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L'indomani sarebbe stato il primo giorno di un nuovo anno di scuola.
<<Cosa posso indossare…?>>, è il primo pensiero di Paola appena
svegliatasi, la mattina dopo. << Questo... no! Forse questo. No! Mi
fa sembrare grassa. Ora sono sicura, metterò questo!>>.
Il campanello suonò e, dopo
un'ultima occhiata allo specchio, corse ad aprire la porta
d’ingresso, salutò mamma e si avviò verso scuola insieme ai due
amici. Paola era la ragazza più popolare della scuola ed era
invidiata da tutti gli studenti perché vestiva bene ed era sempre
curata. I suoi amici, invece, erano ragazzi semplici, che non
amavano apparire e che continuavano a rimproverare Paola per la sua
vanità. Le dicevano continuamente: <<Paola, la cosa più importante
non è come si appare, ma come si è veramente dentro>>. Il giorno
trascorse senza intoppi, fino a quando Paola cadde dalle scale.
Implorava aiuto, ma nessuno dei compagni la aiutava, perché la
maggior parte dei ragazzi era invidiosa. Tutti godevano nel vedere
soffrire la ragazza e gioivano della sua umiliazione. <<Paola, stai
bene?>>. Paola alzò lo sguardo e vide quelli che erano i suoi veri
amici, quelli che ogni volta che cadeva erano lì ad aiutarla, ad
offrirle un sorriso nei momenti di bisogno, indipendentemente da
come vestiva e da come si agghindava.
Giuliano Caruso
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