Letteratura: la presenza umana

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Carducci e Apollinaire:
testi a confronto



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ALUNNI DELLA SCUOLA MEDIA DI I E II GRADO

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San Martino (Giosuè Carducci)

La nebbia a gl'irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
Va l'aspro odor de i vini
L'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Nel vespero migrar.



Autunno (Guillaume Apollinaire)

Passano nella nebbia un contadino
storto
e il suo bue, lentamente, nella nebbia
d'autunno
che nasconde i tuguri poveri e
vergognosi.
E, mentre s'allontana, il contadino
canta
una canzone triste dell'amore
infedele,
che parla di un anello e d'un cuore
spezzato.
Oh, l'autunno, l'autunno ha sepolto
l'estate!
Passano nella nebbia due figurine
grigie.

Puoi leggere il testo di Apollinaire nell'originale francese qui
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Il testo che ascolterete è letto dalla prof.ssa Monica Anelli

La poesia, nella traduzione inglese, è letta dall'attrice Manuela Mirabile


Domanda Vero-Falso
Rispondere alle seguenti domande


La poesia di Carducci pone al centro l'attività umana

Vero Falso

La natura agitata nel testo carducciano contrasta con l'allegria della vita del borgo

Vero Falso

Gli uccelli neri che chiudono il testo carducciano sono simbolo di serenità

Vero Falso

Il contadino di Apollinaire può essere simbolo di un'umanità povera e sofferente

Vero Falso

Nel testo di Apollinaire prevalgono i colori e le tonalità accese

Vero Falso
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Cogliere gli aspetti vitali e allegri presenti nella poesia di Carducci e i toni tristi contenuti in quella di Apollinaire

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Percorso interdisciplinare sull'autunno