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CONTINUAZIONE N. 2....

LAVORO PREMIATO
come miglior lavoro collettivo

...Tutti diedero ragione a Filomena e protestarono contro la decisione del Re che, infuriato gridò così:

- Ecco, ho deciso!
Sia fatto ciò che dico,
siano posto nelle sale,
dove tutto si può trovare,
ciò che uguale ha l’iniziale,
altrimenti…… vi fo frustare!-
Spaventati, tutti iniziarono a correre freneticamente per sistemare ogni cosa nelle stanze, come aveva ordinato il Re. Nella sala A misero le cose che iniziavano con questa lettera; nella sala B gli oggetti che iniziavano per B; nella Cucina tutto ciò che iniziava con la lettera C.
Si fece intanto notte e il Lupo e la Volpe, coperti dal buio, uscirono dal ripostiglio e si diressero quatti, quatti, verso la cucina.
- Finalmente, amico mio!
Ora forza, dai, coraggio,
mangiam tutto quel formaggio!
Carne, pesce, pane e polli,
Uova, latte finchè crolli.
Pancia mia fatti capanna
Umh! Che buona quella panna!
Non sapevano che nella cucina erano stati sistemati tutti gli oggetti che iniziavano con la lettera C e arraffarono tutto quello che trovarono, cacciandosi in bocca ogni cosa. Così, scambiarono ciabatte per prosciutto, cemento per zucchero, colla per maionese, cartone per pane, corde per prelibate salsicce, ingoiarono, senza neanche masticare, tutto ciò che trovarono.
Solo quando furono sazi, il lupo interruppe quella “goduria”.
- Volpe, non ti sembra che quella salsiccia fosse un po’ troppo dura e quella maionese un po’ troppo appiccicosa? Del pane, che te ne sembrava? Non era proprio un pezzo di cartone?
- Oibò! Ma cosa abbiamo mangiato!?
Improvvisamente furono assaliti da un fortissimo mal di pancia e cominciarono a rotolarsi e a urlare per il dolore e la notte fu squarciata da orribili ululati. Il Re, furioso per essere stato strappato in modo tanto violento dal suo regale sonno, scese dal suo letto e si precipitò nel cortile urlando:
- Che cos’è questo baccano?
Non si può più riposare!
smettete subito di sbraitare!
Guardie, a me immantinente
Catturate prontamente
Chi ha osato disturbare
Il mio dolce sonno regale. -
Corsero le guardie con le spade in pugno, tutti uscirono dal castello con bastoni e scope alla ricerca degli intrusi. I malcapitati, capirono di essere perduti e se la diedero a gambe gridando per il dolore e imprecando contro la loro cattiva sorte.
- Ma che sorte maledetta!
Questa sì che è una disdetta!
Come puoi immaginare
Che al posto del mangiare
C’è cemento, calce e cuoio! -
- Questo sia di insegnamento:
una cosa accattivante
qualche volta, vista in ombra,
non è proprio ciò che sembra.-

Cardinali Letizia Rosaria; Messina Giorgia Rita; Cangelosi Giuseppa; Scebba Giorgia; Bronti Elisabetta.
I.C. RENATO GUTTUSO
PALERMO
CLASSE I B







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