Hopeful è una bottiglietta di plastica. Vive sullo scaffale di un
supermercato. Le piace moltissimo osservare la gente passare. Non vuole finire
in un carrello della spesa perché è spaventata dalla vita che l'aspetta fuori. Così
si nasconde tra le bottiglie più basse in modo da non essere
"comprata". Però un brutto giorno una signora la prende, va alla cassa e la compra. Hopeful finisce in casa Rossi dove ci sono molti bambini. Qui rimane un po'
di tempo e guarda divertita i bimbi giocare. Ormai si è abituata a questa nuova
vita, ma sfortunatamente, ancora una volta, il suo destino cambierà. Michelino
porta a scuola, insieme alla merenda, la bottiglietta d'acqua. La beve e la
getta nel cestino. Hopeful si ritrova ora, in mezzo a bucce di banana, cartacce, penne
scariche, involucri di merendine e si sente fuori posto. Tenta timidamente di
fare amicizia con la buccia di banana:
-Ciao...Io sono Hopeful...sono nuova...tu chi sei?- La banana risponde in una lingua sconosciuta: -Iò...pupù...babà...ù- -Ah, ho capito! Sei straniera! Americana?- -Anana- -Francese? - -Occia, Occia-
Ben presto Hopeful si stanca di questa conversazione a senso unico e prova
ad "attaccare bottone" con un foglio accartocciato che ha tutta
l'aria di essere un gran simpaticone.
-Ehi...ciao! - Nessuna risposta. -Ehi amico...dico a te...ciao...- Silenzio assoluto. -Mi senti...? Amicooo! - -Che vuoi? - risponde sgarbatamente il cartoccio -Facciamo amicizia? - chiede allora Hopeful. -Amicizia? Con te? Mai! Brutta plastica invisibile...trasparente...che non
servi a niente...brutta e repellente!- -Perché mi insulti? Cercavo soltanto di fare conversazione...-chiede a
questo punto Hopeful.
La risposta non arriva perché il cartoccio prima borbotta e poi
sdegnosamente non le rivolge più la parola.
Hopeful a questo punto vede una bottiglietta di tè alla pesca che sembra
immersa nei suoi pensieri. Si fa rotolare vicino a lei e chiede timidamente: -Anche tu qua? - -In questo sacchetto ci sono un sacco di oggetti antipatici...- dice il tè -Sì purtroppo me ne sono accorta - dice Hopeful. -Sai... mi piace il tuo colore sull'azzurro... - dice il tè timidamente -Io adoro il tuo colore trasparente...! - ribatte contenta la bottiglietta
d'acqua.
Mentre stanno parlando, la maestra si avvicina al cestino per buttare della
tempera e scorge le due bottigliette, le prende in mano e chiede alla classe: -Ragazzi chi ha buttato queste due bottigliette di
plastica nel cestino? - Dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante, Michelino e Carolina alzano
la mano. -Vedete...- comincia la maestra - le bottigliette di plastica sono molto
amiche tra loro...bisogna sempre metterle insieme nel contenitore della
plastica. La plastica non va d'accordo con il vetro e il vetro non va d'accordo
con la carta -
La maestra prende in mano una bottiglia di vetro e una di plastica. Esse tentano immediatamente di azzuffarsi. Per fortuna la maestra le
divide, le separa e le mette nell'apposito contenitore. I bambini capiscono che
plastica e vetro non possono stare insieme. Quella sera il sacchetto del cestino della plastica viene preso da camion
della spazzatura... viene portato nello stabilimento per il riciclaggio. La
bottiglietta Hopeful viene lavata bene, asciugata e riempita d'acqua. Il giorno dopo Hopeful si ritrova nuovamente sullo scaffale del
supermercato. Ora è felice. Finalmente è tornata in quella che considera la sua casa con le sue amiche. Sa che forse inizierà una nuova avventura ma poi tornerà lì nel suo scaffale
tante e tante altre volte.
Fine
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