fedeli fino alla fine dei
sermoni.
All’esterno è circondata dal cimitero: un prato verde che esalta l’architettura
ed il colore della chiesa sul quale si erigono semplici lapidi in marmo alle
cui basi crescono fiori colorati. Tutt’intorno regna sovrana la quiete.
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Proseguiamo il nostro viaggio per il GEIRANGERFJORD. Un battello ci
attende per la navigazione del fiordo. La temperatura è senz’altro rigida, ma
non ci impedisce di rimanere all’aperto, durante la navigazione, per godere e
fotografare tutti gli angoli e le anse del fiordo. Geringer è uno dei fiordi norvegesi più scenografici con pareti verdissime, in alcuni
punti a strapiombo sull’acqua, dalle quali scendono numerose cascate. A molte di
esse sono stati attribuiti dei nomi: le Sette
Sorelle, il Presidente, il Velo della Sposa, sulle quali si intrecciano
diverse leggende e storielle. Il cielo nuvoloso rende l’acqua di color
verde-grigio che rispecchia il paesaggio ed il riflesso è così nitido da
sembrare reale.
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Foto Lom Geirangerfjord Alesund |
In serata, ma chiaramente per la stagione la serata è ancora molto
luminosa, arriviamo ad ALESUND. Uno dei porti pescherecci
più attivi della Norvegia. Prima di scendere nel centro città l’abbiamo ammirata
dall’alto. Un agglomerato di case abbarbicate su sette
isolette della costa occidentale.
Uno paesaggio
pittoresco che fa da cornice al sinuoso fiordo. Un incendio nel 1904 la
distrusse completamente, ma venne ricostruita in pochissimi anni con
un’architettura in stile Art Nouveau che conferisce alle case ed ai
quartieri un’eleganza particolare. Le case che si affacciano
direttamente sull’acqua
fanno pensare subito ad una sorta di Venezia del Nord ed è
piacevolissimo e
rilassante passeggiare attraverso le stradine che si aprono su scorci
incantevoli
e suggestivi.
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Il giorno successivo ci rimettiamo in viaggio per la prossima
navigazione. Raggiungiamo il punto di imbarco sia per via terra, con il
pullman, sia per via mare, attraversando piccoli canali con battelli di linea. Infine
salpiamo alla volta della crociera sul SOGNEFJORD.
Il Sognefjord è uno dei fiordi
più lunghi della Norvegia. Si estende nell’entroterra per 204 Km, raggiunge una
profondità massima di più di 1.300 metri e le montagne che lo circondano
arrivano a più di 1.700 metri di altezza. Si snoda in diversi bracci tra le
montagne ripide costellate di piccoli villaggi pittoreschi. Il braccio più
stretto è il famoso Nærøyfjord riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Oltre che da una
vista meravigliosa, la navigazione è allietata dai gabbiani che si avvicinano al battello elemosinando qualcosa
da mangiare. La temperatura bassa non permette di sostare per molto tempo sul
ponte del traghetto, ma vale la pena resistere un po’ al vento gelido e godersi
l’incantevole vista.
Pernottamento a Stalheim nell’albergo
omonimo immerso tra le montagne lontano
da ogni traccia di insediamento umano.
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Partenza da Flam, in treno panoramico, per arrivare alla nostra ultima tappa
Bergen. Forse perchè l’aspettativa del treno panoramico presupponeva un tetto trasparente e grandi finestrini, l'escursione è risultata un po’ deludente. L’unica
fermata del treno è stata per ammirare una delle cascate più imponenti. Ci è stato permesso di scendere dalla carrozza
per scattare qualche foto mentre una figura femminile appariva e scompariva
con movenze di danza da un rudere in alto, a ridosso della cascata, accompagnata da un
sottofondo musicale. In fondo anche questo spettacolo non è stato
entusiasmante, sembrava piuttosto una squallida performance per turisti.
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Foto Sognefjord
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Foto Bergen |
Finalmente BERGEN. Incantevole cittadina il cui significato
del nome è ”Terra delle Montagne”. Considerata porta d’ingresso dei fiordi, con
il suo porto, è stata fin dall’antichità, snodo per i commerci con l’estero. Capitale della Norvegia nel XIII secolo , divenne una stazione commerciale della Lega Anseatica, un’alleanza
di città nordiche che stabilì nel quartiere di Bryggen la roccaforte del
monopolio dei commerci su gran parte dell’Europa settentrionale e del mar
Baltico. Il quartiere di Bryggen,
oggi riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, mantiene ancora intatti
edifici in legno usati come magazzini o alloggi per i mercanti stranieri.
La città moderna si estende su varie isole del fiordo. A contrasto con il suo
clima spesso grigio e piovoso (sembra sia la città più piovosa della Norvegia),
le case dalle facciate colorate e dai tetti spioventi rallegrano il paesaggio
offrendo scorci originali e allettanti. Al porto di Bergen merita
una visita il Mercato del Pesce. Sotto tendoni color rosso vermiglio, bancarelle colme di pesce
freschissimo. Gamberi, giganteschi granchi reali, salmoni, merluzzi e bistecche
di balena sono tra il più comune pescato. Molti banchi sono attrezzati con
griglie per cuocere o grigliare il pesce appena scelto e gustato accomodandosi ai
tavolini sul retro dello stand. Il costo è accessibile e l’esperienza di una
grigliata di pesce freschissimo è sublime. Un po’ fuori città è
visitabile la Casa di Edvard Grieg, compositore di Bergen, il più famoso
della Norvegia, che per 22 anni si ritirò a vivere a Troldhaugen, una località appena fuori Bergen per trovare
ispirazione nella tranquillità e quiete. Una casa non
molto grande, ma immersa completamente nel verde sulle sponde del lago Nordås. Staccata dal corpo centrale della
casa, immersa totalmente nel verde, Grieg si fece costruire una capanna-rifugio
in legno dove si ritirava per comporre evitando così che qualsiasi rumori della quotidianità
domestica lo distogliesse dal suo lavoro. Niente di più di una semplice stanza,
arredata con uno scrittoio, un pianoforte ed una grande finestra che apre la
vista al lago e al paesaggio. Veramente il luogo ed il paesaggio sembrano
favorire quella serenità necessaria alla produzione artistica.
Rimase in quella casa fino alla fine dei suoi giorni e fu sepolto, nel bosco
circostante in un sepolcro scavato nella rupe con una lastra di marmo incastonata
nella roccia dove sono rudimentalmente incisi il suo nome e quello di sua
moglie Nina.
Prima di lasciare Bergen, ci siamo concessi uno sguardo d’insieme dal
Monte
Floyen. Una cremagliera parte dal centro della città, vicino al porto
ed al mercato del pesce, e raggiunge la cima del monte da cui si gode
un’impareggiabile panorama. Lo sguardo si estende su tutto il fiordo. Sembra di
trovarsi di fronte ad una carta geografica con una dettagliata visibilità delle
insenature cosparse di case colorate dai tetti spioventi.
Da Bergen, torniamo ad Oslo, ma solo per riprendere la via del
ritorno verso casa. Lasciamo questa immensa distesa di acqua che si incunea nella terraferma
dando vita a piccoli agglomerati di case abbarbicate sulle montagne come
fossero state posate lì con la delicatezza di chi prepara un presepe.
Fine
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