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I sentimenti che non
cambiano
E’ una fredda mattina
d’inverno, Francesco si è appena alzato con un filo di ansia dentro
per la giornata che lo attende: lui e la sua classe andranno a
visitare una famosa Chiesa a Firenze. Francesco è un ragazzo di 16
anni, di media statura, ha i capelli di biondi e il verde dei suoi
occhi ricorda vagamente la giungla. Uno strano presentimento e un
profondo senso di malinconia mi stringono il cuore; mi distrae il
suono del cellulare… è Alessia, la mia migliore amica e compagna di
classe. Sul viso di Francesco, ancora rigato dai segni del cuscino,
l’accenno ad un sorriso. Si sente bene pensando che trascorreranno
una giornata insieme! Arriva a scuola e vede il pullman che li
accompagnerà. Alcuni compagni già litigano contendendosi gli ultimi
posti. Tra il vociare dei compagni sente chiamare: “Ciccio, ehi
Ciccio, sono qui!”. E’ Alessia che mi chiama a squarciagola, anche
lei impegnata a discutere con le altre. “Ragazzi, smettetela di
litigare e salite, stiamo per partire”, interviene la professoressa
Giglio, insegnante di italiano e latino, detestata più o meno da
tutti e che io considero una donna di gran classe. Alla fine
decidiamo di sederci tutti avanti e di lasciare i posti dietro alla
3° C. Durante il viaggio mi diverto tantissimo, anche se ogni volta
che guardo il cielo riaffiora quella strana malinconia…
“Ehi, ma cosa ti è successo stamattina?”, mi chiede Alessia. |
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