Sonnet 98 - Song: Spring

Spring

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English Literature

 


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Sonetto 98

"Sono stato lontano da te in primavera
quando il superbo Aprile variopinto, tutto vestito a festa,
ha messo uno spirito di giovinezza in ogni cosa,
cosicchè il pesante Saturno rideva e saltava con lui.
Tuttavia, nè i canti degli uccelli, nè il dolce odore
dei differenti fiori nel profumo e nel colore,
riuscirono a farmi raccontare qualche storia d'estate
o a (farmeli) cogliere dal loro grembo rigoglioso:
nè mi meravigliai per il bianco del giglio,
nè lodai il profondo vermiglio nella rosa:
erano solo dolcezze, solo figure di delizia,
ritratte su di te, tu modellodi tutte.
Tuttavia sembrava inverno ancora, e te lontano,
come con la tua ombra io giocai con loro."

 

Read by S.Virani

 

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Song from Act V, Scene 2 of Love’s Labors Lost

When daisies pied, and violets blue,
And lady-smocks all silver-white,
And cuckoo-buds of yellow hue
Do paint the meadows with delight,
The cuckoo then, on every tree,
Mocks married men, for thus sings he:
“Cuckoo!
Cuckoo, cuckoo!” O word of fear,
Unpleasing to a married ear.

When shepherds pipe on oaten straws,
And merry larks are ploughmen’s clocks,
When turtles tread, and rooks, and daws,
And maidens bleach their summer smocks,
The cuckoo then, on every tree,
Mocks married men, for thus sings he:
“Cuckoo!
Cuckoo, cuckoo!” O word of fear,
Unpleasing to a married ear.