Sesta scena
I: - Ma dove ci hanno portati, ho
paura.
II: - Questo posto mi fa venire i
brividi.
III: - Io ho le mani gelate, i piedi
gelati, la coda gelata, le orecchie gelate …
IV: - E piantala di addormentarti,
cerchiamo un modo per uscire piuttosto.
V: - Ma non ci sono vie d’uscita e
questi tipacci sembrano fare sul serio.
VI: - Se papà fosse qui gliela
farebbe vedere lui. Si approfittano perché siamo piccoli.
VII: - Vedrai che papà ci troverà e
allora per questi due saranno guai.
VIII: - E come! Chissà dove siamo. Abbiamo
fatto un viaggio lunghissimo.
Orazio: - Zitti! Fateci guardare la
TV in santa pace.
IX: - Lo senti come sono cattivi? Non
torneremo più a casa nostra. Voglio la mamma!
X: - E’ vero sono cattivi, non ci
hanno dato niente da mangiare.
XI: - Qui bisogna trovare un sistema per
scappare. Cosa avrebbe fatto il vecchio Fulmine?
XII: - Si sarebbe appiattito contro
il muro e piano piano sarebbe scappato di là
(indica un punto).
XIII: - Io direi di fare come
Fulmine. Coraggio ragazzi, senza far rumore. Questi due li lasciamo
con un palmo di naso!
(si avviano in punta di piedi, in fila indiana)
Gaspare: - Ehi Orazio guarda, si sono
messi in fila, che carini!
(i cuccioli si fermano impietriti)
Orazio: - Ma quale “carini”, vogliono
scappare (si alza), tornate laggiù e non ci riprovate!
I: - Dobbiamo ancora imparare molto dal
vecchio Fulmine.
II: - Non importa, appena si
distraggono ci riproviamo.
Pongo
(si affaccia appenna dando le spalle ad Orazio e Gaspare):
- Ehi… pssst!
VI: - Papà, lo sapevo che saresti
venuto
Peggy: - Piccoli miei vi ho trovati.
IX: - Mamma, mammina mia!
X: - Avete portato qualcosa da
mangiare?
Peggy: - Non ora Rolly. Andiamo a
casa.
Pongo: - Prima cogliamo di sorpresa
questi due.
I: - Su ragazzi, tutti insieme
(circondano Orazio e Gaspare e li legano).
Gaspare: - Ma che diamine, questi qui
da dove sbucano fuori.
Orazio: - Siamo fritti Gaspare!
III: - Papà non hanno catturato solo
noi. Ce ne sono altri nella stanza accanto.
XI: - Siamo 101 in tutto.
Pongo: - Liberiamo tutti. Ragazzi, si
torna a casa.
Tutti: - Evviva! Bravo papà. Più forte di Fulmine.
Orazio: - Gaspare …
Gaspare: - Sta’ zitto!
(entra Crudelia)
Crudelia: - Dum dum dum, come sono
contenta, tra poco una nuova pelliccia si aggiungerà alla mia
collezione.
(vede i due)
Pelandroni che fate lì!
Orazio: - Signora, no i…
Gaspare: - Facevamo un gioco, legami tu che
ti lego anch’io.
Crudelia: - Ah se non avessi bisogno
di voi (li slega) il lavoretto va fatto stanotte!
Gaspare: - Ma signora, non so se …
Crudelia: - Basta chiacchiere, ho
detto stanotte!
Orazio: - Ah sì, e con quali
cuccioli?
Crudelia: - Come come? Ve li siete fatti
scappare???
Gaspare: - Proprio così, sca ... ppa
...
ti. Il suo sogno non si realizzerà.
Orazio: - E le dirò che sono quasi
contento. Non mi andava di far del male a quelle bestiole. Giusto
Gaspare?
Gaspare: - Giustissimo Orazio.
Crudelia
(urlando):
- Inetti, incapaci, teste di rapa.
Orazio: - Ma sta’ zitta,
Befana
(escono)
Crudelia
(triste, canta sulle note del tema di Biancaneve):
- La mia pellicia/ io non l’avrò mai//Crudelia, adesso/son
guai.
(esce)
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