Terza
scena
Crudelia: -
Salve, branco di inetti rammolliti. Chi sono io?
Ah ah ah
... ehm ehm ...
Crudelia De’ Mon!
(si gira e si
rigira) Chi ha detto “e chi se ne importa”? Io sono Crrrrudeliaaaa, il terrore dei portatori di pelliccia. Sì, io AMO le
pellicce, ADORO le pellicce, VIVO per le pellicce. Ne ho più di
mille e stasera ... stasera avrò le pelli di cucciolo dalmata che mi
servono per la mia collezione. Ah, solo al pensiero mi sento dolce
come Biancaneve (musica di Biancaneve). Vorrei,vorrei/ la
pelliccia che/ quei cuccioli hanno/ per me./ E allora, avrei/ la
felicità/ vi è chiara, la mia vanità?/ Un bel cappottin/ tutto d’ermellin/
non è pari a/ una pelle di dalmata e allora/ Vorrei,vorrei/ la
pelliccia che/ quei cuccioli hanno/ per me./ E allora, avrei/ la
felicità/ Crudelia,Crudelia, son qua ... son qua
(si guarda intorno,
l’espressione torna ad essere crudele) son (batte un piede per
terra) QUA! Ehi di casa, siete sordi? (pausa) Insomma,
vuole venire qualcuno a ricevermi?
Rudy
(passa e sembra che non la veda, canticchia il tema musicale): - Dududududu, dududududu…è inutile, le
parole non mi vengono.
Crudelia: -
Eccolo, il musicista da strapazzo.Rrrrrrudy!
Rudy: -
Ahhh!
Il mostro di Lochness! Ah, no Crudelia, che poi è la stesa cosa, sei
tu!
Crudelia: -
C’è quella cara ragazza, mia ex compagna di scuola, che ha avuto la
sventura di sposarti?
Rudy
(molto seccato): -
Sì c’è. Anita, cara. Vieni a vedere che sorpresa.(esce)
Anita
(contrariata ma cortese): -
Oh, Crudelia salve, che piacere.
Crudelia: -
Sì sì, lasciamo perdere i convenevoli. Dove sono?
Anita: -
Dove sono chi?
Crudelia: -
Ma i cuccioli tesoro, i cuccioli!
Anita: -
Sono nella loro cesta. Ma perché lo vuoi sapere?
Crudelia: -
Perché li voglio comprare ... TUTTI.
Anita
(sussurrando incerta): -
tutti ...
Crudelia:
- Sì tutti, non faccio questioni di prezzo. Per due morti di fame
come voi, questa è una vera manna.
Rudy
(entra):
-
Ho sentito tutto Crudelia. Non mi far perdere la pazienza.
Crudelia: -
Villano, maleducato.
Rudy: -
Nilla!!!
Nilla
(entra con fare minaccioso verso Crudelia):
-
Sì Rudy.
Rudy: -
Nilla, per favore, accompagna questa
(la indica con disprezzo)
“signora” alla porta.
Crudelia: -
Io non me ne vado, guarda prima l’assegno, guarda che cifra!
Rudy
(con l’aria di chi sembra stia per accettare):
-
E’ davvero una bella sommetta.
Crudelia
(soddisfatta): -
Eh? Vedi che ci si mette d’accordo?
Rudy
(strappa l’assegno e ne
getta i pezzi per terra)
Crudelia: -
Coosa? Rudy tu non mi conosci. Non sai di cosa sono capace!
Rudy: -
Nillaaaa!
Nilla: -
Signora Crudelia, la prego di andarsene
(la prende per un
gomito) … lei non è gradita in questa casa.
Crudelia: -
Non mi toccare!
Nilla: -
Vada via per favore.
Crudelia: -
Io ... io, voi non sapete chi sono io!
Nilla: -
E
vattene!!! (la spinge fuori)
Crudelia
(fuori scena):
-
Mi vendicherò!
Rudy: -
Cara, la tua preziosa amica mi ha fatto appena venire in
mente le parole giuste per la mia canzone
(musica, girotondo con Anita): Crudelia de’ Mon, Crudelia de’ Mon, farebbe paura, perfino a
un leon. Al sol vederla muori d’apprension, Crudelia, Crudelia de’
Mon.
Anita: -
Oh Rudy, Crudelia è un po’ strana ma non è cattiva.
Nilla: -
A me non piace affatto! Se fossi in voi mi aspetterei qualche
brutto scherzo da quell’arpìa!
|