Fes
La più antica delle
città imperiali, la città dell’artigianato.
Su Places des Alaouites si affaccia il Palazzo reale dalle grandi
porte dorate che brillano alla luce del sole.
Accanto al palazzo reale si apre il mellah, ossia il quartiere
ebraico caratterizzato dai balconi in legno decorati in ferro battuto.
Un quartiere molto attivo e vivace con decine di botteghe che vendono
di tutto
La Bab Boujeloud è la porta principale di Fes. Interamente
smaltata di blu (il colore di Fes) all'esterno e di verde (il colore
dell'Islam) all'interno.
Essa segna l'ingresso nella medina
di Fas al Bali,
un dedalo di stradine, piazzette, vicoli
ciechi in cui è facile perdere l'orientamento.
Anche qui i muli costituiscono
il solo mezzo di trasporto merci all'interno dei suq e il tipico olezzo
avverte, prima delle grida dei mulattieri, di fare spazio e lasciar
passare l'animale carico.
Fes è anche la
città della concia e non poteva mancare una visita alla conceria.
Qui ci si è parato di fronte, in tutta la sua drammaticità, il rovescio
delle giacche e borse di pelle che tanto amiamo. Dal terrazzo del
laboratorio si prende coscienza delle condizioni di lavoro dei
conciatori. Una infinita spianata di vasche, bianche (quelle della
calce) e colorate( quelle delle tinture) dove gli operai sono costretti
ad essere immersi fino al ginocchio e sottoposti alla continua
inalazione di acidi a cui si aggiunge l’odore della carne putrefatta e
del guano di piccione, usato nella concia perché molto ricco di
ammoniaca. Condizioni di lavoro che sarebbero state giudicate non umane
già nel Medioevo. Ai visitatori, per alleviare la puzza che regna
ovunque, viene dato un ramoscello di menta da tenere costantemente sotto
il naso. |
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