Personaggi: venditore, folla,
Renzo, bravi, Manzoni
(scena: montaggio paninoteca delle grucce
mentre va la musica: Fabrizio de Andrè: Crueza de ma)
Narratore: Mentre Lucia è dalla Monaca di Monza, Renzo va a Milano, ma…
non tutto fila liscio come lui vorrebbe… a Milano c’è la carestia, manca
la farina e il prezzo del pane è salito alle stelle. Il popolo è in
rivolta.
Venditore: panini, panini freschi! Ce n'è per
tutti! Gratis! Distribuzione gratuita! Panini! Tramezzini e giustizia!
Venghino signori, venghino!
Renzo: (entrando da sinistra, prima si aggira
circospetto, poi si avvicina) Calma, calma, un momento, fatemi
capire: è questa la scena del forno delle grucce?
Venditore: Ma certo! Non lo vedi, ragazzo! C'è
scritto anche qui: PANINOTECA DELLE GRUCCE. Dovresti saperlo che i forni
non sono più di moda, oggigiorno!
Renzo:(addentando un pezzo di pane salendo sul
banco, con tono oratorio) Allora... allora finalmente posso
parlare... ecco... silenzio, silenzio per favore! Oh! Panini e
giustizia, ben detto! Tutti devono mangiare panini, e anche tramezzini!
Non solo quelli del terzo piano, dico bene? Anche quelli di Largo
Giardino! Come sono le cose ora non è giusto! In succursale si muore di
fame! Panini è giustizia! Sciopero! Assemblea straordinaria!
Bravi: (entrano, afferrano Renzo e lo
trascinano via)
Renzo: Ehi, ma cosa fate? Ci deve essere un
errore! Questo sul copione non c’era, vi state sbagliando, andate via!
Bravo 1: Sei tu che ti sbagli, compare! Nemmeno
quello che hai detto poco fa era sul copione! Noi, per ordine del
preside veniamo, non del Manzoni! (lo strattona)
Renzo: Ahi, aiuto, liberatemi! (escono)
Venditore: Ehi, quel bravo giovane ha ragione!
Tutti: Liberiamolo! Liberiamolo!
Venditore: Andiamo a liberarlo, ma prima diamo
qualcosa da mangiare anche questi poveracci morti di fame! (Lancio di
panini sul pubblico)
Manzoni: (accorrendo dalla platea) Ehi!
Ahòòòòò!! Fermi, fermi tutti! Cosa succede? Ve la do io la paninoteca
delle grucce! Ecco qua: € 74,50 di pane. E chi lo
paga?
Il consiglio d'istituto? Ma siamo matti? Chiudete tutto, portate via
questa roba, si rifà, via, e andate a ripassare la parte!
(chiude il sipario per cambio di scena Manzoni
resta fuori)
Manzoni: E il pubblico... un po' d'ordine, dico
io! Ce n’è già abbastanza dei miei attori e mi ci manca anche il
pubblico, mi ci manca! Ah, che schifo, signori miei! Questa in fede mia,
è l'edizione più brutta dei Promessi Sposi che io abbia mai visto. (si
asciuga il viso con un fazzoletto. Entra il venditore con un secchio
d'acqua in cui Manzoni bagna il fazzoletto e se lo passa sul viso)
Aaaahhh, che piacere!
Venditore: E ci credo, è acqua d'Arno, a
denominazione di origine controllata, purissima, direttamente da
Firenze! ... oddio, c'è un po' di rumenta, colibatteri, pesticidi…ma...
pur sempre Arno è!
Manzoni: Oh, questa poi! Ve lo do io l'Arno! Dammi
qua, sciagurato, che ci vado a sciacquare i miei attori con l'acqua
d'Arno, non le mie parole! Non scappare, vieni qui!
(si rincorrono fino a uscire, gridando)
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