Meknes
"Meknes degli ulivi", così è
chiamata quella che fu la prima capitale del Marocco. Si accede alla
città, circondata da una triplice cerchia di mura attraverso la Bab
el-Mansour, la più bella porta di tutto il Marocco. All’esterno si
estende una
ampissima piazza detta delle demolizioni in quanto, per la sua
costruzione, venne demolito un agglomerato di abitazioni così da
creare un vasto spazio per permettere ai visitatori di godere la bellezza
della porta.
All’interno della città, la
Medersa cioè la scuola
coranica dove venivano istruiti alle pratiche islamiche i bambini
già dai quattro anni e rinchiusi in celle per non permettere loro di
scappare.
I
granai di Moulay Ismail. Immensi edifici in cui si
conservava il grano e una maestosa scuderia dove, secondo la leggenda,
venivano accuditi ben 12.000 cavalli.
Da non mancare è un giro nella medina e nel suq dove tintori,
lattonieri, cestai, venditori di ferro battuto, di tessuti, di sete, di
carne danno vita, colore e odore ad un quadro medioevale che la civiltà
occidentale ha ormai irrimediabilmente perduto.
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