Ecco…
una delle commedie di Eduardo tra le più strane e affascinanti si intitola
così: "Ditegli sempre di sì". A me, per favore, non mi dite di no, quando vi
chiederò di aspettare che l'urto dei sentimenti e delle emozioni vissute a
Firenze si plachi… eppure tornavo da Parigi dove mancavo da qualche anno,
dove ho vissuto giorni intensi e pieni di scoperte, ma nulla al confronto di
quanto vissuto con voi tutti/e a Firenze...
Ma è
meglio che lo dica subito io sono una "mariola"...!!!!
Il
Bottino Prezioso che ho trafugato è ben nascosto in loco sicuro e segreto,
solo che ci ho paura ancora a quantificarlo, sì, di farci i conti, di
dovermi rammaricare di non aver preso tutto, di aver tralasciato qualche
pezzo di rara bellezza quanto a sensibilità, finezza d'animo, tatto, buon
gusto, signorilità... un tocco leggero, sfumato d'artista anche nel proporre
il proprio sapere... e quanto profondo e vasto e con quanta benevola
saggezza esibito... Ecco, temo di mostrare il mio tesoro perchè così
scoprirete fino a che punto ero povera... e quanto invece so di essere
diventata ricca e straricca… direi milionaria!!!!!!!!!!
Baci a
voi e non ve ne abbiate a male se prima tra tutte saluto Gisella… cara ti
ricordo con affetto!
Come
si fa a non ricordarsi di me...
che
quando uno mi ha incontrata gli vengono gli incubi la notte nel sapere di
quanto ma di quanto sono scombinata... da non raccapezzarmi nel caldo della
inoltrata sera fiorentina di dove fosse finito il mio albergo dato sì che io
l'avevo lasciato ad un pizzo...e poi lo ritrovo in un altro che non si fa
così con le straniere che si comprano le magliette dipinte a mano....
Ti saluto con un bacione grosso cara Enza, dolce e suadente con i
bambini…che secondo me te tu li incanti!! ..ed io che ho avuto l'onore di
ritornare a casa con te.....non sai quanto... quanto mi hai dato, ti leggevo
negli occhi, ti ho rubato qualcosa nel cuore. Il tuo. Tacita intesa! Che
bello. Vivi Antonella. Ci vuole poco per saltare il fosso. Coraggio... solo
coraggio. E tutti noi ne abbiamo. Insieme si vince. Hai già vinto. Vuoi che
te lo dimostri e che lo sappiano? Ho la prova.
Sei
felice. Anche questo è INDIRE. Et voilà:
Adele
Una
signora d'altri tempi, una vera aristocratica signora.... tu sai che sei la
prima insieme a Cristina ad avermi accolto proprio sul portone di Indire,
anche se in verità non era proprio me che aspettavate con
evidente premurosa ansia, ma quella squinternatissima ancorché
simpaticissima Alida (che
mi perdonerà per l'ardire di questi epiteti....la conosco così poco...)
Insomma, a voi il primo assaggio della mia malcelata emozione… quando
sull'uscio del gran portone di Indire Cristina mi ha chiesto di che scuola
ero...ebbè io sono rimasta senza parole, senza memoria, senza senso comune…
mi sembrava la domanda difficilissima perché inaspettata... lontana da me la
scuola anni luce! sulla "ianua"… perché" porta" è troppo poco e perchè spero
di far bella figura!!!.. insomma invece di chiedermi come ti chiami? al
peggio, da dove vieni? che vuoi? chi cerchi?..e consimili...no…Di che scuola?
e io...muta, cioè no, balbettante, non lo so, non mi ricordo, vado su prendo
il cartellino e vi dico..
E tu
cara la mia Rosamaria "non ti preoccupare, sali..ci vediamo dopo" dolce,
rassicurante, con grazia naturale, garbata senza essere affettata.... tutto
un modo di essere e di esistere in brevi parole... confermate più tardi nei
brevi ma intensi scambi tra una passeggiata e una foto, nell'attesa degli
altri in un commento bisbigliato durante la cena..
Ti
saluto, carissima, grande privilegio averti incontrata!!!
Carissima Adelina...occhio di lince, pelle di luna, lingua di miele biondo
filante a fili lunghissimi e trasparenti, perché di parlare non smetti
(quasi!) mai ma è così piacevole... fossi pure veggente???
No,
perché nel post che mi hai dedicato, mia carissima e che non merito affatto,
in due parole hai dimostrato di aver intuito ciò che mi portavo dentro....
E'
vero che abbiamo fatto il viaggio di ritorno insieme, emozionante come non
mai, con le lacrime frenate all'ultimo momento giusto per impedire che
cominciassi a piangere pure io...sai che quadretto!!!!
Mia
cara ti debbo un ringraziamento specialissimo per avermi fatto da angelo
custode, da mamma, da balia asciutta nelle mie peregrinazioni alla ricerca
del famoso regalo da portare a casa, da tutor per la realizzazione di foto
con la tua macchina fotografica che io che me le porto a fa' visto sì che..
quando
sono andata a Parigi le foto le ho fatte con quella usa e getta… che a me
una macchina fotografica “da cristiani non me l’affidano” maldestra come
sono io, me, che dicesi sono di una incapacità tale… che non faccio testo
ma che con i forumiani in agguato, proprio mi vergognavo!
Grazie
anche per la tua grande carica di umanità e per il tatto con cui hai gestito
la mia, diciamo così, reticenza ad aprirmi su vicende personali che ancora
"non ho digerito" come ha detto l'arguto Giuseppe Landolfi , che approfitto
per salutare insieme all'incantevole moglie e figlioletto..
Per
Alberto...
Ehhh..difficile,
difficilissimo
per me parlare del grande capo!
Quando
ho cominciato a percorrere il corridoio dell'Indire, al primo piano di un
edificio elegante, non troppo antico per essere polveroso e da intimorire
per la mole incalcolabile dei saperi riposti (le antiche "repository"?) e
non abbastanza moderno da farti sentire idiota, unica sopravvissuta di un
mondo cibernetico dove tutto è a portata di un clic, due al più… ecco
insomma in mezzo di quel corridoio in gradevole riparo dal sole dardeggiante
della torrida estate fiorentina…la faccio lunga lo so, ma poco me ne cale
….chi ti vedo?
Alberto!
ovvio
alle prese con un lap top il quale sollevando così per caso gli occhi dallo
schermo... ha fatto una faccia, forse è anche un po' sbiancato, di sicuro, ha
perso la parola... anche perché l'ho subissato io con parole in libertà
accennando ora al mio incontro al portone, ora al viaggio piacevolissimo e
puntualissimo in Eurostar, ora all'aver ritrovato la sede di Indire senza
chiedere i rinforzi…che non è poco, ora infine al fatto che ero così
emozionata che quasi neanche mi ricordavo chi fossi... insomma un fiume di
parole...
Ne
conoscevo già il sembiante, avendolo più volte visto e rivisto in foto
scattate in varie epoche della sua avventurosa "vita di cittadino del
mondo” e rilanciate in Forum…ma quella sua voce dolce, scoprirlo in fondo
timido e così gentile e premuroso e persino accomodante, un pretino, forse
no… un seminarista ma gesuita, lui spesso così insopportabilmente polemico…
E’ stata questa la vera sorpresa...mi ha spiazzato, lo ricordavo anche un
tantinello rissoso, invece un uomo.. lo posso dire senza che si scateninole
malelingue???? Ma che si scatenino pure, insomma, un uomo adorabile!
Ecco
l'ho detto, scatenatevi pure!!!
Per
Paola
Ehhhh...parli
del "capo" ed ecco che subito devi parlare anche della "capa"..! Voglio dire
che subito dopo il fatidico incontro con Alberto ho inforcato la porta e
incrociato La Paola, manco a farlo "exprès" che non è il caffè napoletano
detto alla francese per sciccheria e nemmeno il treno per arrivare più
presto….Paola, vor di' “apposta, deliberatamente!!! ”
Dappoiché, l'ordine che sto seguendo in questa cronaca di “Affetti
personali” è un rigoroso ordine di entrata in campo visivo che sto
sciorinando in faccia al controllore di turno… ecco è arrivato per l’appunto
il momento che si dica a Paola che ha proprio l’aria di una
prof In
piedi, ora qua ora là, gironzola in sala e tiene d’occhio tutto e tutti, ma
con grazia, senza darsene troppo per inteso.
Mi
scorge e capisce subito che sono io… non so se in virtù di un'unica foto
ufficiale, autorizzata dal Vaticano o se, invece, in virtù del fatto che
sono arrivata rumoreggiando nel bel mezzo della relazione delle due colleghe
abitanti in un irraggiungibile Iperuranio cibernetico… Patrizia Bolzan e
Loredana Mosillo e che poteva fa' la prof???mi ha zittito, indice destro
teso davanti a naso e bocca tssssss...da restare senza fiato, lei mica io!
Una vera prof, perché il potere dei prof è tutto lì, nella somma prerogativa
di ZITTIRE qualcuno...ebbene sì!!!!!!! nella fattispecie, strabuzzando gli
occhi per il disturbo che un' allieva maldestra arreca all'atmosfera di
religioso raccoglimento che sottolinea una lezione riuscita...tsssssss!!!
Ma
come una fa 500 km in Eurostar... che ti costa insomma 'na cifra, e questo è
il risultato!!!???
Paola
ha la erre arrotata...ma così arrotata, ma così arrotata... che ci si affila
la lingua tutti i giorni che poi uno dice che è tagliente, che è proprio
come dire una tautologia... che proprio non mi sembra di aver detto una cosa
con tatto e nemmeno una cosa uguale all'altra...quale altra poi?
Una
"erre" che per essere così ci potrebbe parlare bene l'arabo e invece
cincischia con il latino..
Una
erre che per essere così sinistra (...azzardo) sembra proprio quella di una
aristocratica piemontese che è come dire destra! Una erre che... fortuna che
quella di Bertinotti è un po' diversa, che non m'importa che è un "ancien
normalien", che se anche lo fanno papa (vedi "primarie") io me ….cambio
religione, cambio Stato, cambio vita... cambio pure amici!
Paola
è l'amica che vorresti aver avuto al liceo e all'università, quella da cui
copiare i compiti in classe, quella con cui ci studi l'esame di filologia
romanza o peggio di filologia germanica... che il fatto che insegni proprio
al Liceo più che una sorpresa è proprio una disdetta, un tiro mancino del
destino, quella che se le telefoni così all'improvviso in una tarda sera
estiva per chiederle la mail eppoi la saluti in tutta fretta, non ti manda
gli accidenti in genovese...solo ti dice che sei una bambina, che è di molto
ma di molto peggio!!!!