Narratore 2: Era proprio così, un forte vento aveva risucchiato i bambini e in un attimo si ritrovarono dentro alla sfera che si era animata.

Aveva ragione Paolo, quella sfera era Magica.

Narratore 1: Pochi minuti furono sufficienti per trasportare i nostri amici in un posto molto bello e appena la sfera atterrò sulla neve…

Sara: Ma dove siamo? Come facciamo ad uscire da qui? Ho paura, voglio ritornare indietro.

Cesare: Stai tranquilla Sara, se stiamo tutti insieme non ci succederà nulla.

Paolo: Ma… ma dove siamo? Che luogo è questo? Sembra disabitato. Non vedo nessuna casa. Solo neve e neve.

Claudio: Dai, non perdiamo tempo. Cerchiamo di uscire dalla sfera, così riusciremo a capire dove siamo finiti e perché questa sfera ci ha portati qui.

Mentre escono, vedono delle impronte sulla neve.

Sara: Ehi!! Guardate, ci sono delle impronte sulla neve, di chi saranno?

Cesare: Seguiamole! Son sicuro che ci porteranno verso una casa o un nascondiglio.

Claudio: Dai, seguitemi, paurosi!!!!

Paolo: Claudio, non essere il solito, non siamo paurosi, è che questa è una situazione che non conosco e questo mi rende nervoso.

Giulia: È tutta colpa mia se ci troviamo in questo pasticcio. Non sto mai attenta. Mi dispiace amici, mi dispiace tanto.

Sara: Non ti preoccupare Giulia, vedrai che riusciremo a cavarcela anche questa volta.

Narratore 2: I bambini nonostante avessero tanta paura decisero di seguire le orme.

Claudio: Forza, ci siamo quasi. Vedete? Queste orme ci hanno portato verso quella casa. Facciamo un ultimo sforzo, così potremo riscaldarci un po’. Ho i piedi congelati.

Narratore 2: I bambini nonostante avessero tanta paura decisero di seguire le orme.

Claudio: Forza, ci siamo quasi. Vedete? Queste orme ci hanno portato verso quella casa. Facciamo un ultimo sforzo, così potremo riscaldarci un po’. Ho i piedi congelati.

Tutti i bambini: È vero, meno male, ho voglia di bere un buon the caldo.

Narratore 1: I bambini, passo dopo passo, riescono ad arrivare davanti alla casa che è molto strana. Nessuno però ha coraggio di bussare.

Paolo: Cosa dite, provo a bussare?

Tutti i bambini: Sì, così vediamo chi ci abita.

Giulia: Speriamo che non sia un fantasma!

Sara: Speriamo che ci sia una stufa dove possiamo scaldarci!

Claudio –Paolo- Cesare: ssshhh Zitte!! Non fate rumore!

(Tutti i bambini sono vicini)

Narratore 2: Claudio fa per aprire la porta, ma questa è già aperta. Come se qualcuno li stesse aspettando.

Cesare: È già aperta! Non sarà mica una trappola!

Paolo: Stiamo attenti e tutti vicini.

Narratore 1: Cesare è il primo ad entrare e vede che sopra il tavolo c’è una lettera.

Cesare: Ehi! Guardate qua, c’è una lettera, aspetta che vediamo cosa c’è scritto. No, forse è meglio che la legga tu Giulia, sai, io ho un po’ di difficoltà nel leggere.

Giulia: Comodo vero? Con un po’ di esercizio in più saresti veloce anche tu! Dai, dammi la lettera!

Narratore 2: Giulia incominciò a leggere a voce alta la lettera e tutti erano molto attenti ad ascoltarla.

Giulia: Cari bambini, sono Babbo Natale e mi hanno rapito. Vi prego venite a liberarmi. Seguendo la mappa che sono riuscito a disegnare di nascosto, troverete il mio nascondiglio… state attenti però perché dovrete superare delle prove. Dovrete attraversare il ponte e togliere il masso che c’è davanti alla grotta con le parole magiche che solo voi conoscete. Fate presto, altrimenti salterà il Natale in tutto il mondo. Firmato: Babbo Natale.

Narratore 2: Tutti i bambini rimangono senza parole e con tanta paura ma Claudio …

Claudio: Dai, sbrighiamoci, abbiamo poco tempo a disposizione.

Narratore1: Tutti bambini uscirono dalla casa e si guardarono attorno per trovare la strada.

Sara: Io però non vedo nessuna strada, nessun ponte.

Paolo: La forte nevicata l’ha distrutto.

Giulia: E come facciamo adesso?