WATAMU
Watamu è la meta che abbiamo scelto per le nostre vacanze, per
conoscere la parte costiera del Kenya.
A
pochi chilometri da Malindi, sulla costa est africana, si estende
sull'Oceano indiano questo piccolo villaggio.
Watamu significa" Gente Dolce". Un nome dato dai trafficanti arabi
che distribuivano alla gente del luogo caramelle e dolci per adescare
schiavi. Un nome nato da un episodio di sfruttamento, ma che davvero
rispecchia il carattere della gente del villaggio, sempre sorridente e
amichevole, pronta ad accogliere i turisti con il loro cordiale "Benvenuto".
Già durante il percorso dall'aeroporto di Mombasa a Watamu il profumo
d'Africa assale le narici. Un odore inconfondibile, misto di terra rossa
e vegetazione. Impossibile non rendersi conto di essere nella terra del
sole forte. Ai lati della strada polverosa file di persone camminano a
passo svelto. Molte donne hanno la testa carica di sacchi e ceste.
Watamu è un rinomato centro balneare con la spiaggia di sabbia
bianchissima dalla quale si ergono palme di cocco. Al largo della costa
si estende la riserva marina di Malindi.
La costa è divisa da promontori le cui rocce sono frastagliate ed incise
dall'erosione del mare.
Durante la bassa marea, la baia di Watamu si trasforma in una lingua di
sabbia che permette di raggiungere a piedi le isole di fronte la
spiaggia dove è possibile scorgere una varietà di granchi, stelle marine
e pesci gatto.
Alle spalle della spiaggia, accanto ai resort turistici, sorge il
villaggio. Un insieme di case di pescatori fatte di fango con tetti
spioventi di foglie di palma secche. Nelle strade di terra battuta i
bambini corrono scalzi insieme alle capre che brucano la poca erba
spontanea.
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