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Buenos
Aires
Il nostro viaggio inizia dalla
capitale. Una città segnata dai contrasti architettonici. Nel
Centro città è facile vedere l’alternarsi di palazzi in
stile spagnolo o francese e colate di cemento disordinate. Una
città dai mille volti che non nasconde l’estrema povertà dei
barboni che di sera rovistano nella spazzatura per arrangiare
una raccolta differenziata da farsi remunerare. Ostenta gli
eleganti quartieri di Palermo e della Recoleta
caratterizzati da alti grattacieli ed immensi parchi.
Il pittoresco
quartiere de La Boca dalle case colorate, appare
quasi come un set cinematografico per attrarre i turisti, ma
nasce dalla storia dell’immigrazione. Infatti i suoi primi
abitanti furono immigrati, prettamente italiani e spagnoli, che
verso la fine del XIX secolo giunsero in Argentina in cerca di
fortuna e lavoro. La Boca prende il nome dalla foce del fiume
Riachuelo dove sorse il primo porto di Buenos Aires e dove gli
emigranti trovarono lavoro come scaricatori. Molte leggende
raccontano che il Tango sia nato proprio in questo quartiere,
nei bordelli che rappresentavano lo svago degli operai portuali.
Il Caminito è la via principale dove si susseguono negozi di
souvenirs e ristorantini dove si può ascoltare e veder ballare
il tango.
Ma se si vuol vedere un vero spettacolo di tango,
è raccomandabile trovarlo nei locali del quartiere San Telmo,
un vecchio quartiere di Buenos Aires una volta abitato da
gente ricca ed oggi famoso per il mercatino dell’antiquariato
che si svolge ogni domenica.
Nel centro città , merita sicuramente una visita la Plaza de
Mayo. È la piazza principale di Buenos Aires sulla quale si
affacciano la Casa Rosada, sede del governo nazionale, e
la Cattedrale.
Dagli
anni
settanta è il luogo dove
ogni giovedì le
Madri di
Plaza de Mayo,
ovvero le madri dei
desaparecidos,
si ritrovano a commemorare i figli scomparsi durante la
resistenza alla dittatura militare di Videla tra il 1976 e il
1983.
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