IL PERCHE' DELLE PAROLE

Carta...

per tutti i gusti

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MATERIALI

 

Dal momento che la carta è materiale poco resistente e deperibile, la troviamo in alcuni modi di dire che indicano fragilità, instabilità, inconsistenza. Ad esempio un castello di carta è un qualcosa - anche di astratto, come potrebbe essere un'idea o un progetto - che vorrebbe essere solido come un castello (normalmente fatto di pietra) ma non lo è, e quindi rischia di crollare da un momento all'altro. L'espressione potrebbe anche alludere all'uso di costruire castelli precari con le carte da gioco. Anche le nozze di carta, che si celebrano nel secondo anniversario di matrimonio, indicano un'unione giovane e non ancora consolidata nel tempo.

 

GIOCO
Le carte sono anche strumenti da gioco. Comunemente i mazzi che si usano sono da 40 o da 52 carte e in genere i giocatori non devono vedere le carte degli altri nè mostrare le proprie, per non far capire in anticipo le mosse e per avere libertà di gioco. Per questo, giocare a carte scoperte o scoprire le proprie carte, o mettere le carte in tavola significa rivelare chiaramente i propri piani, le proprie intenzioni, senza "barare", e quindi senza inganno. Invece giocare le proprie carte suggerisce l'impiego di tutte le risorse e possibilità a disposizione per riuscire in un'impresa.
DOCUMENTI

La civiltà moderna, prima dell'arrivo del computer e dell'informatica, ha sempre utilizzato solo la carta come materiale su cui redigere i documenti ufficiali e stampare i libri, e quindi "carta" è sinonimo di "documento" o comunque di un qualcosa di autorevole e importante. Avere le carte in regola, significa quindi essere a posto, possedere tutti i requisiti necessari per fare una certa cosa; avere carta bianca vuol dire avere la massima libertà di agire, come se si avesse la facoltà di redigere un documento a piacere. Modi di dire come imbrogliare/confondere le carte o fare carte false significa sostanzialmente barare; il secondo dei due si usa anche per indicare chi fa di tutto, anche l'impossibile, per raggiungere uno scopo. Quello che dicono le "carte" è vero e incancellabile: carta canta è un'espressione che si usa per dire che una cosa è stata scritta, e quindi è conservata sulla carta e perfettamente dimostrabile, perchè come dicevano i latini scripta manent, le cose scritte rimangono. Se invece una persona si perde in un mare di carte, significa che deve consultare una gran quantità di documenti, nei quali rischia di incartarsi, cioè di rimanere intrappolato. Incartarsi è anche una voce gergale per "inciampare".


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Questa pagina è stata curata da Paola Lerza e Liliana Manconi

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Approfondimento interdisciplinare sulla carta