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ATTO I Scena 4

Personaggi: Vita, Idee, Regista                                      

(tutti  dormono ancora;  avvolta in  un manto  bianco, entra la vita)

VITA. (si guarda attorno) Ehi, ragazzi! Ma che fate, dormite? Sveglia, sveglia! Attività, dinamicità, vitalità, operosità! (batte le mani; le  Idee  si   svegliano  lentamente   e  sbadigliando)     

VITA:   Ma....io mi  domando  se  questa  è la maniera.....   Io vi mando qui  per rinfrescare  il  cervello  del nostro amico  e ... come  vi  trovo?  Addormentate!   Sissignore!   Si russa!   Si  ronfa!

I 4   :  No,  no:   un  momento.  Lasciaci  spiegare.   Tu sei  la vita, e  sei  concreta,   tutta d'un  pezzo   ..... noi  invece   ....... noi siamo  le  idee,   volubili ........       

I 5  :   mutevoli.......       

I 6  :   elastiche.... ..       

I 2 : diafane….

I 3 : ingovernabili....       

VITA : E no! Ingovernabili proprio no! Le idee sono al servizio della vita, ricordatevelo bene!

TUTTE : (in coro, inchinandosi) Sissignore!

VITA : Bene. Vediamo un  po' che cosa combina qui il nostro amico...... mmhh .... sonno pesante, eh?

I 1 : Glielo abbiamo appesantito noi. Siamo penetrate nei suoi sogni, come fantasmi, e gli abbiamo dato un mucchio di ispirazioni, cacciando via tutte quelle frottole che aveva per la testa!

VITA : Bene ... . sarà ora di svegliarlo, mi pare! (Alle Idee) E voi… via, sciò, andate via, che se no me lo  spaventate   (le   idee  escono)

I  2  :  (Al regista  che dorme)   BU! 

VITA  :  Schhh!! E zitta!   Vuoi  rovinarmi  tutto?  Fila là,   con le  altre!  (Al Regista,  batte  le  mani  due volte  e  lui si  sveglia) Uno… due… TRE!!!

(le idee lentamente escono e restano dietro le quinte)

REGISTA:  (Sbadiglia,   si  stira)   Uh....Ahi.....oh.....   Che   confusione?  Che   è successo? Mi  sembra  che  mi  sia passato uno schiacciasassi  sulla testa.....  Vedo tutto annebbiato..... (vede  la VITA)   Toh,   adesso vedo  anche  i  fantasmi   .....   (brancola)  E tu chi  sei?    

VITA:  Ma  come   chi  sono!   Io  sono  la Vita,   la tua Vita,   quella di  tutti...... Sono un  dono  enorme,   e  l'unica  cosa  che  voi mortali  avete.  Siedi,   siedi  e  ascoltami.

REGISTA:  Ma che  mi  hai  fatto mentre  dormivo? Mi  hai  preso  a martellate  sulla testa?    

VITA  :  Ma no,   ma no!   Abbi   un  po'  di  pazienza e  ti racconto tutto.  Dunque: io  so  quale   è  il  tuo  problema.  Devi  scrivere assolutamente  un’ opera di  teatro,   e non  hai  l'ispirazione. E' così?

REGISTA :  Eh già;   tragica realtà........

VITA :  Allora io,   che vedo  e  provvedo,   ti ho mandato  i miei ministri,   le   Idee,   che  ti  sono  penetrate nel  cervello e.....

REGISTA : … e  me  lo hanno pestato  come  si pesta l'uva per  fare   il vino.

VITA : Ma vuoi stare zitto e lasciarmi parlare? Ti hanno offerto se stesse, le Idee, perché tu possa creare una opera d'arte. E sai a chi la dedicherai?   

REGISTA : Mah. .... .dunque (conta) ..... a mia moglie no, perché se no mi annega nel suo tè; al maggiordomo nemmeno, perché se no vuole paga doppia; al produttore manco parlarne, che c’è caso che non gli piaccia e me la tira dietro ........

VITA : Ma no! Ma no! a nessuna di queste persone mortali! Tu devi dedicarla a un ideale, e cioè a me, alla Vita! Vieni . ..... avvicinati a me coi tuoi pensieri ..... agisci in mio nome ....... La vita è una forza divina, ricordalo! E se agisci per me, raramente ti potrai sbagliare, e farai sempre del bene.

REGISTA :   Comincio  a essere  d'accordo,   e  a pensare   che  tu abbia ragione.  Anche  perché  comincia a schiarirmisi   il  cervello da tutto quello  sballottamento durante   il  sonno........   Ci  penserò,   ti prometto  che  ci  penserò.  Anzi,   mi ritiro  subito a pensarci   (Esce)

(Si  chiude  il  sipario.   Cambio  scena.  A sipario  chiuso la Vita in scena).

VITA :  eh,   cari  signori......   stavo giusto  pensando  che.....non   è facile  essere  la VITA.  Pensate  un   po':   ciascuno  di  voi va a scuola,   va a lavorare,   poi  a una  certa età se ne  va in pensione ..... ed è un  ciclo che  io non  posso  fare!  Eh no purtroppo.  Io non  posso  andarmene  in  pensione,   e  devo rimanere  sul   palcoscenico  del mondo  per  sempre,   o  almeno,   fino a quando il Signore lo vorrà. Eppure sono vecchia, e stanca, e sulla mia schiena pesano migliaia e migliaia di anni, e la lotta è dura, ogni giorno. Perché non è cosi facile come sembra amare la vita. E non e neppure troppo facile scegliere la vita. Ho nemici dappertutto, e degli amici così evanescenti e mutevoli..... a proposito: le Idee in platea presto!   

(entrano le   Idee  fra il   pubblico)

IDEE   :   Signore   .........(inchinandosi  verso  la Vita in  segno di rispetto)

VITA : Voi siete i miei ministri, e lo sapete…

IDEE : Sì signore.......

VITA  :  E  siete  anche ministri  dell'Alto, di colui  che non  compare  mai sui nostri  palcoscenici

IDEE : sì signore.......

VITA  :  Andate  dunque.  Diffondetevi  su questi  uomini,   su questo   pubblico,   e  date  loro  la vita,   mostrate  loro  il  cammino, trasmettere la forza di lottare per la vita!

(le Idee si inchinano in silenzio e tornano a sedere al loro posto, tra il pubblico)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

APPARATO DIDATTICO

1. Che cosa rappresenta secondo te, in questa scena, la Vita?

2. Che cosa chiede al Regista e alle Idee?

3. Perchè le Idee sono definite "i suoi ministri"?

 

 

 

 

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