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Quella notte la trascorro
tra lacrime e ricordi, tiro fuori tutti gli album di foto, molti non
ricordo nemmeno di averli, e così, come non succede spesso nella
vita, mi sento solo, perso e abbandonato. Ad ogni foto che guardo un
ricordo si delinea nella mia mente. A tarda sera mi arriva un suo
messaggio… “Ciao, come stai? Mi dispiace di non averti detto nulla,
ma ho pensato che così sarebbe stato più facile per tutti e due!”.
Non do risposta a quel messaggio, rimango a letto, disteso sul
fianco destro, ad osservare il nulla con gli occhi colmi di lacrime.
Poi un altro messaggio: “Anche se adesso ci separano km e km di
distanza, io non ti dimenticherò, resterai per sempre il mio
migliore amico… Siamo i migliori. Ti voglio bene!”. Aveva ragione,
nemmeno io l’avrei mai dimenticata, non l’avrei sostituita con
nessun altra. Allora ho risposto: “Si, Francesco e Alessia per
sempre!”. A scuola è strano non averla accanto... le passeggiate nei
corridoi e i pettegolezzi sulle altre ragazze, ma quei giorni
fantastici trascorsi con lei non li dimenticherò mai. Ed ora, a
distanza di dieci anni, non è cambiato niente. La nostra amicizia è
più forte e solida che mai.
Maria Chiara Sajia |
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