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ATTO II - Scena 4

 

Personaggi: Donna Prassede, moglie del sarto, don Ferrante, Lucia, Abbondio, Perpetua

(scena: casa di Don Ferrante; la prima parte si recita a sipario chiuso)

Narratore: Una volta liberata, Lucia viene ospitata nella casa di un umile sarto, ma Donna Prassede, una nobildonna un po’ presuntuosa e con un marito un po’ eccentrico, la vorrebbe a casa sua per riportarla sulla retta via…

Prassede: (entra seguita a reverente distanza dalla moglie del sarto) No no no, non se ne parla nemmeno.

Moglie: Oh, la prego, donna Prassede! Era la mia scena!

Prassede: Oh, la togliamo, la togliamo! Non sarà poi un gran male, dopotutto!

Moglie: E il signor Manzoni cosa dirà? Oh, la prego, signora Prassede!....

Prassede: E dagli con questo Manzoni! Ha certe idee... E poi lui dice che io ho poche idee. Sarà. . .le mie, comunque, sono poche ma buone, e io ci sono molto affezionata Sulle...sue, invece, ci sarebbe molto da discutere…

Moglie: Ma signora donna Prassede, lui è l'autore! E' un letterato, sa, come il sarto mio marito!

Prassede: Oh, per carità! Anche Don Ferrante mio marito è un letterato, sa? E i letterati, creda a me, bisogna lasciarli stare, cara lei! Cuociano nel loro brodo! Quanto a noi donne, ci conviene far di testa nostra

Moglie: Ma signora….

Prassede: Oh, basta. Lucia viene a casa mia e basta (infilando la testa fra le tende) Siamo pronti là dentro? Uh, che lentezza! presto, dateci una botta! E poi cara la mia donna, come è che fate voi a ospitare Lucia? C’è la carestia, e avete gia tante bocche da sfamare, e poi … e poi, via! quella ragazza ha bisogno di una drizzatina. Quanto al signor Manzoni, lei non si preoccupi, che vedremo di raddrizzare anche lui. Venga, venga con me, che andiamo a cercare mio marito. Don Ferrante! Don Ferranteeee!!! Quando lo cerco non c'è mai. Don Ferranteeee!!!

(escono; apre il sipario; entra don Ferrante vestito come Diogene, abbozzando passi di danza ritmica)

Ferrante: E uno, due, tre, quattro, … uno, due, tre, quattro…

Prassede: (rientrando) Don Ferrante! Don Fer... toh, questa poi! Da che cosa ci siamo vestiti oggi, caro il mio maritino ?     

Ferrante: Da Diogene ballerino, cara la mia mogliera! Esperto  in influssi astrali , amuleti, ricerca dell’uomo ed elitropia.

Prassede: Eli … che?    

Ferante: Elitropia, ma chérie, trasformazione dei metalli in oro, pietra filosofale et similia. Lo sai, tesoruccio mio, che sono un esperto, io,  in metafisica!        

Prassede: Metà sola? E non ti sembrerebbe il caso di imparare anche l'altra metà, della fisica? Vuoi farti bocciare? Eh? Sfaticato! Se non fosse per me, batteresti, sempre la fiacca! Oh, ecco. Intanto qui c'è qualcun altro che ha bisogno dei miei buoni consigli. (Fa entrare Lucia da sinistra.) Oh, vieni carina, vieni, che ho un mucchio di cose da dirti . Siedi qui, ecco. Oh, vedrai quante cose che ho da dirti!

LUC: Oh, sì signora, grazie signora!

PRA: Eh, cara mia, a tutti io ho qualcosa da dire, a tutti! A cominciare dal signor Manzoni. A proposito: che lo so che è laggiù da qualche parte, tra il pubblico, e si nasconde...e mi evita… però mi sente, oh se mi ha da sentire! Che da quando facciamo le prove per questo spettacolo non ha mai perso una scena! Dunque...a proposito di scena… vorrei che la mia scena fosse un po' più lunga... anzi, vorrei due o tre scene tutte per me… O… non so… anche una parte da protagonista... in fondo io sono molto brava e....

Abbondio: (precipitandosi sul palco, da destra) Aiuto! I Lanzichenecchi! Arrivano i Lanzichenecchi! Si salvi chi può, aiuto! (va a nascondersi sotto il tavolo)

Perpetua: (dietro Abbondio, con una siringa) E si calmi, don Abbondio, si calmi! Venghi qui, venghi, che facciamo una bella iniezione di Valium..

Abbondio: No, la puntura no! Mi fa male, punge, ho paura dell'aidiesse… Ahi! Già fatto? AAhhhh! (cade addormentato)

Perpetua: Oh, finalmente, così quietiamo per due o tre scene. Lo farò portare al castello dell'Innominato, così ci arriva dormendo e non fa tante storie.

Ferrante: (a Perpetua, riemergendo come dal letargo) O donzella! Voi siete tempestiva come la provvida sventura, discreta come i vinti nel mito dell'ostrica, aulica come la donna angelicata, realista come…. O non siete piuttosto una ninfa? Ma certo, la ninfa… la ninfa... come si chiamava? Puntura! La ninfa puntura. Oh, che sbadato! Siringa! La ninfa siringa!

Perpetua: Boh! Questo è tutto matto. Sarà meglio chiudere il sipario (fa per chiudere)

Prassede: Eh no, adesso non si chiude, proprio no! Fermi! Ho detto no! Mmhh... volete chiudere? Ebbene chiudete, chiudete. (Chiude il sipario e si smantella la casa di Don Ferrante) Io resto fuori. Almeno per un applauso. Che, me lo fate applauso? Oh, grazie, grazie. Allora… dicevamo cosa? Cosa vedo? I soldati! Aiuto! Fatemi entrare! Non vorrete mica lasciarmi qui fuori da sola! Fatemi entrare!!!

(entra precipitosamente mentre dal fondo arrivano i Lanzichenecchi al suono della marcia di Radetzsky)

 

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Donna Prassede

 

 

 

 

 

 

 

Don Ferrante

  1. Chi sono i Lanzichenecchi?
  2. Rifletti sui Promessi Sposi romanzo storico. Cosa distingue questo romanzo dagli altri dello stesso genere, presenti nelle letterature straniere?

 

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