La cellula vegetale è composta, al pari di qualsiasi altra cellula, da tre parti fondamentali: nucleo, citoplasma e membrana.
Si differenzia da quella animale per una parete esterna rigida che circonda la membrana cellulare e che le dà una forma ben definita. Inoltre, in tale parete, è contenuta una sostanza che si trova solo nei vegetali, ossia la cellulosa e nel citoplasma sono contenuti dei corpuscoli caratteristici, ossia i cloroplasti che contengono la clorofilla, un pigmento verde che contribuisce alla fotosintesi clorofilliana, attribuendo alle piante la capacità di essere autotrofe (ossia trasformare sostanze inorganiche quali la luce, l'acqua, i minerali ecc... in sostanze organiche e alimentarsi con esse per il ciclo vitale).
Tra le varie piante che appartengono alla specie vegetale c'è il cyperus papyrus, conosciuto semplicemente come papiro, che appartiene alla famiglia delle cyperaceae.
Le Ciperacee sono una famiglia di piante Monocotiledoni, ossia che nascono da un embrione formato da un sol cotiledone, una sola fogliolina, appartenente all'ordine Cyperales. Sono acquatiche o adattate a vivere su substrati umidi, perciò si rinvengono facilmente negli stagni e nei terreni acquitrinosi. Esse sono piante annuali o perenni, con radici fascicolate, fusti a forma di lunghi steli diritti e senza nodi, spesso a sezione triangolare, che portano nella parte terminale un ciuffo di foglie alterne, lineari o lineari lanceolate, riunite ad ombrella e inserite sul fusto per mezzo di una guaina avvolgente. La lamina è in genere coriacea. La specie più conosciuta è il papiro (Cyperus papyrus).

Da questa pianta gli antichi Egizi ricavavano una fibra che veniva utilizzata per la tessitura dei papiri che con la pergamena costituivano l'unica "carta" disponibile a quei tempi. Il midollo della pianta era formato da pellicole lunghe e strette di colore chiaro che venivano sovrapposte in due strati perpendicolari e formavano un unico strato omogeneo che veniva bagnato e pressato. Le sostanze collanti contenute nella pianta facevano aderire i due strati sovrapposti e, una volta fatto asciugare, si formava un "foglio" su cui si poteva scrivere.