LA FESTA DELLA RICONOSCENZA atto unico di ADELE CHIAPPISI |
TUTTI IN SCENA |
Manfredi: Benvenuti carissimi genitori, carissimi nonni, sorelle fratelli, parenti tutti. Questa volta stiamo facendo le cose in grande. E’ l’ultima recita di questo ciclo di studi e vorremmo che restasse impressa nella memoria di ognuno per sempre. Il testo, come al solito è della nostra maestra, ma noi siamo i coautori perché abbiamo partecipato attivamente, suggerendole molti contenuti.
Marta: La maestra ha collocato sulla cattedra una scatola, tipo un salvadanaio, con una fessurina in alto, solo che non doveva contenere soldi, ma tutti i nostri ricordi di questo quinquennio. Presto la scatola si è riempita di tanti foglietti, che contenevano i nostri pensieri e tutti i suggerimenti per la stesura del copione. In breve tempo ci sono stati i contenuti…così la maestra poteva mettersi all’opera! Bisognava anche trovare un nome…L’abbiamo chiamata Festa della Riconoscenza. Ci è piaciuto questo nome, quando la maestra ci ha raccontato che anche nella scuola che frequentava lei, ogni anno, a chiusura di anno scolastico, aveva luogo questa festa. Come vedrete tutto si basa sui preparativi e da questo momento voi non ci siete più, il palcoscenico sarà un luogo di prove, un laboratorio, dove si incolla, si addobba, si allestisce lo spettacolo e voi comparirete solo alla fine. Non mi resta che augurarvi: buon divertimento!
Alice: GRAZIE! Che bella parola…diciamola in tutte le le lingue più note: MERCI, THANK YOU, OBRIGADO, GRACIAS, DANKE, SPASIVA.
Flavia: Stranamente in una società dove esistono feste di ogni tipo, una festa per dire “grazie” non esiste, ma l’abbiamo inventata noi: sarà la FESTA DELLA RICONOSCENZA!
Manfredi: Una festa per dire “grazie” perché il linguaggio della riconoscenza non sia mai fuori moda, perché prima di essere un dovere è un valore, è un elemento che fa riconoscere la sensibilità di una persona.
Alessandro L: Una festa per dire “grazie” perché ringraziare è bello, perché siamo tutti interdipendenti gli uni dagli altri: il panettiere dal mugnaio, il mugnaio dal contadino, il contadino dalla terra, la terra dal cielo…
Federica: Una festa per dire “grazie” ai nostri genitori, ai nonni, alle insegnanti, agli amici. “Grazie” per il dono della vita, “grazie” a tutti coloro dai quali abbiamo ricevuto un dono.
(a sipario chiuso si canta la canzone “Grazie mille”) |
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