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Approfondimenti

Narciso

Apparato didattico mito

Costruire la struttura narrativa e inserirvi il racconto.

Quando si svolge la storia?

Dove è ambientata?

Chi è il protagonista?Dove crebbe?

Cosa diventò la chiara dell’uovo? E il tuorlo?Come impedì che si mescolassero?

Che cosa accadde, quando il Cielo e la Terra si fermarono?Come si trasformò il suo corpo?

Questa storia cosa vuole spiegare?  Disegna le tre sequenze: iniziale, centrale e finale

 

 

PANGU IL CREATORE

All’ inizio di tutto Cielo e Terra non esistevano. C’era solo un grande, immenso uovo, e dentro di esso cresceva Pangu, il creatore. Cresci e cresci, dopo diciottomila anni Pangu era diventato un gigante, così ruppe il guscio con un gomito e uscì fuori. La chiara dell’uovo diventò il Cielo, il tuorlo la Terra, e Pangu rimase con i piedi piantati al suolo e la testa fra le nuvole, per evitare che chiara e tuorlo si mescolassero. Quando poi il Cielo, cominciò ad alzarsi e la Terra ad abbassarsi, il suo corpo dovette allungarsi a dismisura. Dopo altri diciottomila anni, finalmente, Cielo e Terra si fermarono: ormai erano lontani novantamila li, e il corpo di Pangu era lungo altrettanto. Lo sforzo terribile, però, alla fine lo uccise

Così il gigante cadde e cominciò a trasformarsi: dal suo corpo nacquero le montagne, dai suoi muscoli i campi, dalle vene strade e sentieri, dalla barba e dai capelli le stelle e le comete, dai denti e dalle ossa si formarono i metalli, le pietre e le perle.

E dai suoi peli nacquero gli alberi, dalla sua voce il vento, dal suo sangue i fiumi.

Dai pidocchi che aveva sul corpo, infine, nacquero gli uomini e gli animali; e il mondo intero, così come lo conosciamo, fu creato.

Lazzarato e Ongini “L’uomo che amava i draghi” Mondadori.

 

 

 

 

COME NACQUE IL GIRASOLE

Clizia, giovane fanciulla, si innamorò del Sole, che durante l’intera giornata guida il suo carro di fuoco per tutto l’arco del cielo. Ma un giorno il Sole si stancò dell’amore di Clizia.

La fanciulla pianse senza sosta per nove interi giorni, ferma immobile in mezzo a un campo, osservando a lungo il suo amato che attraversava la volta del cielo.

Lentamente il suo corpo si irrigidì, i suoi piedi si conficcarono nella terra, e il suo esile corpo si trasformò in un lungo stelo sottile.

I suoi capelli biondi diventarono una corolla gialla: si era trasformata in un girasole.

Per questo quel fiore, innamorato del Sole, lo segue tutta la giornata nel suo giro nella volta del cielo.

R. Petazzoni, “Miti e leggende”, UTET

Apparato didattico leggenda

Proponiamo lo stesso percorso del mito: lettura, domande mirate alla comprensione del testo, inserimento nella struttura narrativa, disegno delle tre sequenze

Chi è l’eroina del racconto? Perché pianse per nove giorni? Cosa accadde al suo corpo? Come diventarono i suoi capelli? In che cosa si trasformò? Cosa vuole spiegare la storia? Qual è il fatto reale? Dopo aver proposto diversi testi di miti e leggende, sollecitiamo una riflessione approfondita sui due generi. Perché i popoli dell’antichità davano queste spiegazioni sul mondo e sui fenomeni naturali? Noi crediamo in queste spiegazioni? Che cosa, oggi, ci dà una risposta più reale e meno fantastica? Noi conosciamo l’origine dei fulmini, sai dire come la spiegavano i Greci e i Romani? Conosci qualche leggenda che si racconta nella tua città? Sollecitiamo ad inventare leggende su dei fenomeni naturali o su oggetti moderni. Es. Come sono nati i computer. Perché ci sono le stelle. Qualcuno fa scendere la pioggia. Come è nato il primo libro. La leggenda della cioccolata. Perché di notte il cielo è scuro. La leggenda della neve. Lasciamo proporre ai ragazzi altri argomenti

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