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Personaggi: Tarquinio – Alessandro – Priscilla – Donne 1 3 4 – Clelia – Annibale – Bruto – Collatino – Pudentilla - Asinaria ------------------ TARQUINIO‑ Ah tradimento! tradimento! Possenti Dei, perchè mi siete avversi? Il Re Porsenna, su cui io contavo per avere l'aiuto che mi permettesse di ridiventare Re di Roma, è stato ucciso. E ora? Dove lo trovo un altro valido alleato? Dunque…vediamo un po' (prende un libro di storia e lo sfoglia). Accidenti! Qui non c'è nessuno! Sono dunque perduto? Ma no, non sia mai detto! Anche dopo un assassinio resta sempre il buon Tarquiniol E se la storia non mi offre nessuno in questo periodo, semplice! cercherò da un'altra parte, nella storia greca (sfoglia).... Ecco! Questo grande condottiero che da solo conquistò gran parte dell'Asia... ALESSANDRO (entra) ‑ Salve Signori, salve a tutti! Sono Alessandro Magno, per gli amici Alexander the Great, che vuoi dire Alessandro il Grande. TARQUINIO ‑ E cosa parli in inglese, che non è stato ancora inventato, scemo! Alessandro lo sarai, ma Grande…(lo squadra da capo a piedi). ALESSANDRO ‑ E va beh, quante storie! Non è mica questione di statura! (Entrano Priscilla e Donna1) PRISCILLA. ‑ Oh che bello! come sembra forte e valoroso! Ma sarà vero che ha un occhio nero e l'altro azzurro, come dicono i libri e le leggende? DONNA1 ‑ Non lo so Priscilla… certo è che l’occhio nero me lo farà mio marito se mi becca qui a guardare quello straniero… meglio che andiamo via, vieni (escono). TARQUINIO - Dunque Alessandro, sei disposto a dare il tuo aiuto? ALESSANDRO - Come no, io sono uno che conquista! Cosa c’è da conquistare? Terre? Mari? Regni? Tutto, io conquisto tutto. E pago,ecco qua, denari sonanti (tira fuori un sacchettto di monete). Ci sono oboli e dracme greche, monete persiane, sesterzi, talenti .... di tutto. TARQUINIO ‑ Ma la guerra sì fa con le armi non con i soldi! ALESSANDRO ‑ Questo te lo credi tu, e lo credevo anch’io, quando incominciai la mia spedizione in Persia… ma credimi, in Oriente ho imparato tante cose, tra cui “se anche perdi il tuo decoro, tutto tu puoi far con l’oro” TARQUINIO ‑ O povero me! Oh costumi corrotti! Dovevo immaginarlo che questi greci erano così debosciati e venduti! Qui mi ci vuole qualcun altro. un uomo d'azione…ma chi,chi? CLELIA ‑ (entra) Studia la storia Tarquinio! Di nemici Roma ne ebbe tanti, e tutti valorosi: Pirro, re dell'Epiro, Brenno re dei Galli, Annibale condottiero Cartaginese.... TARQUINIO ‑ Annibale? Già, perchè no? Questo nome non mi è nuovo. Dunque, vediamo di farlo comparire (sfoglia il libro). Tu, Alessandro, siedi qui e aspetta, che se ci fosse bisogno di qualche bustarella, non si sa mai. Oh, ecco qui: Annibale cartaginese che venne in Italia passando per le Alpi con gli elefanti. ANNIBALE ‑ (entra in monopattino e con una sciarpa) Brr, che freddo che fa su quelle Alpi! Largo, largo ad Annibaleee! (si schianta) TARQUINIO ‑ Ah, così tu saresti il famoso Annibale ..... ANNIBALE ‑ (stordito).. ero....ero Annibale… ahi ahi, le mie povere ossa... TARQUINIO ‑ ma non dovevi venire giù con gli elefanti? ANNIBALE – Eh, sai com'è ....in questo momento ci abbiamo un po' di crisi, giù a Cartagine, e il governo ha detto che mi devo accontentare di questo E non ci ho ancora tanto preso la mano, non ho nemmeno la patente… ALESSANDRO ‑ Hey baby! Hai bisogno di finanziamenti? Per oro, bronzo e stagno rivolgersi ad Alessandro Magno. TARQUINIO ‑ Oh, povero me! Come sono caduto male! I due più grandi condottieri i della storia, i due giganti (si fa per dire) dei combattimenti sono in realtà due piccoletti, due soldi di cacio! E poi, uno è un venduto, l'altro uno spericolato folle ...... ALESSANDRO E ANNIBALE ‑ Ehi, vacci piano, pivello! ANNIBALE ‑ E poi io non ho bisogno di nessun finanziamento. Non sono un mercenario, io, e non mi vendo per denaro. Io combatto contro Roma per odio, perchè quando ero piccolo mio padre mi fece giurare odio eterno ai Romani.(entrano le donne) DONNA1 – Oh, com’è fiero e coraggioso! PUDENTILLA‑ Puah! Romani o barbari, gli uomini sono sempre uomini e non ce n'è uno che mi vada a genio. PRISCILLA‑ Molto meglio l'Associazione Donne romane. LE ALTRE ‑ Brava. ben detto! BRUTO ‑(entra con Collatino) Cos’è questo starnazzamento? Sentile le oche del Campidoglio! LE DONNE ‑ Eh! Ha parlato il gallo del pollaio! COLLATINO ‑ Ehi, Bruto, guarda chi si rivede! Il buon Tarquinio! E chi sono questi bellimbusti? ALESSANDRO ‑ Un momento! Belli lo siamo, ma busto lo sarai tu! TARQUINIO ‑ Come chi sono! Sono Alessandro Magno e il Grande Annibale, venuti ad aiutarmi a riprendere il trono di Roma! BRUTO ‑ Uh, e noi che c’eravamo già consolati! ANNIB ‑ Io vi odio voi Romani! (tentativo di pestaggio) DONNA1 ‑E calma, calma! Come al solito, quando ci sono delle liti fra uomini dobbiamo intervenire noi donne a risolverle! E dove sipossono risolvere le liti, meglio che attorno a una tavola imbandita? Sentite, sentite che cosa vi abbiamo preparato, noi donne in nome della pace… (entrano le donne portando ciascuna un piatto) CLELIA ‑ Pastasciutta alla amatriciana……. DONNA 4 ‑ Gnocchi alla romana…. FIGLIA ‑ Mozzarella in carrozza…. ASINARIA‑ Coda alla vaccinara…… DONNA 3 – E c’è anche il vino: bianco di Frascati, est est est, il puro Falerno…(escono tutti tranne Tarquinio) TARQUINIO Or vedete, miei signori, che a tavola i Romani se la dormon sugli allori, se ne lavano le mani! La politica non conta, anzi, è già dimenticata: odio, invidia, oltraggio, onta… sempre meglio una mangiata. Se vi siete divertiti, su, batteteci le mani; i rancori sian sopiti alla faccia dei Romani!
FINE
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APPARATO DIDATTICO
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Annibale
Alessandro Magno |
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