Dalla parte opposta rispetto
al promontorio di Portofino, una lunga e sottile lingua di roccia si
estende sul mare, paradiso di subacquei e bagnanti solitari. E' Punta
Chiappa, così chiamata verosimilmente dal ligure "ciappa" (=pietra), che
indica l'agglomerato pietroso di cui è costituita. I sentieri per
arrivarci sono impegnativi e scoscesi e fanno parte del Parco Naturale e
dell'area protetta del Promontorio di Portofino. Molte parti del
percorso sono addirittura a gradini: questo, unitamente alla difficoltà
di approdo, rende il luogo non troppo frequentato dai turisti anche
durante la stagione estiva.
Il percorso più semplice e
diretto per arrivare a Punta Chiappa è quello che parte dalla chiesa di
San Rocco di Camogli e che si snoda a mezzacosta attraverso uliveti e
lecceti mantenendo il monte alla sinistra e il mare a destra. Gli scorci
panoramici sono eccezionali, e soprattutto in giornate limpide l'azzurro
del mare brilla tra le fronde degli alberi.
Dopo aver superato la
chiesetta romanica di San Nicolò - quasi sempre chiusa - e un piccolo
agglomerato di case la strada si fa più ripida fino a raggiungere il
livello del mare a Porto Pidocchio, da dove partono i collegamenti in
battello per Camogli, Portofino e San Fruttuoso. Qui resta ancora
un'antica attività di pesca, con quella che i locali chiamano la
"tonnara", in quanto lòe correnti al largo del promontorio consentono
ancora il passaggio di pesci di media e taglia (ricciole, piccoli
tonni). In realtà oggi la zona è parco marino protetto e la pesca è
regolamentata da norme severissime; i fondali però offrono una ricca
vegetazione con anfratti e grotte.