home

ATTO I  -  Scena 3

 

Personaggi: Perpetua, Abbondio, Renzo, Lucia, Agnese, Tonio, Gervaso, Manzoni

Narratore: Le sorprese non erano finite per don Abbondio, il quale, di ritorno a casa….. 

(scena: casa di don Abbondio, Perpetua intenta ad apparecchiare e a servire la cena )

Perpetua: (canta) i sogni son desideri…. Di felicità….

Abbondio: (entra da sinistra e appende mantella  e cappello) oh, finalmente!

Perpetua: (senza notarlo continua a cantare)

Abbondio: Ehem!

Perpetua: (ricomponendosi) Oh, don Abbondio! Venghi, venghi che è pronta la cena!

Abbondio: Mmmmh, risotto alla milanese, che delizia!

Perpetua: E c'è anche il suo vino preferito, sa, quello che...

Abbondio: No no, per carità! Tanto più che, guardi, non ho proprio niente da dirle.

Perpetua: Come! non è successo niente?

Abbondio: A me, no. (ogni volta tenta di mangiare e Perpetua lo interrompe)

Perpetua: Come! E i bravi? Non li ha visti? Non ci ha parlato?

Abbondio: Chi, io? Nossignore, proprio no. Con loro se l'è vista il signor Manzoni.

Perpetua: Oh, ma davvero? Allora forse...

Abbondio: Allora forse che cosa?

Perpetua: dicevo, così per dire signor curato, che allora forse questa semplifica le cose.

Abbondio: (alterato, alzandosi) Semplificare? Ora non mi venga fuori anche lei con le sue semplificazioni, che sono sempre complicatissime. Che già ce ne sono tante di complicazioni, in questo spettacolo. Non basta che un poveraccio debba trovarsi qui, su un palcoscenico, e sia costretto a recitare una parte così difficile come la mia, anzichè starsene comodamente a casa sua a...

Perpetua: (che intanto è andata la porta e ha fatto tacitamente entrare Renzo) Pensavo, signor curato, che in fondo questo matrimonio si potrebbe anche fare, alla fin fine!

Renzo: (euforico e spaventando Abbondio ) Buona sera Signor curato! Allora, lo facciamo ‘sto matrimonio?

Abbondio: Oh Domineiddio! Renzo! E tu che ci fai qui?

Renzo: Mi sposo, signor curato!

Abbondio: E che, da solo?

Renzo: ( indicando la porta) No, ma...

Abbondio: I “ma” lasciali stare, che sono nella mia parte e li dico io. Dunque, vediamo, Renzo: tu ti vuoi sposare, hai detto. Ma non sono mica cose da fare a cuore leggero, codeste! Cogito ergo sum: la riflessione, prima di tutto. Mantenere il controllo di se stessi: mens sana in corpore  sano. E poi, quando alea iacta est... eh eh, caro il mio Renzo... errare humanum, perseverare...

Renzo: Ah no, caro don Abbondio, stavolta non mi frega più col latino! Mi sono fatto furbo anch'io e mi sono portato… la grammatica...eccola qua… e il vocabolario, non si sa mai (li tira fuori dalla borsa). Ecco qua!

Abbondio: Ah, questi ragazzacci moderni! Non sanno più tradurre neanche una sillaba senza l'aiuto del vocabolario! Ah , o tempora o mores!

Perpetua: temporali non ce n'è in giro per stasera... quanto alle  more ... ecco qua, queste due brave donne  gliene hanno portato un cestino colmo colmo, che le piacciono tanto, eh, signor curato? (fa  entrare Lucia e Agnese)

Renzo: Lucia, Agnese!

Agnese: Buonasera, buonasera a tutti! Ah, finalmente qui si respira. Faceva un caldo, là fuori, che non ci si poteva neanche stare. Bene, bene, ci siamo quasi tutti, mi pare.

Abbondio: Ehi, un momento, un momento, santa pazienza! Che cos'è tutta questa confusione a casa mia, e a quest'ora, per di più?

Agnese: Gli è, caro don Abbondio, che se lei non ha parlato con i bravi e non ha ricevuto minacce, questi due poveri figlioli si potrebbero anche sposare, no? E poi, io mi eviterei anche di dire alla signorina Perpetua che è una… zitella! ( Perpetua dà segni di insofferenza )

Abbondio: Ehi, andiamoci piano! Le minacce sono come le tasse, ci sono le dirette e le indirette: fatto sta che alla fine si pagano sempre tutte! Quanto a Perpetua poi...

Lucia: Oh, la prego, signor curato! Eviteremmo quel matrimonio di sorpresa che a me mi dà così fastidio! Tutto quel parapiglia, quei problemi... e poi, quella coperta che mi tirano in testa... è piena di peli di cane, e puzza, perché ci va sempre a dormire il cane custode fuori dall’orario delle prove!

Abbondio: Ma, non so veramente... io non voglio compromettermi e poi, vedi Lucia, mancano anche i testimoni...

Perpetua: Oh se è per quello ci sono io e anche quelli (fa entrare Tonio e Gervaso)

Gervaso: (allegro e tonto, stringendo la mano a tutti) Congratulazioni! Congratulazioni! Ci sposiamo, eh? Congratulazioni! (a Manzoni, che nel frattempo è salito in scena con il libro dei PS) Congr...

Manzoni: GERVASO!

Tonio: (impersonale alla platea) A chi la tocca la tocca!

Manzoni: che succede? Quale messinscena è mai questa?

Tonio: (come sopra) una messa in scena, appunto. Per poco ci scappava anche la cerimonia di nozze!

Manzoni: Ma come, ma come! Questo è un imbroglio, un imbroglio bello e buono!

Tonio: (come sopra) Appunto: la notte degli imbrogli.

Manzoni: Chi ti ha detto di usare quest'espressione? E chi vi ha detto di inscenare questa farsa?

Agnese: La questione è , signor Manzoni, che lei ci aveva dato delle parti da studiare, ci aveva!

Manzoni: Oh, lo so bene! (indica il libro) Lo so bene io quali parti vi avevo dato da studiare!

Agnese: E noi abbiamo studiato, sa? Ma era così difficile e così lungo... e allora, dietro mio consiglio, abbia dato qualche scorciatina, qualche taglio qua e là...

Renzo: Ecco, vede? Abbiamo studiato sul Bignami: Ernesto Bignami, I Promessi Sposi. E... converrà che c'è una certa differenza, no? (confronta i due testi)

Manzoni: E te pareva che non ci risiamo con la concorrenza e i rifacimenti abusivi! Da’ qua, via questa robaccia (getta il Bignami in platea) e voi fuori, fuori tutti a ripassare la parte come si deve, via! E ricordatevi che questo matrimonio, almeno per ora, non s'ha da fare! (escono tutti)

Gervaso: (uscendo, con voce scema) Prepotente!

Cala il sipario

Intermezzo musicale (durata: 30-40 secondi circa )

indice copioni

 

 

 

Perpetua

 

 

 

 

 

 

Renzo

 

 

 

 

 

 

Lucia

 

 

 

 

 

 

Agnese

  1. Rintraccia sul testo dei P.S. il brano a cui si riferiscono le parole di Agnese di questa scena, quando parla di Perpetua.
  2. Di cosa parla Agnese a perpetua per distrarla dalla "sorveglianza" alla casa del curato?

indietro  avanti