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La taiga, detta anche foresta boreale, è la foresta composta in prevalenza da conifere che si trova a nord della fascia temperata dell'emisfero settentrionale, in prossimità del circolo polare artico. Vi si trovano soprattutto abeti, larici, pini, ma ci sono anche pioppi e betulle. Manca quasi del tutto il sottobosco, poiché il terreno è coperto dalla neve per buona parte dell'anno. Il paesaggio, soprattutto in pianura, appare piuttosto monotono, ma offre scorci molto suggestivi quando è innevato: spesso è percorso da stradine o piste da sci di fondo che immettono in atmosfere da fiaba. L'impressione che se ne ricava è quella della pulizia e della verticalità, data la notevole altezza dei tronchi e la loro forma diritta.

Nella taiga vivono alcuni animali di grossa taglia, come l'orso bruno, la lince, il lupo, l'alce, la renna, e altri più piccoli come la volpe, vari tipi di roditori (castori, scoiattoli) e numerosissimi uccelli, in prevalenza rapaci (aquile, falchi, gufi). Assenti gli insetti, fatta eccezione per la breve stagione estiva.

Durante l'estate la taiga appare verde, ma d'inverno il colore che prevale tra i raggi del poco sole sempre basso sull'orizzonte è il bianco della neve.

L'uomo sfrutta intensamente la foresta per ricavarne legname, ma molti alberelli vengono piantati per rimpiazzare quelli tagliati: non è infrequente vedere distese di piccolissimi abeti disposti lungo filari.

Le poche case sparse che si trovano nella foresta hanno in genere un solo piano e sono prefabbricate

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a cura di Paola Lerza