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ATTO II Scena 2 Personaggi: Produttore, Regista, Idee (il sipario si chiude dietro le spalle del Produttore, che resta a tu per tu col pubblico) PRODUTTORE: Eh, signori.... non so voi, ma io ho l'impressione di essere capitato in una gatabia di matti! (si volta e trova il sipario chiuso). Ehi, accidenti! Ma cosa avete combinato? Aprite questo sipario, che se no non riesco a recitare! Ma guarda un po' che modi ! (intanto le Idee si sono alzate dalle sedie in platea e si sono portate alle ali del palco, sulle scaled’accesso laterali. Si apre il sipario. E’ stato servito il tè) PRODUTTORE (arrabbiato) Ma che razza di casa hai? Prima abbiamo fatto settemila, giri tutt'intorno alla casa, per trovarti, e ora mi chiudi le tende.... REGISTA: Non ci faccia caso, signor produttore. La mia casa è imprevedibile, come il mio teatro. PRODUTTORE: E che compagnie frequenti? Chi erano quei due beccamorti che ti stavano attorno? Forse.... .gente della concorrenza? REGISTA: Oh! (ridendo) Ma no, ma no! non si preoccupi! Quelle erano creature evanescenti, concetti astratti! Verrà anche per lei il momento di conoscerle, stia sicuro.... PRODUTTORE: Ma che diavolo vai farfugliando? Io non capisco! Vengo qui per parlare di cose serie, della nostra commedia... e tu mi tiri fuori un mucchio di idiozie! Roba da matti! REGISTA: Un momento! A parte il fatto che la commedia e mia, e non nostra...... io ho bisogno di tempo! Non sono mica una macchina! Se vuole una commedia prefabbricata, ha sbagliato indirizzo! Se ne vada in una biblioteca! PRODUTTORE: Cosa? Ma, io ho bisogno del copione tra due giorni! Ho già affittato il teatro, dobbiamo incominciare le prove, devo preparare gli attori, ordinare i costumi, cercare i tecnici, e le luci, e il suggeritore...... (il REGISTA segue il PRODUTTORE, che gli dà le spalle, facendo gesti minacciosi) I 3: (da un angolo) ...Mario...! REGISTA. (fermandosi e voltandosi) eh! I 3: non esagerare! REGISTA: (rassegnato) Mmhhm, d'accordo! D'accordo! PRODUTTORE: Beh? Con chi parli, ora? Hai le traveggole? REGISTA: Ma come... non vede quegli esseri bianchi seduti là, e là (indica), che ci guardano? .... PRODUTTORE: Esseri? Ma tu ciocchi come una campana! Io non vedo nessuno ! I 1: (portandosi sul palco) Eh! Mario! Chi non ha idee non può vederle! (torna via) I 2: (idem) ... e nemmeno può udire la loro voce! (Il produttore sposta una. sedia e urta la idea 2) I 2: .... Ahi ! però può offenderle… eccome! Ahi che male! (torna tra le altre) REGISTA: oh, mi dispiace! (all’Idea) PRODUTTORE: Ti dispiace? E… di che cosa ti dispiace? REGISTA: Oh, niente, niente! Parlavo da solo! PRODUTTORE: Toh! sei anche diventato matto, ora! Parli da solo! E al pubblico? Che cosa vai a dirgli al pubblico? eh? I 1: (al REGISTA) digli che anche la pazzia, può essere costruttiva! REGISTA: (a I 1) che cosa devo dirgli? PRODUTTORE: E se non lo sai tu chi lo deve sapere? io? Guarda, Mario, che se mi stai prendendo in giro, poi sei tu che ci rimetti! Ricordati che sono io che pago! Ci vediamo fra due giorni .... e con il copione in mano, bada bene! (esce) REGISTA (distrutto) Ragazzi, aiuto ! Ho bisogno di qualche idea! BALLO DELLE IDEE (Musica A. Branduardi, Il poeta di corte; al termine chiude il sipario) |
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APPARATO DIDATTICO 1. Per quale motivo solo il Regista (e non il Produttore) riesce a vedere le Idee e a parlare con loro? |
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