Letteratura Italiana
LEOPARDI, SILVIA - IL CANTO SUL LAVORO
Nella letteratura italiana, per ovvie ragioni storiche, manca il senso di nazione e si colgono più che altro espressioni individuali di canto o comunque musica sul lavoro; già il poeta latino Virgilio nella I Bucolica (v. 57) aveva parlato di un "potatore che canta al vento" facendo il suo mestiere (canet frondator ad auras), e tutti abbiamo ben presenti i versi leopardiani di A Silvia in cui la ragazza viene ritratta nella sua attività al telaio, accompagnata dal canto:
G. Leopardi, A Silvia, 7-22 | Illustrazione di Teresa Ducci |
Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all'opre femminili intenta 10 Sedevi, assai contenta Di quel vago avvenir che in mente avevi. [...] Io gli studi leggiadri 15 Talor lasciando e le sudate carte, [...] Porgea gli orecchi al suon della tua voce, 20 Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela. |
Riferimento testo Whitman: the girl sewing or washing
LEOPARDI, IL ZAPPATORE - IL CANTO DEL RITORNO
Andare o tornare dal lavoro è parte integrante del lavoro stesso e la quotidiana ripetitività del tragitto è parte di una routine. I canti dei lavoratori che vanno e vengono sono dunque del tutto assimilabili a quelli sopra descritti. Indimenticabile, con tanto di licenza poetica, "il zappatore" del Sabato del villaggio leopardiano, che torna a casa la sera fischiettando:
E intanto riede alla sua parca mensa,
Fischiando, il zappatore,
E seco pensa al dì del suo riposo. 30
Riferimento testo Whitman: the ploughboy’s on his way in the morning, or at noon intermission or at sundown
LEOPARDI E CARDUCCI, ARTIGIANO E CACCIATORE - IL CANTO DELL'ATTESA
Anche nelle pause di lavoro si canta: un attimo di interruzione o di riposo, un'attesa, giusto per "non staccare", perchè anche quando non si lavora si continua a essere quello che si era. Nella Quiete dopo la tempesta di Giacomo Leopardi l'artigiano in realtà non stacca per vedere se ha smesso di piovere, ma si porta il lavoro in mano fino sulla porta della bottega; il cacciatore di Giosuè Carducci, in San Martino fischietta in attesa del pranzo.
G. Leopardi, La quiete dopo la tempesta, 11-1 G. Carducci, San Martino, 9-11 |
Illustrazione di Teresa Ducci |
L'artigiano a mirar l'umido cielo, 11 (LEOPARDI) Gira su' ceppi accesi (CARDUCCI) |
PASCOLI, LAVANDARE - IL CANTO CORALE
Corale, ma senza implicazioni socio-politiche, è il canto delle Lavandare di Pascoli, donne ritratte mentre lavano i panni al canale in un giorno d'autunno, quando il paesaggio è grigio come la loro fatica. Il loro canto ravviva la giornata tetra e quasi copre il rumore monotono della sciacquatura; il testo della cantilena trasporta altrove, in una storia d'amore e d'addio "a cliché", che inaspettatamente, nel finale, riprende il quadro paesaggistico dell'inizio.
G. Pascoli, Lavandare | Illustrazione di Teresa Ducci |
Nel campo mezzo grigio e mezzo nero E cadenzato dalla gora viene Il vento soffia e nevica la frasca,
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PASCOLI E VALERI - IL CANTO DELLA DONNA IN FAMIGLIA
C'è infine il canto della donna all'interno della famiglia in quanto madre, nonna o - meno frequentemente - figlia o sposa: filastrocche e ninne nanne per i piccoli in culla, per farli addormentare o smettere di piangere. Sono sempre canti dolci, semplici e consolatori, che avvolgono in un'atmosfera intima e delicata. E' il caso della poesia Orfano di Giovanni Pascoli, dove a cantare è una nonna che entra col suo canto nella fantasia del bambino donandogli un'inattesa primavera, e della poesia La gioia perfetta di Diego Valeri, dove basta il canto di una madre per rallegrare il cuore
G. Pascoli e D. Valeri | Illustrazione di Lucia Maria Izzo |
Lenta la neve fiocca, fiocca, fiocca. (PASCOLI) C'era, in alto, una voce di mamma |
Riferimento testo Whitman: The delicious singing of the mother
Riflessione
- Prova a cercare altri esempi di "lavorar cantando", o rintraccia testi di canzoni cantate sul lavoro e commentali
- Che differenze puoi riscontrare tra i canti "familiari" delle donne e quelli più strettamente legati al lavoro?
- Il testo delle canzoni è quasi sempre diverso dal contesto in cui viene cantato e porta in un ambiente lontano. Secondo te, perchè?
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