Introduzione
VULCANesimo secondario
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Le fumarole sono emissioni di vapor d’acqua misto a gas diversi. Queste sostanze, a contatto con l’aria fredda, si condensano assumendo l’aspetto di fumo.

 

I geysers sono getti intermittenti di acqua calda che vengono emessi dal sottosuolo ad intervalli di tempo regolari. Vi sono i geysers in Nuova Zelanda, in Islanda, in America nella zona delle Montagne rocciose.

Le mofete sono emissioni di anidride carbonica. Tale gas, più pesante dell’aria, ristagna in basso nei luoghi non ventilati. E’ nota la Grotta del cane, sta anch’essa nei Campi Flegrei. Se un uomo, con un cane al guinzaglio penetra nella grotta, il cane, più basso dell’uomo, muore perché si trova nello stato di anidride carbonica che non consente la vita, essendo un gas inerte. L’uomo, invece, più alto, non avverte alcun danno.

Le putizze consistono in emanazioni fetide di acido solfidrico. Questo gas, dall’odore nauseabondo, dà il nome a tali emanazioni. Putizze è un nome che viene dal latino putere: significa puzzare.

Le sorgenti termali, infine, segnano spesso l’ultima fase dell’attività vulcanica. Sono sorgenti di acqua calda mista a sostanze minerali. Spesso hanno origine da acque meteoriche che, penetrate nel sottosuolo, in profondità, si riscaldano per l’elevata temperatura degli strati profondi della crosta terrestre. Raggiunto un alto grado termico, le acque calde risalgono in superficie.

I soffioni sono particolari tipi di fumarole, caratterizzati da alte temperature (da 120 a 200°C) del vapore d’acqua e dei gas emessi. In Italia sono molto noti i soffioni di Larderello in Toscana. Essi vengono sfruttati quali fonte di energia elettrica.

Le solfatare consistono in emissioni di gas tra i quali predomina l’anidride solforosa. Questi gas, una volta a contatto con l’aria, creano depositi di cristalli di zolfo. Ben noto è il vulcano quiescente, detto Solfatara, sito a Pozzuoli, presso Napoli, nella zona dei Campi Flegrei (che significa: campi bruciati).

 

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