Tom aveva le mani ancora sporche di terra e lanciandosi verso la spada la toccò. Appena l‘ebbe sfiorata, vide un'abbagliante luce che diventava sempre più fioca. Aveva chiuso gli occhi e quando li riaprì si trovava nel suo vecchio letto dell'orfanotrofio in cui viveva. <<Era stato solo un bellissimo sogno>>, disse pensieroso, ma guardandosi le mani vide che erano sporche di terra.

                                                   Giuliano Caruso

 
 

 
     

 

Struttura e grafica di Sebastiana Schillaci