Non ci credevo, quasi
non ci credo ancora… sono e mi sento parte di un gruppo… di bellissime
persone… gente animata dal piacere di esserci, dalla gioia di confrontarsi,
di condividere emozioni e… battute… di sentirsi accettata, senza
aspettative e pretese, che si incontra, ed il piacere di essere lì è palese
in vari modi: gli occhi lucidi, ridenti, “sbrilluccicanti”, il sorriso
pronto di chi aspetta un gesto qualsiasi per comunicare le proprie emozioni
… il calore di una donna formidabile che ci accoglie nella sua magione…
offrendoci uno spettacolo ineguagliabile della sua Genova e dal suo
“poggiolo”… il porto sfavillante di luci nell’aria calda della sera del 24
luglio 2006…
Una donna speciale che,
nella frenesia dei preparativi e dell’imminenza, apre le porte di casa sua a
pervenuti da ogni parte d’Italia, li accoglie con il calore di cui è capace
e con i modi raffinati che la contraddistinguono.
Io arrivo dalla
lontana, più grande e assolata isola del Mediterraneo, ho lasciato Catania
ed ho voluto esserci ad ogni costo, mi rendo conto di essere… quasi…
l’ultima arrivata a Forumlive, almeno in ordine di tempo; sono cordiale e un
po’ timida; rimango sorpresa già a Catania, in Aeroporto: mi aspettavo una
Caterina più massiccia e alta, invece è piccolina e delicata, poi il cugino
Alberto, a Genova (non avevo pensieri particolari… gentile, informale, un
po’ ironico, ma…! …entro un paio d’ore sarebbe cambiato radicalmente il
mio modo di… vederlo…!!!). Che bella persona anche Alberto… per cui ero
pronta a tutto!!!
Subito dopo, l’incontro
con Paola, “l’anima e il cuore del Forumlive II”, e la sera a casa sua.
Qualcuno è già arrivato, in molti si conoscono da prima, io li incontro per
la prima volta: ho il cuore in gola, individuo per prima Giovanna e mi rendo
conto che stavo cercandola… è identica alla foto, con uno sguardo
bellissimo, ci abbracciamo a conferma del feeling che già nel sito si è
creato tra di noi, saluto tutti gli altri: Marisa, Teresa, Alessandra, Ada,
le sorelle di Giò… da tutti sono accolta con calore e simpatia.
Si parla, si assaggiano
le leccornie preparate da Paola, si sta bene insieme… ad un tratto noto
sulla chiara parete della bella cucina di Paola, a fare bella mostra in
tutta la sua imponenza, la “sponda di un antico carretto siciliano”,
finemente istoriata con predominanza del rosso: non so perché, ma mi crea
una forte emozione (una testimonianza delle tradizioni della mia terra sono
in quella casa: Paoletta me ne narra la provenienza, da Acireale…) ed io
non ho più riserve… in cuor mio sto bene, sento di essere non estranea a
quella casa, tra quella “gente”… non sono più “l’ultima arrivata”, ma una
di loro, scherziamo e ridiamo insieme, come se ci conoscessimo da tempo… le
mie preoccupazioni sono svanite… “c’è una bella realtà, quella di
Forumlive… pian piano prende corpo un’idea… Forumlive… mi fa pensare
al lievito, quello del pane di casa, di ieri, di oggi e forse di sempre…
quello vero… quello buono… che ha panificato e continuerà a farlo…”.
Genova ha cominciato ad
emozionarmi così…!
Di buon mattino,
nell’afa mattutina, raggiungiamo il “Colombo”, un rinomato Istituto nel
cuore della vecchia Genova, poco distante dall’Helvetia, l’albergo che ci
ospita.
Un laboratorio stretto
e lungo ci accoglie, le postazioni informatiche dislocate nel corridoio
centrale e, in fondo, su di un’antica pedana (di quelle che non si vedono
più nelle scuole) la postazione di “comando”, pardon… di controllo della
rete, insomma il server.
E’ il giorno del grande
incontro, sono arrivati quasi tutti gli amici di Forumlive e l’ampia sala
antistante il laboratorio è un risuonare di gridolini, saluti, abbracci; si
appongono le prime firme, si espletano le formalità di rito e vengono
offerti dei cadeaux (Adele ci raggiunge con gioiellini da lei approntati);
l’atmosfera è festosa, pregna di emozioni non sempre palesate e di
aspettative.
Incontro per la prima
volta Gisella, fino a qualche giorno prima abbiamo dialogato attraverso il
forum, adesso è qui, davanti a me, l’impatto fisico è notevole: l’immaginavo
diversa, meno timida, più “aggressiva”, invece è deliziosa, quasi schiva, mi
dico che forse anche lei è un po’ incerta e preoccupata come me, magari
anche lei si chiede “cosa penseranno di me i nuovi?”, “mi accetteranno, mi
criticheranno, mi riterranno inadeguata, farò brutta figura?”
Non è vero che ce ne
infischiamo di cosa pensano gli altri, ce ne importa e molto… di fare “buona
figura”… di raccogliere “apprezzamento, stima e consenso” nello sguardo
degli altri!
Dicevo, l’impatto
fisico è notevole, Gisella è magra, forse un po’ troppo, come io sono
grassa, decisamente troppo – insomma vi è un “troppo” che, paradossalmente,
ci unisce e poi… mi dà l’impressione di una donna di spessore, ma che non
“ostenta”, quasi si nasconde agli altri; gli occhi grandi cui fanno cornice
tanti ricci ed una leggerezza, un’armonia nelle movenze da eterea ed
elegante libellula.
Anche Ivana è una
sorpresa, carina, affabile, premurosa, cordiale. Passo da un’emozione
all’altra. Ivana non lo sa, ma ci siamo conosciute virtualmente già prima,
quando entrambe frequentavamo il forum di Indire ed io, un’allieva del corso
B, mi cimentavo in discussioni on line e lei era lì, si notava la sua
presenza ed importante era il suo apporto: una professionista di spessore e
tutti ne eravamo consapevoli. Francamente la immaginavo più austera ed
altezzosa, macchè, invece è semplice, porta scarpe di tennis, fresca come
una ragazzina dal viso di bambola.
Insomma sono tutte
lì... elegante e raffinata Clara; bella, cordiale e innamorata Lucia,
deliziosa Antonella, profonda Sonia, amica discreta e attenta Giovanna… e
poi… c’è la schiva Ada, c’è Maria, quella timida roccia della D.S.… e cosa
dire di Adelina?… una forza della natura… puro fuoco vesuviano! Che gente…
che gente… e quante ancora!
Attenzione… silenzio…
tutti seduti… si inizia.
Il suono della
campanella di cristallo agitata da Teresa ci richiama all’ordine.
Ci accomodiamo davanti
ai calcolatori, pronti e attenti come ragazzini il primo giorno di scuola,
in attesa…
Paola fa gli onori di
casa, introduce il corso e accoglie il Preside che ci raggiunge giusto il
tempo di darci il benvenuto ed augurarci un proficuo lavoro. Ultimati i
convenevoli e la fase di accoglienza, con lo stile di Paola, senza pompa e
retorica, ma con genuina simpatia, subito dopo segue un attimo di
rilassamento ed esplode un corale “che caldo!!!”… possibile che non ci sia
un ventilatore a darci sollievo? Sarà così per tutto il corso? Caspiterina… i
giorni più caldi dell’estate genovese attendevano proprio noi? Cosa fare?…
solo pazienza… il coinvolgimento e la gioia di stare lì sono più forti e per
un momento dimentichiamo gli abiti zuppi, i rivoli di sudore che scivolano
lungo il viso fino al collo e più giù… ma ecco che pian piano fanno la loro
apparizione i ventagli. Funzioneranno a tutto regime per tre giorni, non ci
lasceranno fino alla fine, tanto che ci siamo riconosciute unanimemente
sotto la bandiera delle “sventolone”.
I lavori
iniziano. Si parla di grafica, di piattaforma, di web… ed ecco che le “cape”
sono in piena attività (sotto l’occhio vigile del super Alberto), con una
peculiarità: una di loro guida, parla, illustra, invita all’interattività,
coinvolge i convenuti… gli altri fanno da supporto con la loro presenza, con
i loro interventi di “cucitura”, con lo sguardo vigile e pronto a cogliere
qualche perplessità tra noi corsisti per fugarla immantinente. Mi dico che
c’è feeling tra di loro, tra di noi, si sente il piacere, la soddisfazione
di essere lì, è una forza che si sprigiona, si diffonde, si percepisce, ci
avvolge: è un gruppo coeso il nostro… lo spirito è quello di “uno per tutti
e tutti per uno”, spirito che avevo colto già da prima in Forumlive. Ci
stiamo dentro tutti e credo di non peccare di presunzione affermando che
nelle mie emozioni, sicuramente, si riconosceranno anche altri.
Nulla ho ancora detto
di Marialuisa, la mia splendida cognata, quanto vale io lo so da tanto tempo
e quanto bello sia averla vicina, adesso lo sapete anche voi. Dopo la sua
relazione, Giovanna ebbe a dirmi “la immaginavo proprio così”, ed io
aggiungo: coinvolgente, forte, volitiva, intelligente, preparata, generosa –
adesso è palese a tutti – ha coinvolto me, come è capace di coinvolgere
tutti.
Si va con fatica, ma si
va, malgrado il caldo soffocante, e si scherza pure, si fanno battute
salaci, ci si intrattiene piacevolmente per le vie e… si rientra volentieri
in albergo. Già, l’albergo… l’approssimarsi fa mentalmente pregustare il
piacere di spingere “quella porta”… il lasciapassare per il paradiso
dell’aria condizionata… una semplice porta separa la calura esterna da forno
acceso dalla paradisiaca frescura della hall: uno shock che si ripete ogni
qualvolta si esce per immergersi nell’aria di fuoco della via.
La saletta
conversazione dell’Helvetia diventa sempre più frequentata dai corsisti ed i
rientri in camera avvengono ad ora sempre più tarda.
E’ l’una di notte,
Marialuisa domattina dovrà relazionare al grande gruppo e propone la
registrazione nel suo computer portatile di un brano in francese con
vivavoce: tra i presenti serpeggia un certo imbarazzo e qualcuno si defila,
ma non hanno ancora fatto i conti con quella gentil donna di acciaio
temperato della mia cognatina. Antonella ed Elisabetta ci accompagnano in
camera, si discute sugli aspetti tecnici e poi Antonella si cimenta in una
doppia lettura: una scandita ed una espressiva e gesticolata. Sono risate,
battute goliardiche e a doppio senso, insomma un gran bailamme notturno. Si
riascolta, si mette a punto il tutto per l’indomani e, il giorno dopo, per
Antonella è la notorietà, il successo, ha un nuovo avvenire davanti a sé…
qualora volesse cambiare mestiere!
Nel pomeriggio siamo
impegnati a farci belli, a scegliere la mise per la cena ufficiale, mentre
un gruppo di coraggiosi visita Genova, quella dei vicoli e dell’arte. Si va
poi al ristorante, qualcuno ha portato qualche dolcetto tipico della sua
terra, dai dolci di mandorla arrivati da Catania alla pasticceria napoletana
preparata personalmente da Adelina, elegante nel suo abito di chiffon, come
il liquore al caffè dedicato al Convegno Forumlive II, a vari tipi di
torrone e a svariati lavori ad uncinetto che ha regalato a tutti, senza
dimenticare nessuno.
Cena sontuosa dunque,
risate, brindisi, foto, sventagliate e l’animatrice di tutto ciò è sempre
lei, Paola Lerza, la nostra Wonder Woman.
Le amenità non sono
però finite con la cena ufficiale: nel primo pomeriggio del giorno dopo si
parte in battello per San Fruttuoso, chi vuole può proseguire per Portofino.
Finalmente un po’ di brezza, il tragitto via mare ci dà sollievo e
l’occasione è l’ideale per gli scatti, per qualche attimo di tenerezza, di
riposo per qualcuno e di scambio di confidenze per altri. C’è chi poi è
immerso nei propri pensieri o incantato ad ammirare il porto di Genova e la
splendida costa ligure. Un’altra occasione per accorgerci di quanto si sta
bene insieme (il battello è pieno quasi esclusivamente di persone del nostro
gruppo, perché ci siamo tutti, nessuno manca!).
Sbarchiamo a San
Fruttuoso, un luogo incantato, un castone nella costiera, con una splendida
Abbazia, il ricco museo, le tombe dei Doria, il chiostro e nella chiesetta
attigua un calco ridotto del Cristo degli abissi.
Il caldo ci “prova”, ci
“tormenta”, ci “fiacca” e, ultimata la visita, ci apprestiamo ad attendere
il battello per il rientro seduti sulla terrazza del piccolo bar dove, con
qualche gelato e numerose sventagliate, cerchiamo di ricomporci, con scarso
successo. E’ proprio qui che viene coniata, messa appunto e pennellata l’autodefinizione
di “sventolone”, la sentiamo appropriata e giusta.
Adalberto è stato
presente durante i lavori del mattino, la sera è di nuovo con noi in
pizzeria. La giornata è stata frenetica, intensa, pregna di novità, ma la
sera siamo affamati e alla pizza si accompagna volentieri della birra
mentre si confabula cordialmente. Alla fine siamo un po’ ebbri e, tra i fumi
della birra, Adalberto si chiede e ci chiede qual è la magia di
questo forum, com’è possibile tanta vivacità, entusiasmo, vitalità in un
gruppo così composito, variegato, di persone che si spostano da ogni parte
d’Italia e dalle isole, con il caldo che fa, per incontrarsi e stare
insieme. Sembra frastornato, abbiamo parlato, ma non so se poi ha trovato la
risposta che cercava, perché la sera stessa è andato via. Noi, invece, tra
le amenità conserveremo il ricordo della cena dell’indomani, quella dei
saluti che precedono la partenza, con gli occhi lucidi, con la promessa di
rincontrarci quanto prima e di conservare gelosamente nel cuore il ricordo
di Forumlive II fino all’anno prossimo. Qualcuno suggerisce “perché il
prossimo corso non lo facciamo a Catania?”… L’idea piace, è condivisa, ma
c’è ancora tempo per decidere!
“Ciao, mi sei
simpatica, sono contenta di essere venuta, ne valeva la pena”… “sì,
anch’io”… “Ci sentiamo, cosa ne dici se qualche volta ti telefono?”…
“Perbacco, il tempo è volato!… abbiamo aspettato così tanto… e adesso…”
“Ciao, a presto, buon viaggio”… “Grazie, anche a te”.
Genova mi ha emozionato
così
e non me ne vogliano
quelli che non sono stati menzionati, nel mio cuore è caro il ricordo di
ciascuno di voi, nessuno escluso.
Affettuosamente
Sebastiana
|