PRESENTAZIONE ARGOMENTO
La CIVILTÀ MINOICA in tutti i suoi aspetti: durata, vita quotidiana. commerci, governo, costruzioni, leggende e arte. Alcuni disegni sono presi dal sito midisegni.it.
PERIODI
La civiltà minoica si sviluppò nell'isola di Creta dal 2500 al 1100 a.C.
Possiamo distinguere 4 periodi:
PERIODO PREPALAZIALE (MINOICO ANTICO) | dal 2500 al 2000 a.C. |
PERIODO DEI PRIMI PALAZZI (MINOICO MEDIO) | dal 2000 al 1700 a.C. |
PERIODO DEI SECONDI PALAZZI (MINOICO TARDO) | dal 1700 al 1400 a.C. |
PERIODO POSTPALAZIALE | dal 1400 al 1100 a.C. |
LA VITA QUOTIDIANA
A Creta, gli uomini potevano dedicarsi a diverse attività: coltivavano viti e ulivi in collina, grano in pianura; allevavano capre e pecore, o facevano i pescatori in mare; facevano gli artigiani e realizzavano vasi di ceramica dipinti, oggetti di metallo, tessuti; si dedicavano al commercio marittimo. I nobili conducevano una vita raffinata e avevano servi e schiavi al loro servizio. | |
Le donne erano rispettate, si occupavano dei lavori domestici, ma partecipavano anche alle manifestazioni sportive e alle feste pubbliche. I Cretesi curavano l'abbigliamento e amavano i gioielli; le donne spesso si acconciavano i capelli con spilloni d'oro o d'argento. Un archeologo francese definì le donne cretesi "le parigine", perché vestivano e si pettinavano in maniera simile alle donne di Parigi dell'inizio del Novecento: portavano bustini con maniche lunghe e gonne fino ai piedi ornate con pizzi; calzavano sandali e a volte scarpe con i tacchi alti. | |
Le donne potevano celebrare cerimonie religiose, amministrare beni, partecipare a gare ginniche e battute di caccia. Lo storico Erodoto racconta che venivano considerati legittimi i figli nati da una donna cretese e da uno schiavo, mentre i figli nati dall'unione tra un cittadino cretese e una straniera o schiava non avevano diritti. A differenza delle altre civiltà dell'epoca, a Creta conta molto la discendenza femminile e poco quella maschile. Del resto le stesse divinità principali, la Grande Madre e la Dea dei serpenti, erano femminili. Le donne sono presenti in molte scene di corte e sono rappresentate sullo stesso livello degli uomini in tutti gli spettacoli pubblici. L'abbigliamento è sempre elegante: gonne lunghe e a campana, corsetti aderenti, cappellini. Gli occhi sono truccati in modo vistoso e i capelli sono mossi e raccolti con un nodo sulla nuca. |
I COMMERCI
Le importazioni e le esportazioni dei Cretesi:
Le città cretesi avevano il centro nel palazzo del re, ma vivevano intorno al porto. L'attività di costruzione delle navi era affiancata dal carico e dallo scarico delle merci e dalle partenze e dagli arrivi dei mercanti e dei soldati di scorta. Dal porto partivano grandi giare piene d'olio e di vino e poi marmi, legnami, ceramiche, tessuti, profumi, unguenti e cosmetici. Fiorente era anche il mercato degli schiavi prigionieri catturati in mare e di donne e bambini rapiti sulle coste vicine. Al porto si sentivano odori molto forti tra i quali spiccavano quelli dei pesci appena pescati e della pece usata per rendere impermeabili le barche. Si parlavano poi tutte le lingue del Mediterraneo Centro-orientale. Sui bacini e moli numerosi scaricatori erano in attesa di lavorare al soldo di trafficanti e armatori più o meno ricchi e avventurosi. In ogni città portuale, come Kato Zakro, tutti guardavano verso il mare, in attesa di avorio, spezie, incenso, metalli, legni pregiati. Talvolta i pirati incendiavano i templi e le città cretesi e ne rapivano gli abitanti. D'inverno, a causa delle cattive condizioni del mare, i marinai cretesi spesso si limitavano a raddobbare le navi, a riparare le reti, ad intrecciare le nasse, a pregare gli dei, a fare feste, a coltivare piccoli fazzoletti di terra nei sobborghi delle città. Una musica tradizionale greca attuale, il sirtaki: |
MINOSSE E IL MINOTAURO
Minosse costruì una grande flotta per dominare il mar Egeo, allora chiamato "Ellenico". Per rendere il mare più sicuro e per garantirsi i tributi da parte delle città greche, Minosse eliminò la pirateria. |
La civiltà cretese si chiama anche "minoica" dal nome del re Minosse che, secondo la leggenda, aveva fatto rinchiudere in un labirinto appositamente costruito il Minotauro, un mostro con la testa di toro e il corpo di uomo. Al Minotauro venivano sacrificati ogni anno 14 giovani della città di Atene. L'eroe Teseo, nascosto in mezzo ai giovani, raggiunse Creta, entrò nel labirinto e uccise il Minotauro. |
LE COSTRUZIONI
Creta è un'isola che si trova nel mar Mediterraneo. Su di essa la ricca civiltà minoica si distinse come potenza commerciale e per la sua raffinatezza. La civiltà minoica era caratterizzata da magnifici palazzi, il più famoso dei quali si trovava a Cnosso, la capitale, ed aveva la pianta simile ad un labirinto. Sul palazzo di Cnosso si svilupparono alcune famose leggende, come quella del Minotauro.
Poiché le città cretesi non si sentivano minacciate, non erano fornite di mura. Ogni città era governata dal suo re.
Nelle città-palazzo, oltre alle sale da ricevimento e alle stanze dove si svolgeva la normale vita familiare, si trovavano anche i magazzini e le botteghe artigiane.
I palazzi erano inoltre dotati di fognature per lo smaltimento delle acque sporche, mentre altri impianti fornivano acqua corrente.
Costruito intorno al 2000 a.C., ricostruito nel 1700 a.C. in seguito a un terremoto, il palazzo di Cnosso era immenso e ospitava, oltre ai re di Creta ("Minos"), gli uffici dei funzionari, le case dei servi, i laboratori, le officine, i magazzini, grandi cortili e saloni e un teatro. Il palazzo di Cnosso era chiamato "labirinto", dalle doppie scuri ("labirys") scolpite nelle pareti. Queste scuri rappresentavano il potere dei re. Le pareti del palazzo erano dipinte vivacemente e riccamente decorate. Gli affreschi riportavano scene di vita quotidiana e vengono oggi utilizzati dagli storici per ricavare informazioni sulla civiltà minoica.
UN VASO CRETESE
CRETA IERI E OGGI...