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INCONTRO AI RAGGI DEL SOLE

a cura di Gabriella Rapella, Letizia Ricotta, Maddalena Rosa, Angela Terranova, Loredana Tomasi

 

APPARATO DIDATTICO

 

1- Che tipo di testo è quello che hai letto?

-Racconto d’avventura
-Fiaba
-Favola
 

 


2 – Da che cosa lo capisci?

 

 


3 – Perché il Principe era
insoddisfatto?

 

 


4 – A chi pensa di chiedere aiuto?

 

 


5 – Il vecchio suddito non viene descritto fisicamente. Tu come lo immagini? In quale punto del testo potresti inserire una sequenza per descrivere Terragen dal punto di vista fisico?

 

 

6 - Chi è l’eroe nella fiaba che hai letto?

-Fanciulla
-Principe
-Terragen

 

 

 

7 - Chi è l’antagonista?

-Fanciulla
-Terragen
-Vulcano

 

 

 

8 - Chi è l’aiutante?

-Terragen
-Vulcano
-Fanciulla

 

 

 


9 – Inventa un altro finale per
 la fiaba.

 

 

 


10 – Inventa un nuovo titolo per la fiaba

 

 

 


11 - Dividi la fiaba in sequenze e dai
un titolo ad ognuna.

 

 

 
Rispondi barrando V (vero ) o F (falso)
Era una splendida giornata di primavera.  V F
Il principe si trovava su una nave. V F
Il principe era molto allegro.  V F
Terragen era un bellissimo giovane . V F
Una bellissima sorpresa attendeva il principe al suo risveglio:intorno al castello era un tripudio di colori .        V F
La fanciulla era stata rinchiusa in una torre . V F

 

 

Era una giornata un po’ uggiosa, con un cielo grigio e uniforme.

Il giovane Principe girava insoddisfatto per le lussuose stanze della reggia,  con la sensazione che gli mancasse qualcosa. Meditava, meditava, e ad un  tratto capì: gli mancava la luce. Luce in tutti i sensi, non soltanto quella atmosferica, bensì anche la luce interiore, la gioia di vivere, l'amore.

Gli balenò nella mente un'idea geniale: Terragen! Era costui un anziano suddito dalle incredibili doti artistiche, che già in precedenza gli aveva creato scenografie fantastiche intorno alla reggia.  Lo mandò subito a chiamare  per chiedergli come fare a ritrovare la luce che pareva racchiusa nella bocca del vulcano e non riusciva ad espandersi al di fuori.  

Le ricerche furono estenuanti perchè tutti sapevano che

c'era, ma nessuno sapeva dove fosse.

Poteva trovarsi vicino al lago

oppure sulla cima dell'alta montagna che svettava proprio al centro dell'isola.

Il Principe pensava con nostalgia al tempo in cui era libero di esplorare la sua isola.

Durante le sue escursioni provava stupore per tutto ciò che di nuovo scopriva. 

Ogni cosa aveva un suo senso e, lasciandosi andare all'avventura, tutto lo rallegrava. 

Qualche volta restava a dormire all'aperto per non perdersi lo spettacolo di una luna piena.

Era una luna speciale, che amava riflettersi sullo specchio dell'acqua,

acquistando sfumature irreali.

Il Principe si godeva quello spettacolo e, quando rientrava alla sua dimora, sentiva di essere inadeguato alla vita allegra e spensierata, piena di colori che lo circondava. Si sentiva isolato dal mondo vero.

Troppo forte era il suo desiderio di fuggire oltre le mura del suo castello,

per cercare conforto al suo spirito.

 Con questo pensiero fisso che lo tormentava, andò a riposare.

Al suo risveglio, una brutta sorpresa lo attendeva:

TUTTO ERA GRIGIO!!

Ora il suo mondo era cambiato. Il Principe si  avvicinò alla grande finestra e quel che vide fu un albero privo di colori.

 

Stupito, si affacciò. Intorno al castello ogni cosa era incolore. Alzò gli occhi e vide che anche il sole emanava una fredda luce di ghiaccio.

 

Anche quell'albero più non fioriva.

 

 

 

continua...

Fiaba realizzata dalle corsiste del corso di Grafica

 con i preziosi consigli dei tutor Teresa Ducci - Marisa Galiani - Gisella Malagodi