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Sul lato
sud-orientale del parco del Gennargentu poco a
nord di Santa Maria Navarrese, fino alle
falesie di Capo di M. Santu che chiude a sud il
Golfo di Orosei, si elevano quasi a picco sul
mare possenti montagne calcaree e ripide
scarpate sottostanti ricoperte di cespugli. Si
tratta di imponenti masse calcaree e dolomitiche
di antica origine che risalgono all’era
mesozoica e che costituiscono l’ampio Tavolato
di Baunei.
Costituito dalle più alte falesie d'Europa che
il carsismo, nel tempo, ha modellato conferendo
loro forme tra le più insolite e bizzarre, sia
in superficie che nel sottosuolo, raggiunge il
suo massimo splendore con la guglia di Pedra
Longa, un gigantesco monolite alto 128 metri,
isolato sul mare dall’erosione dell’acqua e del
vento, che conserva il ruolo di prima attrattiva
paesaggistica del luogo.
Anticamente era un punto di riferimento per i
naviganti, essendo visibile da lunga distanza.
Il nome con cui veniva indicato in epoche
passate, era Guglia, Aguglia o Agugliastra, in
riferimento alla sua forma slanciata, allargata
alla base e rastremata verso l'alto. Secondo
alcuni la sua antica denominazione ha dato
origine a quello di Ogliastra col quale oggi
viene indicata questa parte della Sardegna.
Lo spettacolo è suggestivo sia che si ammiri dal
mare che dalle alture circostanti. Le
caratteristiche scogliere che sorgono lungo le
coste di granito di vari colori e di bianca
pietra calcarea, sono anch'esse molto belle da
vedere. Così pure le acque sottostanti che,
specie nei giorni di calma sono limpide,
trasparenti e con dei colori che vanno dal
verde-blu, al verde intenso o al celeste.
a cura di Liliana
Manconi
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