Agosto 2008

a cura di Teresa Ducci

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MALINDI

 

E' l'antica cittą stato swahili che conobbe il suo splendore nel sec. XIV  quando fu una potenza dominante della costa keniota. Importante centro commerciale, fu la prima cittą ad accogliere i primi navigatori portoghesi.

Oggi Malindi č meta dei nuovi colonizzatori, soprattutto italiani, che costruiscono le loro case di vacanza per pochi euro.

Poco distante dal centro cittą, č possibile visitare la fabbrica del legno. Grandi capannoni dove tantissimi artigiani, seduti a terra e con strumenti rudimentali, cesellano e scolpiscono i souvenir in legno di ebano, chinino, ulivo ed altri legni.

Una  dimensione del lavoro da noi ormai sparita. Si lavora e si chiacchiera per circa 12 ore al giorno senza trascurare i visitatori ai quali offrono spontaneamente spiegazioni e dimostrazioni.

Alle donne spetta il compito della decorazione: con mano ferma e decisa eseguono decorazioni simmetriche precise ed accurate. Dopo il lavoro, raccolgono in grossi sacchi i trucioli di scarto che serviranno loro, una volta tornate a casa, ad accendere il fuoco per cucinare.

Poco pił in lą della fabbrica, il quartiere povero: un ammasso di casupole costruite con fango e sterco di vacca. Con la pioggia, le strade di terra battuta, diventano bacini per pozzanghere  dove i bambini, normalmente scalzi, sguazzano tranquillamente.

Sulla spiaggia di Malindi si allineano stabilimenti e locali, alcuni anche molto eleganti, ad esclusivo uso degli italiani in vacanza