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ATTO I  -  Scena 6

 

Personaggi: Ludovico, don Rodrigo, Fra' Cristoforo, Manzoni, tutti

Scena: una poltrona con Don Rodrigo; poi entra Ludovico armato di spada

Narratore: Eh già… Come in tutti i romanzi che si rispettino, anche nei Promessi Sposi ci sono i buoni e i cattivi. Buono è fra’ Cristoforo, che ha scelto una vita di penitenza per riparare un errore di gioventù… cattivo, è don Rodrigo!

Rodrigo: Il potere!!! E' bello sentirselo addosso, il potere! Esercitarlo! Già... perchè il potere si ESERCITA... bella parola... ESERCITARE............ Io il potere lo esercito su questi bifolchi, che sono gli abitanti di questo paesotto sul ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno... e adesso, caso vuole che io mi sia innamorato… ma che dico! Il potere non si innamora! Il potere… VUOLE!  E io VOGLIO una ragazzotta... un gran bel pezzo di fi… fi… figluola, che si chiama... boh? chi se lo ricorda, come si chiama... ma che importano i nomi, via! Sarà mia, perchè io posso, io sono il POTERE!

Ludovico:  Aaaaaah, ti ho trovato, finalmente! Sei tu, sì, tu, che hai ucciso il mio fedele Cristoforo! E perchè, poi? Per una stupida questione di precedenze! Puah! Ma me la pagherai! Muori, bastardo!

Rodrigo: Ioo?????? E che c'entro io, lurido mercante? E chi lo conosce questo Cristoforo? Non mi risulta che sia nell'elenco delle mie vittime...

Ludovico: Se non sei stato tu è stato qualche altro prepotente della tua specie! siete tutti uguali, voi! Razza di cani bastardi! Prendi questo, nobilotto da strapazzo, e questo!

Rodrigo: Aaaaaaaahhhhh!!!

Ludovico: (lasciando cadere la spada) O Dio, l’ho ucciso! Sono stato io! L'ho ucciso io! Signore onnipotente! (si inginocchia presso il cadavere, con testa fra le mani.  cala luce; luce soffusa su Fra Cristoforo che entra e osserva la scena)

Musica: Smetana, la Moldava. (una voce in microfono fuori scena)

per un'immagine sola

di questa vita corrosa

neppure un indizio so darti,

una parola

che sublimi la mente

dai solchi ottusi

e vani

dal nostro eterno presente.

Non servono, credi,

parvenze di prosa o di poesia,

non si trova la porta

che conduca lontano:

la chiave arcana della fantasia

disillude i naufragi

travolta nei dogmi d'altre fedi.

E allora, lascia

scorrere i fiumi dell'inganno,

siedi

all'aspra corte di Malinconia,

bevi

dal calice dei giorni

il sorriso del tempo

e l'ironia.

 

(sale la musica, Ludovico esce e Fra' Cristoforo s'inginocchia al suo posto)

Rodrigo: (alzandosi) AH AH AH!!!!

Cristoforo: Don Rodrigo! Ma... ma voi non eravate...

Rodrigo: Morto? Ah, no, frate, io non sono morto. Io sono il potere, frate, e il potere non muore mai, ricordatelo bene.

Cristoforo: Ma guardate dentro di voi, don Rodrigo... il potere non ha un'anima … mentre voi… voi ce l'avete!

Rodrigo: Un'anima, io? E a che scopo? A cosa dovrebbe servirmi un'anima, sentiamo un po', frate?

Cristoforo: A essere un uomo, un essere umano, ad amare la vita e a godere dei doni di Dio. Perché Dio ha detto “E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago piuttosto che un ricco entri nel regno dei cieli “.

Rodrigo: Uff, quante prediche, frate! Di’ un po'...è per quella Lucia… Mondella che sei venuto, vero?

Cristoforo: Per lei, sì, per voi, don Rodrigo, e un po' anche per me stesso. Quella ragazza ha bisogno della mia protezione, e anche voi, Rodrigo, avete bisogno dell'aiuto di Dio, perché la vostra anima è stata toccata dal male. Quanto a me... ho voluto trovarmi ancora una volta come un tempo, faccia a faccia con un nobile come voi, che oltrepassa ogni giorno i limiti del lecito con le sue prepotenze! 

Rodrigo: Queste è troppo, frate! Di me non ti devi impicciare, e di te non me ne frega niente! Quanto alla ragazza... certo, ha bisogno di protezione... oh, ma... c'è tanto posto nel mio castello, e tanti letti... ci sarà bene un letto anche per lei, eh, frate? Magari il mio, eh? Che ne dici, del mio letto, frate? 

Cristoforo: Spudorato marrano! Tu dici che il potere non può morire, ma la vedremo! Intanto io ti dico che anche Ludovico è vivo, il flagello dei prepotenti! (afferra la spada da terra e fa per lanciarsi contro Rodrigo)

Manzoni: (accorre trafelato sul palco) Ehi, ferma, ma siamo matti? Da’ qua! Ora mi ci manca anche Fra Cristoforo che fa il dottor Jekyll e Mr. Hide! Qui è tutto da rifare, accidenti!

Cristoforo: Mi scusi, signor Manzoni, ma nello sdegno...

Manzoni: E il tuo sdegno è forse più grande della tua fede?

Cristoforo: No, ma...

Manzoni: Niente ma: basta. È tutto da rifare, ho detto. Episodi che saltano, cose che vanno per i fatti loro... e gli attori.. ma per favore! dove sono gli attori? Venite qui in scena, presto!

(tutti i attori in scena; Abbondio cerca di nascondersi dietro gli altri )

Allora, signori miei, che cos'è questa schifezza che mi avete combinato? Eh? L'incontro con i bravi è fallito, il matrimonio a sorpresa ha sorpreso me prima di tutti, l'Azzeccagarbugli non ha azzeccato una battuta, … dico una, stramaledetta battuta! E fra Cristoforo, Dio santo!

Cristoforo: (camminando e benedicendo)...et ita sit per omnia saecula saeculorum amen pax vobiscum...

Tutti: Amen!

Manzoni: Ma va’! E  poi... questo don Rodrigo che mi resuscita dall'oltretomba?

Rodrigo: Io faccio quello che mi pare!

Manzoni: Uh, ci risiamo: e che mi ubbidisse una sola volta! …E Renzo... dov'è Renzo? Eh, dimmi un po', Renzo... da quando in qua ti occupi di latino?

Renzo: Da quando lei, signor Manzoni, mi ha fatto fare la figura del pollo!

Azzeccagarbugli: Del cappone, figliuolo, del cappone!

Manzoni: Silenzio tu! E studiate meglio questa maledetta parte. E tu, Lucia, santo cielo, un po' di brio!

Lucia: Sì signor Manzoni

Manzoni: Oh, così va bene. E Tonio, Gervaso, Perpetua, Agnese... che foste pasticcioni io lo sapevo, ma fino a questo punto.. e i bravi... buoni a nulla.

Griso: Noi rispondiamo solo al signore nostro don Rodrigo.

Bravo : Riverisco.

Manzoni:..Per non parlare di don Abbondio. Dov'è? Non ditemi che se l'è di nuovo squagliata, Abbondio, dove sei?

Abbondio: (leggendo un libro) Carneade? Chi era costui?

Manzoni: Abbondio!

Abbondio: Che c'è? Ho sbagliato battuta? Oh, mi dispiace, mi scuso tanto… come al solito, io non ci ho colpa. Il fatto è che mi piaceva tanto quella frase lì,  detta in pace, a casa mia... ero perfino malato. Un febbrone, sa? Un febbrone da cavallo!...

Manzoni: Sveglia, Abbondio! Devo svegliarti io con un'immagine più realistica? Ecco qua! (gli spinge davanti i due bravi, Abbondio tira un urlo e stramazza al suolo) Ecco, ci risiamo. Riportatelo in infermeria (i bravi provvedono) e voi, adesso, attenti. Ora c'è l'addio monti. Non deludetemi su questa scena, che è una delle più belle del romanzo. Via a prepararvi! Sciò! (escono tutti)

Ah, che fatica, signori miei, che fatica! E io che credevo di fare lo spettatore nella mia opera. Macchè, pure recitarla mi tocca! Questo è il colmo! (scende in platea)

SIPARIO

 

indice copioni

 

 

 

 

Don Rodrigo

 

 

 

 

 

 

 

Un frate francescano (Fra' Cristoforo era un frate cappuccino)

 

 

 

 

 

 

 

Fra' Cristoforo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  1. Quale capitolo è dedicato alla presentazione di fra' Cristoforo?
  2. Descrivi il personaggio e individuane la funzione all'interno del romanzo
  3. Quali sono i rappresentanti della chiesa che Manzoni ci descrive nella sua storia e perchè sono, secondo te, così diversi tra loro?

 

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