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a cura di Teresa Ducci

 

I dintorni di San Pietroburgo

 

 
 

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Puskin

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Versailles sul mare

 
 

I dintorni di San Pietroburgo raccolgono il fasto e le ricchezze più inimmaginabili del periodo imperiale russo. Gli zar e le zarine non rinunciavano, neppure in vacanza, alla vita sfarzosa e costruivano palazzi d'estate all'insegna del lusso  e dell'ostentazione della ricchezza più smoderata.

Pushkin (Villaggio dello Zar)
Palazzo di Caterina

A circa 25 Km da San Pietroburgo si trova una località che prende il nome dal padre della letteratura russa: Pushkin. Questo sito non è tanto famoso per il letterato, che lì frequentò  l’università, quanto per una delle residenze estive più sontuose  della zarina Caterina, in stile rococò russo su progetto dello stesso architetto italiano  dell’Hermitage,  Bartolomeo Rastrelli. I capitelli, i fregi e gli ornamenti dorati sono talmente  eccessivi che possono provocare quasi una sensazione di rifiuto e di imbarazzo soprattutto al pensiero di quanto disagio e fame sia costato al popolo tutto quello sfarzo inaudito.
Tra le sale più famose vi sono il
Grande Salone del Rastrelli, decorato con intagli in legno dorato ed enormi specchi che riflettendo la luce delle finestre  allargano lo spazio visivo rendendo il salone enorme e molto luminoso. La Sala da pranzo verde ricca di bassorilievi in stile pompeiano, con al centro il tavolo da pranzo apparecchiato di tutto punto con porcellane preziose. Infine il capolavoro del palazzo: la Stanza d’ambra, la più famosa per le sue  pareti interamente rivestite da pannelli d’ambra purissima, dei veri e propri quadri realizzati con la tecnica del mosaico fiorentino.
Più gradevole e riposante è il parco intorno al palazzo con i laghetti, i viali alberati e le immancabili statue tra i fiori delle aiuole. Nel parco, poco distante dal palazzo sono situate  due piccole costruzioni:  lo studio di Caterina, dove la zarina si rifugiava per il relax, ma anche per lo studio;  i bagni, una sorta di centro benessere dove veniva praticata  la sauna.

 Petrodvorec  ”La Versailles del Mare”
Sul golfo di Finlandia, sul Mar Baltico si affaccia un’altra  residenza imperiale: Pedrodvorec. Fu fatta costruire da Pietro il Grande
dopo aver vinto la guerra contro la Svezia, che gli fece ottenere  lo sbocco al mare.
Tanto per non smentire le manie di grandezza degli zar e la loro propensione all'emulazione
, Pietro volle che la villa fosse al pari di quella della Versailles francese.
Infatti oggi è conosciuta anche con il nome di “Versailles del mare”.
La residenza è costituita dal grande palazzo d’estate,  con
 interni ampi, luminosi e costellati di oro e specchi, ed un immenso parco che è l'attrazione maggiore per il turista.

Il Parco fu progettato dallo stesso Pietro il Grande e realizzato dai migliori architetti dell'impero. C
ostruito  a gradoni che scendono verso il mare, è  ricco di giochi d’acqua, zampilli e fontane.  Notevole  è  la Cascata Barocca decorata con circa 200 statue in bronzo dorato raffiguranti divinità marine. Ai piedi della cascata, si innalza la Fontana del Tritone che vince il Leone. Nell'allegoria che vede il tritone rappresentare la Russia ed il leone la Svezia, questa fontana fu voluta dallo zar per commemorare la vittoria della Russia sulla Svezia. Davanti ad essa continua una serie di fontane con zampilli e statue fino ad arrivare al mare. In qualche  angolo del parco è facile trovare  scherzi d'acqua come la  fontana della Quercia  che, con un sistema particolare, i suoi zampilli si accendono calpestando determinate pietre a terra. E così, inaspettatamente, il visitatore si trova sotto una pioggia di spruzzi d’acqua inevitabili. Questa fontana è il divertimento dei bambini  che scorrazzano tutt' intorno alla ricerca della pietra fatata che genera gli  zampilli.
In ogni angolo del parco si scoprono sorprese diverse: zampilli a raggiera,  fontane monumentali, cascate e piscine, tutto ciò   in una cornice di viali alberati e prati verdi artisticamente sagomati e decorati con aiuole di fiori colorati.

In fondo al parco, proprio vicino alla costa, si erge una piccola costruzione in stile olandese, chiamata  Monplaisir (del mio piacere).  Una costruzione sobria, sicuramente meno fastosa delle residenze imperiali, concepita per il riposo ed il relax:  un luogo dove trovare pace e tranquillità.
Che forse anche gli zar riconoscevano che lo sfarzo e l'eccessiva ricchezza, seppure soddisfano le esigenze di rappresentanza  non certo appagano quelle dell'animo?.....

Questo luogo del piacere si estende su un solo piano: una serie di  piccole stanze, l’una dentro l’altra, con grandi finestre che si aprono sul mare. Le decorazioni alle pareti sono semplici e sobrie in contrasto con la ridondanza dello stile degli zar; l’uso dell' oro  è  minimo o inesistente. Le finestre che si aprono sul mare fanno da cornice al più bel quadro naturale i cui colori  prevalenti sono l'azzurro del mare ed il verde degli alberi e dei prati, due tonalità che danno riposo agli occhi e serenità allo spirito.
Un grazioso angolo  di quiete.

 

Fine