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Adattamento per il teatro scolastico di Alessandra Bucchi

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APPROFONDIMENTO

 

MUSICA PRIMITIVA

Non ci sono molte informazioni riguardanti la musica "primitiva", ma bisogna precisare che dobbiamo parlare di "primi suoni", non di vera e propria musica.

 

L'uomo primitivo, infatti, per comunicare, si aiutava con gesti e suoni prodotti da rudimentali strumenti. Il tamburo era lo strumento più usato perché di facile costruzione.

 

 

 

 

Molti studiosi hanno cercato di scoprire come, quando e perchè l'uomo cominciò a far musica con gli strumenti.

Una teoria sostiene che l'origine degli strumenti musicali è legata all'osservazione da parte dell'uomo di alcuni suoni prodotti durante le sue attività quotidiane. Per esempio, alcuni studiosi sostengono che l'origine degli strumenti a corda stia nell'arco da caccia: l'uomo preistorico avrebbe notato il suono che la corda dell'arco produce quando viene scagliata la freccia, e avrebbe iniziato a riprodurre questo suono gradevole e quindi a costruire i primi strumenti musicali.

 

 

Un' altra teoria è quella secondo la quale gli strumenti avrebbero avuto origine dai movimenti compiuti per la danza, battendo le mani e il suolo con i piedi. Avrebbe quindi successivamente applicato al corpo oggetti che potevano produrre suoni se scossi dal movimento durante la danza, ed alla fine utilizzato questi oggetti in modo autonomo.

 

 

SCENA 2

Narratore: L'epoca in cui visse Pokonaso è stata chiamata Era Glaciale perché la maggior parte della Terra era coperta da una spessa lastra di ghiaccio. Le estati erano solo appena calde e, d'inverno, tempeste e tormente di neve venivano giù dalle montagne coperte di ghiaccio, mentre la gente si stringeva nelle caverne piene di correnti d'aria attorno   a fuochi crepitanti, in attesa della primavera.

Il padre e la madre di Pokonaso sono seduti davanti al fuoco con la nonna. Poco più in là si vedono   Kapo Kapo   e sua moglie.

Mamma: Credo che ancora sia troppo piccolo per dirglielo. Non capirebbe

Babbo: Una volta o l'altra lo dovrà pur sapere, che sia adesso o dopo fa lo stesso. Non vorrai mica che cresca senza saperne niente, no?

Entrano Pokonaso e Occhibuffi, si avvicinano al fuoco. Pokonaso si siede accanto ai genitori

Pokonaso : Brr... che freddo!

Occhibuffi mima di avere i brividi  

Babbo : Pokonaso, stai diventando un bambino grande e c'è una cosa che devi sapere. Ascoltaci attentamente, te la spiegheremo

Mamma: D'estate il sole è caldo. Fa sciogliere la neve, fa aprire i fiori, fa maturare i frutti e fa intiepidire l'aria.

Nonna: Ora, questo lavoro è assai duro e, come ogni lavoro che si rispetti, rende il sole molto, molto stanco. Dunque, Pokonaso, dicci, cosa succede d'autunno quando i frutti sono maturi?

Pokonaso: Comincia a fare freddo.

Babbo: Giusto. E ti sei mai domandato perché?

Pokonaso : No

Babbo: Bene, te lo dirò io. Lo sforzo che il sole compie per far crescere le cose lo lascia estremamente indebolito.

Nonna: E via via che il tempo passa, emana sempre meno calore. Si alza tardi e tramonta presto, finché gli rimane soltanto la forza di farsi vedere appena.

Mamma: Adesso è così debole che un bell'acquazzone riuscirebbe ad annientarlo.

Si avvicinano Kapo Kapo e sua moglie.

Babbo : Salve Kapo Kapo. E salve anche a voi.

Kapo Kapo : Sembravate impegnati in un discorso importante.

Babbo : Spiegavamo a Pokonaso   il duro lavoro che svolge il sole per noi e di quanto sia debole ora.

Entra il coro e tutti cantano Amico Sole ( di Roberto Piumini da Il mattino di zucchero ), Il coro resta in scena sullo sfondo.

Kapo Kapo : Bene. Se vogliamo che il sole non muoia lasciandoci senza luce né calore, ogni anno dobbiamo fare qualcosa affinché continui a funzionare per un'altra estate. Fino ad ora eri troppo piccolo per partecipare, ma adesso farai anche tu la tua parte... da domani. Tra 3 giorni ci sarà la DANZA DEL SOLE.

Moglie di Kapo Kapo: C'è molto lavoro da fare tutti insieme: uomini,donne e bambini.   Libereremo dalla neve uno spiazzo, poi andremo   nel bosco   a   raccogliere rami verdi e bacche, vischio ed erbe, dovremo metterle tutte insieme per formare un enorme mucchio, poi al centro isseremo un albero.

Pokonaso: (rivolto al pubblico) Lo sapevo. Ci sarà da faticare molto e da graffiarsi tutte le mani.

Babbo: Ecco quello che cerchiamo di fare. Mostreremo al sole com'è l'state, affinché se ne ricordi, e accenderemo fuochi per riscaldarlo e per restituirgli un po' delle sue forze.

Moglie di Kapo Kapo: Ci saranno anche canti e balli, naturalmente. E tutti noi riceveremo dei regali.

Pokonaso: La cosa si fa moooolto interessante!

Al centro si allestisce la scena

Tutta la tribù si riunisce intorno al totem, in silenzio.

Entra solennemente Kapo Kapo, con una torcia, seguito da alcune persone che portano in mano frutti, pesce, carne.. e le depongono ai piedi del totem.

Parte la musica n° 3 tratta dal cd INDIANI

Finita la danza Kapo Kapo alza le mani e la torcia al cielo

Kapo Kapo: Abbiamo avuto calore, luce ed allegria. Che il grande sole possa recuperare le sue forze ogni giorno di più e portarci un'altra estate

APPROFONDIMENTO

 

LE GLACIAZIONI

Sono periodi climatici freddi che hanno comportato il ricoprimento da parte dei ghiacciai di grandi estensioni del territorio.

Sulla Terra molti periodi glaciali si alternarono a periodi detti interglaciali, cioè tra due glaciazioni.

Durante ciascun periodo glaciale si verificarono importanti cambiamenti climatici che provocarono l'alternarsi di periodi di massima estensione dei ghiacci a periodi di ritiro dei ghiacci.

Durante le glaciazioni vi fu anche un notevole l'abbassamento del livello medio del mare che, in seguito al congelamento dell'acqua, permise all'uomo di spostarsi più facilmente anche tra i vari continenti.

Durante i periodi interglaciali invece, si formarono depositi alluvionali che riempirono grandi golfi dando origine a grandi pianure.

Durante i periodi tra le varie glaciazioni, il clima era più caldo di quello attuale, tanto che nelle regioni settentrionali si diffuse la fauna tropicale come l’Elephas antiquus, i rinoceronti e gli ippopotami.

Durante le glaciazioni invece gli animali si adattarono all'ambiente dotandosi di folte pellicce come il Mammuth, il Rinoceronte lanoso e la Renna.

 

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