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LA GABBIANELLA E IL GATTO

CHE LE INSEGNÒ A VOLARE

 

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Scena Quarta

 

(Accademia di Diderot, libreria, libri; musica: entrano Diderot e i suoi otto colleghi, si alza il sipario, balletto)


Diderot: -  Bene bene bene cari colleghi … Cosa avete scoperto?

I Collega: -  Diderot, guarda … ho scoperto che su questo libro ci sono tante parole …

Diderot: -  Congratulazioni collega, è una scoperta interessante.

II Collega: -  Ma non basta, io ho scoperto che le parole sono formate dalle lettere.

Diderot: -  Benissimo, le nostre ricerche proseguono alla grande!

III Collega: -  Ma non basta ancora, io ho scoperto che alcune lettere hanno un suono tutto loro e altre no.

Diderot: - Ottimo, ottimo!

IV Collega: -  E ancora non basta. Io ho scoperto che nei libri ci sono molte illustrazioni

Diderot: - Ma galoppiamo con le nostre scoperte!

V Collega: -  Io poi ho scoperto che le illustrazioni riescono a far capire meglio ciò che si vuole capire!

Diderot: -  Colleghi, siete geniali!

VI Collega: -  Ma, caro Diderot, non tutte le figure sono uguali: alcune sono in bianco e nero e altre a colori.

Diderot: - Stavolta il Nobel non ce lo leva nessuno.

VII collega: - Aspetta Diderot, ascolta questa che è la più interessante.

VIII collega: -  Io ho scoperto una cosa, grazie a tutte le ricerche precedenti dei nostri dottissimi colleghi, (fa un leggero inchino agli altri che ricambiano) una cosa, dicevo, che rivoluzionerà la scienza. Ho scoperto che tutte queste cose stanno dentro dei libroni che si chiamano: ENCICLOPEDIA.

Diderot: -  Emplico … encilo … plevico …

Tutti: - EN-CI-CLO-PE-DI-A.

Diderot: -  Che parola misteriosa e affascinante. (bussano alla porta)

Diderot: -  Avanti. (entrano Zorba e i suoi amici)

Diderot: -  Ma che sorpresa, Colonnello. Cosa vi porta qui?

Colonnello: -  Una storia triste e ingarbugliata, solo lei e i suoi colleghi, con la vostra intelligenza, potete risolverla.

Diderot: -  Mi dica, mi dica Colonnello. (musica, fingono di parlarsi mentre percorrono il palcoscenico avanti e indietro, poi Diderot fa un cenno ai Colleghi e li informa, sempre fingendo di parlare loro)

Diderot: -  Certo che è un problema grave, assai grave …

I Collega: -  Questo uccello che ci è stato descritto pare proprio essere un gabbiano.

II Collega: -  Deve essere rimasto intrappolato in una chiazza di petrolio.

III Collega: -  E’ stato bravo, nessun gabbiano sopravvive alla Peste Nera.

Tutti: -  Peste Nera?

IV Collega: -  I gabbiani chiamano il petrolio, quella robaccia puzzolente, Peste Nera.

V Collega: -  Per loro è la peggiore disgrazia che possa capitare, perché quella roba appiccicosa impedisce il volo.

VI Collega: -  Gli umani, che gente! Credono di essere gli animali più intelligenti e sono quelli che sporcano con quella robaccia.

VII Collega: - Che poi … che ci faranno? Boh! Dovremmo fare una ricerca per scoprirlo.

VIII Collega: -  Ma occupiamoci del nostro caso. Portate il modello di gabbiano che abbiamo in soffitta.

Colonnello: -  Su segretario, vai a prendere il modello. Non vorrai che questi gatti superintelligenti si affatichino.

Segretario: -  Vado di corsa, Colonnello. (esce)

Gattina: -  Mamma mia che lento, che pigrone … non mi piace proprio.

Colonnello: -  Ma no, tesoro di zio, è un bravo guaglione … (entra Diderot con lo stesso personaggio che interpreterà la Gabbianella, che per l’occasione farà il modello di gabbiano)

Diderot: -  Allora, cari colleghi. Spiegate a questi onorevoli gatti del porto come regolarsi.
(
Tutti i Colleghi mentre parlano cambiano posizione al gabbiano-modello che assume un’espressione sempre più seccata)

I Collega: -  Bene, normalmente un gabbiano si presenta così: belle ali, bel becco, bella coda …

II Collega: -  Vola in stormi ordinatissimi per recarsi ai grandi raduni dei gabbiani.

III Collega: -  Hanno una legge fondamentale: se uno di loro ha un incidente gli altri non devono salvarlo se rischiano la vita.

IV Collega: -  È ciò che è successo alla tua Gabbiana, Zorba. Non capisco davvero come ce l’abbia fatta ad arrivare fino a casa tua.

V Collega: -  La tua gabbiana deve avere un motivo molto importante se ha cercato con tutte le forze di uscire dal petrolio. Chissà che motivo …

I Gatto: -  Diceva in continuazione “Salvate il mio uovo, salvate il mio uovo”.

II Gatto: -  E poi ha fatto promettere tante cose a Zorba, pure di insegnare a volare al suo piccolo.

VI Collega: -  Ecco perché ci è riuscita, stava per avere un piccolo.

VII Collega: -  Ma mi pare di capire che la vostra Gabbiana sia ancora viva.

Gattina: -  Sì, sì. Era ancora viva quando l’hanno lasciata.

VII Collega: -  Anche se è molto, molto difficile che ce la possa fare, perché la Peste Nera non perdona, bisogna trovare un modo per toglierle quel petrolio di dosso.

Diderot: -  Dobbiamo fare una ricerca e scoprirlo.

Zorba: -  Scusate, non vorrei essere maleducato, ma non c’è tempo per aspettare la vostra ricerca. Dobbiamo far presto.

Diderot: -  Caro il mio Zorba, ma noi abbiamo appena scoperto come si fa a fare le scoperte. C’è la nostra ENPLICO ELI …COTTERIA …COM …PLICATE … RIA.

Tutti i colleghi: -  EN-CI-CLO-PE-DI-A.

Diderot: -  Ecco sì, proprio quella. Cerchiamo il volume 19, lettera P. (I colleghi portano un volumone a Diderot) Ecco qua … petrolio, petrolio, petrolio … trovato. Mmmmmhhhhh…ahahhh, “Come togliere una macchia di petrolio: per togliere una macchia di petrolio ci vuole una bella strofinata di benzina”.

Tutti: -  Di benzina?!?

Gattina: -  E dove l’andiamo a trovare la benzina!

Segretario: -  Nel nostro scantinato, ovvio!

Colonnello: -  Segretà, ancora mi togli il miagolio di bocca, lo stavo giusto dicendo. Sai che fai? Visto che hai tanto da dire, la benzina la vai a prendere tu e tu la strofinerai sulla Gabbiana.

Segretario: -  A parte che questa cosa mi fa un po’ schifo, con cosa la strofinerei? Non abbiamo degli stracci.

Colonnello: -  Ma come, proprio adesso non sai che dire? Con la tua coda, è ovvio!

Segretario: -  Con la coda, la mia bellissima coda? No, proprio no, assolutamente no!

Colonnello: -  Vorrà dire che stasera dovrai rinunciare ad una doppia razione di fegato con panna …

Segretario ( con aria sognante): -  Doppia razione … fegato con panna … slurp!

Gattina: -  Senza contare che saresti il mio eroe e chissà … potrei decidere di accettare quella passeggiatina al porto …

Segretario: -  Mi avete convinto, andiamo a pulire la gabbiana. (mentre escono sospira) Oh, la mia povera coda, che sacrificio …
( si chiude il sipario)