APPARATO DIDATTICO
Chi era Morgana?
Dove viveva?
Cosa cercava sulla
terra?
Perchè?
Chi erano le Najadi?
Dove vivevano?
Perchè?
Come accolsero Morgana?
Quale sorte toccò alle
Najadi? |
La fata Morgana, accaldata ed affaticata per il
sole estivo che mordeva le sue bianche carni ed avvizziva i petali di
rosa con cui si ornava i capelli, decise di scendere sulla terra e di
cercare un luogo ombroso.
Si accostò silenziosa ad un bel giardino e vide che bella fontana fresca
fresca di acqua verdolina.
Decise così di prendere un bagno.
Si spogliò lasciando le bianche vesti di finissimo velo all’ombra di un
cespuglio di bacche rosse, fiorite fuori stagione.
Le Najadi, che da sempre abitavano in quel giardino e che adoravano
risollevarsi dal caldo del meriggio tuffandosi nella fontana, dispettose
le rubarono le vesti e, mentre Morgana nuotava ignara di quanto stava
avvenendo, gettarono le vesti in un lavatoio che faceva bella mostra di
sé nel giardino!
“Così, impara, la smorfiosa-dicevano dispettose e ciarliere le Naiadi”
e, a naso in su se ne andarono in fila a cercare ombra nel cavo di un
albero antico.
Morgana uscì dalla fontana, cercò le vesti, sgomenta cercò di coprirsi,
ma nulla da fare…Il lavatoio, da tempi inutilizzato, colmo d’acqua e
pieno di muschio ed alghe d’acqua dolce, innamoratosi delle vesti le
aveva imprigionate con le alghe…erano così nate le ninfee, bianche
corolle che si cullano sull’acqua pigramente ed adornano vasche e
fontane abbandonate.
Morgana si affrettò a tornare , benché nuda, alla grande casa delle
fate, che l’accolsero con risolini maliziosi.
Il sole le trapunse una veste d’oro e la luna, sorridente, vi ricamò
eleganti ninfee d’argento,a ricordo dell’avventura sulla Terra.
Le Najadi furono punite : bianche statue di pietra, nella loro immobile
ed altera bellezza custodiscono le vecchie fontane delle ville
abbandonate e corrose dal fascino del tempo.
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