La patente

di Monica Anelli


Mentre nella scuola guida Forumdrive scendevano le prime ombre della sera, la direttrice ricevette una telefonata: era Sonia Solomonidis, una delle candidate del giorno successivo. La Solomonidis piazzò una polemica infinita sui programmi d'esame, tirando in ballo perfino Socrate e Google, e chiedendo infine di essere depennata dalla lista perché lei mai e poi mai avrebbe sostenuto un esame in quella scuola, a quelle condizioni e su quelle basi.

A dire il vero la Sterza di sentì sollevata: “Una di meno!” pensò mentre salutava la Solomonidis.

 

 

 

 
Ma ecco che arrivavano già le ultime due candidate della giornata: venivano dalla Sicilia e avevano fatto un lungo viaggio, ma sembravano fresche e riposate.

“Piacere, siamo Marialuisa Di Paola e Sebastiana Schillaci, detta Brigida”, dissero all'unisono.
 
“Benissimo, benvenute: tre domande a testa e, se tutto va bene, potrete riavere la vostra patente!”

“Beh, direttrice – intervenne la Schillaci – non per dire, ma io della Patente so già tutto. Sono siciliana, come il grande maestro Pirandello, e sono insegnante di lettere, anche se alle soglie della pensione... “

“Sì, la pensione! - la interruppe la Di Paola – parliamone! Ma com'è che una come me, a riposo dopo una vita dedicata con passione al suo lavoro, anziché essere chiamata a mettere la sua esperienza a disposizione di chi vuole apprendere si ritrova a dover sostenere ancora degli esami? Non è giusto, credo che si debba fare qualcosa, che si debbano valorizzare le persone che hanno esperienza, passione e voglia di fare, non trattarle in questo modo... ”

La Schillaci la interruppe un po' scocciata: “Sì, Marialuisa, hai sicuramente ragione da vendere, ma fammi continuare col mio discorso e poi parli tu, vabbbbene? Dicevo, direttrice, La Patente è una straordinaria commedia in un atto scritta da Pirandello nel 1917. Il titolo originale era 'A Patenti, fu rappresentata per la prima volta... bla bla bla... i temi sono... bla bla bla... sa che esiste anche una versione in genovese del 1931 con Gilberto Govi? Bene, quindi me la ridà la batente? Me la merito la batente?“

Senza più forze, la Sterza era lentamente scivolata in una sorta di sonno delirante, nel quale le passavano e ripassavano davanti una per una le candidate di quella giornata infernale. Brigida e Marialuisa la guardavano preoccupate mentre ripeteva come una litania: “No, il croccante no!... le patate no!... il patafix no!... c'è un treno fermo in piena campagna... allonsanfàndelapatrìe... il freno devi schiacciare/se la macchina tu vuoi fermare... modello Giuditta! … i cartelli, i volantini, la petizione... “ Poi si riebbe all'improvviso e pronunciò la sentenza: “Ebbbasta! Nun celadò a nessuno, la batente, me la tengo io, la batente, nun veladaròmmmmai, la batente, ve la scordate proprio tutti quanti, la batente...”

“Marialuì – disse piano la Schillaci – mi sa che ci conviene andarcene... la sai una cosa? Io me la sono tirata... te la ricordi quella commedia nella quale ho interpretato la parte di Annibale? Hai presente la mia battuta? “Non ho nemmeno la batente”, dicevo... mi sa che non ci ha portato bene!!!”

Mentre uscivano sconsolate, sentirono la Sterza mormorare ancora: “Forumdrive forumdrive, mannaggiammmé e a quando ti fondai!”
 
 
 

 

 

The end

 

 

 

a cura di Lucia Bartoli