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Atto II Scena 4 Personaggi: Regista, Idee Sipario chiuso; il regista esce di fronte al pubblico REGISTA (al pubblico) Oh, finalmente! Eh già, finalmente. Proprio finalmente. Signori miei, questa serata è stata davvero stressante. Anche per voi, immagino, che avete dovuto sorbirvi le bizze del mio cervello fino a questo momento. Ma ora, finalmente, il nodo si va sciogliendo. Ci sono voluti tanti ingredienti, per arrivare a un risultato positivo: la mia riflessione, il contatto diretto con i miei problemi, le mie speranze e le mie paure, ma anche l'aiuto dei miei amici, della mia famiglia e del mio pubblico. Con questo, direi che la commedia è fatta, o per lo meno sta volgendo a buon fine. Adesso ho una visita di là, l'ultima della serata. La visita si volge in casa mia, è logico, perché il campanello che ha suonato era quello di casa mia. Ma ormai la mia casa non ha più una funzione teatrale, e la scena potrebbe ambientarsi in qualsiasi posto. Per questo abbiamo sbaraccato tutto e le ulti me azioni si svolgeranno sulla scena nuda. Dunque.... ancora un attimo di pazienza e .... arrivederci a presto (rientra dietro il sipario, che resta chiuso) (musica sottofondo – R. Wakeman Jane Seymoor) (Le idee a una a una, attraversano il palco chiuso, parlano e gettano il loro fiore sul pubblico, dopo aver pronunciato la loro frase. Luci basse o occhio di bue) I 1: Sui destini degli uomini molte leggende si narrano.. I 2: ....si dice che siano venuti dal cielo a popolare la terra. . . I 3: ....si dice che fossero pietre che si animarono come per magia. .... I 4 : ....o che fossero i sogni di un dio divenuti di carne… I 5: Ma noi, chi pensiamo che siano gli uomini veramente? I 6: Padroni? Schiavi? Nemici? Fratelli? I 7: In fondo questi sono tutti ruoli che l'uomo ha già giocato, nella storia! I 8: Già. La storia, dice lui. Ma che cosa ci ha insegnato in fondo, la storia? I 9: Cicli, cicli vitali dell'uomo che si sono ripetuti per millenni: nascita, crescita, morte, nascita, crescita, morte .... _ I 10: Soprattutto morte. Sangue, guerre, morti. E mucchi di cadaveri ammassati in ogni secolo I 11: E cosa ci rimane? I 12: Le date, solo le date. Eh già. Date di guerre e di morti. I 11: Ma. andiamo ormai, che nemmeno alla morte dà peso la storia. (spinge via I 12) I 13: Ehi.... un momento! C'è una morte che l'uomo non può ignorare: la sua! I 14: Una sola è la vita del corpo, una sarà la sua fine! I 15: Ma infinita è la vita dell'anima, infinita è la nostra speranza. I 16: Ed è proprio questa che ci fa optare per la vita, sempre! (sale la musica; le idee tornano a sedersi in platea e si riaccendono le luci) |
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APPARATO DIDATTICO 1. Prova a sintetizzare il messaggio che le idee esprimono in forma frammentaria. E' secondo te un messaggio valido? Perchè?
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