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L'AVVENTURA DI HOPEFUL

Fiaba di Elena De Bernardi e Manuela Costa


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Hopeful è una bottiglietta di plastica.
Vive sullo scaffale di un supermercato. Le piace moltissimo osservare la gente passare.

Non vuole finire in un carrello della spesa perché è spaventata dalla vita che l'aspetta fuori. 
Così si nasconde tra le bottiglie più basse in modo da non essere "comprata". 
Però un brutto giorno una signora la prende, va alla cassa e la compra.                 
Hopeful finisce in casa Rossi dove ci sono molti bambini. Qui rimane un po' di tempo e guarda dive
rtita i bimbi giocare. Ormai si è abituata a questa nuova vita, ma sfortunatamente, ancora una volta, il suo destino cambierà.
Michelino porta a scuola, insieme alla merenda, la bottiglietta d'acqua.
La beve e la getta nel cestino.
Hopeful si ritrova ora, in mezzo a bucce di banana, cartacce, penne scariche, involucri di merendine e si sente fuori posto. Tenta timidamente di fare amicizia con la buccia di banana:

  -Ciao...Io sono Hopeful...sono nuova...tu chi sei?-
   La banana risponde in una lingua sconosciuta:
   -Iò...pupù...babà...ù-
   -Ah, ho capito! Sei straniera! Americana?-
   -Anana-
   -Francese? -
   -Occia, Occia-

   Ben presto Hopeful si stanca di questa conversazione a senso unico e prova ad         "attaccare bottone" con un foglio accartocciato che ha tutta l'aria di essere
   un gran simpaticone.

  -Ehi...ciao! -
  Nessuna risposta.
  -Ehi amico...dico a te...ciao...-
  Silenzio assoluto.                        
  -Mi senti...? Amicooo! -
  -Che vuoi? - risponde sgarbatamente il cartoccio
  -Facciamo amicizia? - chiede allora Hopeful.
  -Amicizia? Con te? Mai! Brutta plastica invisibile...trasparente...che   non servi a      niente...brutta e repellente!-
 -Perché mi insulti? Cercavo soltanto di fare conversazione...-chiede a questo  
  punto  Hopeful.

  La risposta non arriva perché il cartoccio prima borbotta e poi sdegnosamente non
  le  rivolge più la parola.

 Hopeful a questo punto vede una bottiglietta di tè alla pesca che sembra immersa nei suoi pensieri. Si fa rotolare vicino a lei e chiede timidamente:
-Anche tu qua? -

-In questo sacchetto ci sono un sacco di oggetti antipatici...- dice il tè

-Sì purtroppo me ne sono accorta - dice Hopeful.
-Sai... mi piace il tuo colore sull'azzurro... - dice il tè timidamente
-Io adoro il tuo colore trasparente...! - ribatte contenta la bottiglietta d'acqua.

Mentre stanno parlando, la maestra si avvicina al cestino per buttare della tempera e scorge
le due bottigliette, le prende in mano e chiede alla classe:

-Ragazzi chi ha buttato queste due bottigliette di plastica nel cestino? -

Dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante, Michelino e Carolina alzano la mano. 
-Vedete...- comincia la maestra - le bottigliette di plastica sono molto amiche tra loro...bisogna sempre metterle insieme nel contenitore della plastica.
La plastica non va d'accordo con il vetro
e il vetro non va d'accordo con la carta -

La maestra prende in mano una bottiglia di vetro e una di plastica.
Esse tentano immediatamente di azzuffarsi. Per fortuna la maestra le divide, le separa e le mette nell'appo
sito  contenitore. I bambini capiscono che plastica e vetro non possono stare insieme.

 Quella sera il sacchetto del cestino della plastica viene preso da camion della spazzatura...
 viene   portato n
ello stabilimento per il riciclaggio. La bottiglietta Hopeful viene lavata bene,
 asciugata e  riempita d'acqua.
 Il giorno dop
o Hopeful si ritrova nuovamente sullo scaffale del supermercato. Ora è felice.

   Finalmente è tornata in quella che considera la sua casa con le sue amiche.
   Sa che forse inizierà una nuova avventura ma poi tornerà lì nel suo scaffale tante e tante altre volte.

                                Fine