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L'Orlando Furioso Rivisitazione in chiave semiseria a cura di Paola Lerza |
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ATTO I - SCENA I |
Personaggi:
ALESSANDRA, LUDOVICO MUSICA: E. Piaf, La vie en rose (Casa Ariosto; caminetto vicino al quale Ludovico sta in poltrona, pantofole, plaid, boule dell’acqua calda, leggendo una pila di libri e rotoli di pergamene) (Entra Alessandra ripetutamente, con una serie di valigie, pacchi e bauli che posa rumorosamente per terra. Lui la vede appena e continua le sue letture finché lei non canticchia) ALESSANDRA (entrando) – Certo che su al nord fa freddo… vero Ico che fa freddo? Ico! LUDOVICO (senza voltarsi) – Mmmmhhhhhhhhhhhh…………… ALE – Passeremo da Vienna… quest’anno vanno di moda i cappellini… ne ho portato … mh… vediamo… quello meringa, quello noisette, quello babette, quello turquoise, quello mignon… centoventicinque! Ico, secondo te bastano 125 cappellini? Ico! LUD – Mmmmmmmmmmmhhhhhhhhhhhhhhh……… ALE – Per te, invece, ho preso soltanto la giacca da camera e le pantofole… intanto stai sempre in casa… devo mettere in valigia qualcos’altro, Ico? Icoooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!! LUD – Mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!! ALE (andandogli dietro la poltrona) – Ma insomma, sei pronto? Tra mezz’ora arriva la carrozza! Ico! (estrae un fischietto e fischia) LUD (facendo un balzo sulla sedia; la pila dei libri cade e la boule dell’acqua calda vola) - Eh, che c’è? ALE – Partiamo! Si parte! LUD – E dove vai? ALE – Andiamo, tesoro, andiamo! Andiamo in Ungheria! Il cardinale Ippolito ci porta in Ungheria! Che emozione! Basta con questa città di provincia-che-barba-che-noia-che-noia-che-barba, dove non succede mai niente, dove al massimo leggi sul giornale che qualcuno ha ammazzato il vicino di casa, alla TV non c’è mai niente, i semafori sono sempre rossi e al supermercato c’è sempre coda! LUD (Raccogliendo la boule dell’acqua calda) - Oh, Alessandra! Codesto tuo linguaggio io non capisco, ed al calduccio il libro mio finisco! ALE (spazientita) - Capitano Ariosto, nonché Ludovico! Le faccio presente che tra mezz’ora arriva la carrozza! Si prepari! LUD – Buon viaggio, mia cara! ALE (frignando) – Ma come… in Austria, in Ungheria… potrò vedere delle vetrine nuove, avere nuove amiche, mangiare della buona cioccolata… LUD – La cioccolata la stanno ancora trasportando dalle Indie! ALE – Ma quali Indie! America sichiama! A-M-E-R-I-C-A!! (sventola una bandierina americana) LUD (strappandole di mano la bandierina e buttandola via) - Ma fammi il piacere! Sulle mie carte questa Merica non c’è… quindi lascia perdere… e questa Ungheria? Dove sarebbe? Aspetta un po’ che guardo… (srotola una carta) oooooooohhhhhhhh… com’è lontana! Non se ne parla nemmeno ALE – Coooooosaaaaaa?????? Vorrai mica che io me ne stia tutta la vita qui in questa cittaducola squallida! Ferrara… puah… Ferrara… che cosa c’è di bello a Ferrara? LUD – Casa mia! ALE – Ma perché… perché ho sposato un uomo così pantofolaio? LUD – Ma io viaggio, sai? Mi faccio di certi viaggetti…! ALE – Non mi dire che sniffi… LUD – Ma no! Con Tolomeo! Io viaggio con Tolomeo! ALE – E che, sei diventato gay, adesso? LUD – Ma no… Tolomeo è la mia adorata carta geografica… guarda quant’è bella! Tolomeo la disegnò centinaia e centinaia di anni or sono ed è sempre attuale… voglio andare in Africa? Ecco… ci sono! In Francia? Ecco, mi sposto un po’ più su… vuoi l’Ungheria? Guardala, eccola qui! E intanto… un bel camino, il mio plaid, la mia poltrona, l’acqua calda… a proposito, si è un po’ raffreddata… non è che me la cambieresti, tesoro? ALE – Aaaaaaaaaaaaarrrrrrrrrgggggggggggghhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!! E meno male che non hanno ancora inventato internet, altrimenti sai come navigheresti davanti a un monitor? LUD – Cos’è un monitor, tesoro? Un caminetto moderno? ALE – Aaaarrrrrrgggggghhhhhhhh… lascia perdere… è una battaglia persa… LUD – Eppure tu, tesoro, dovresti fidarti un po’ di più delle mie… ehem… possibilità… dimmi un po’: te lo faresti un bel viaggetto con me? ALE – Magari, Ico! Sono due anni che non mi porti nemmeno ai giardinetti sotto casa… LUD – E allora guarda: ti farò viaggiare… viaggiare lontano, nella fantasia… la mia fantasia… vieni… (si decentrano da un lato del palco) MUSICA A. Bocelli, Con te partirò SIPARIO CHIUSO |
Le immagini si riferiscono a uno spettacolo messo in scena nel 2010 dal Liceo Scientifico Statale LEONARDO DA VINCI GENOVA
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ATTO I - SCENA I |